Il Comune canta vittoria sull’ordinanza di chiusura per Covid del 2020, ma interpreta male la sentenza del Tar
Su Zoomarine e Sky Garden la decisione spetta al giudice civile
Tutto è iniziato il 25 marzo con un post sulla pagina facebook del Comune di Pomezia e riproposto sulla pagina del sindaco Zuccalà il quale fa sapere che:
“Sky Garden” e "Zoomarine", il Tar conferma le ordinanze di chiusura per mancato rispetto norme anti-Covid19. Il Tar Lazio ha definitivamente archiviato i ricorsi avanzati da Stark Italia (Sky Garden) e Zoomarine, le quali avevano impugnato l’ordinanza dell’Amministrazione comunale di chiusura per 5 giorni per mancato rispetto delle norme anti-Covid. Il Tar ha condiviso l'operato del Comune di Pomezia anche in merito al rilevamento delle attività correttamente svolte dalle autorità giudiziarie intervenute.
“Siamo felici che le osservazioni e gli atti da noi prodotti nei giudizi – commenta il Sindaco Adriano Zuccalà – sono stati condivisi dai giudici, confermando il buon operato del Comune. Sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria abbiamo sempre lavorato per garantire la tutela della sicurezza pubblica, verificando e vigilando, insieme alle forze dell'ordine che ringrazio per il lavoro che stanno svolgendo dall'inizio della pandemia – prosegue il Primo Cittadino – sulla corretta applicazione delle normative anti-Covid da parte di tutte le strutture e i pubblici esercizi. Questioni di questo tipo non sarebbero dovute neanche nascere, proprio per rispetto della salute della collettività, che per l'Amministrazione rimane sempre al primo posto”.
A stretto giro arrivano i comunicati di Zoomarine e di Stark Italia titolare dello Sky Garden che danno una versione completamente diversa da quella apparsa sul sito del Comune di Pomezia e del Sindaco.
Comunicato Zoomarine: “Il Comune Di Pomezia continua a sbagliare. Nessuna conferma dal Tar all’ordinanza di chiusura. Il Tar del Lazio sentenzia difetto di giurisdizione e rimanda tutto al giudice ordinario. La vicenda collegata ad un provvedimento di chiusura dell’agosto 2020 emesso dal Comune. Zoomarine pronto a chiedere il risarcimento dei danni.
In riferimento ad alcune notizie comparse in data odierna sugli organi di informazione e relative ad un pronunciamento del Tar Lazio in merito alla definitiva archiviazione del ricorso avanzato da Zoomarine ad impugnativa dell’ordinanza dell’Amministrazione comunale di Pomezia di chiusura del Parco per 5 giorni nell’agosto 2020 per mancato rispetto delle norme anti Covid, gli avvocati di Zoomarine precisano quanto segue: “Il Comune di Pomezia, oltre a emettere ordinanze palesemente illegittime, ora sbaglia anche a leggere le sentenze. Il Tar del Lazio - con sentenza numero 3701/2021 - ha infatti dichiarato solo il proprio difetto di giurisdizione, alla luce della recentissima sentenza della Cassazione a sezioni unite n. 19664 del 21 settembre 2020 che stabilisce come, per questo tipo di questioni, sia competente solo il giudice ordinario. Vale la pena ricordare come proprio nell’ordinanza di chiusura emessa dal Comune di Pomezia e notificata a Zoomarine vi fosse scritto espressamente che il ricorso doveva essere fatto avanti al TAR del Lazio.
Pertanto Zoomarine, al fine di non correre rischi inutili, ha dovuto impugnare detto provvedimento con un doppio procedimento, di cui uno avanti al Tribunale Amministrativo del Lazio.
Si evidenzia come l’ordinanza di chiusura emessa dal Comune di Pomezia è stata già sospesa dal TAR per ben due volte, sia in via d’urgenza con decreto presidenziale sia, in sede di conferma, con provvedimento cautelare collegiale. Alla luce di quanto sopra, quindi, il TAR non ha assolutamente confermato la legittimità dell’ordinanza di chiusura ma si è semplicemente limitato a dire che sulla questione deve decidere il giudice ordinario.
In sostanza quanto affermato dal Comune di Pomezia e dal sindaco sono dichiarazioni palesemente errate e nuovamente atte solo a gettare discredito su una attività che porta lavoro e soldi al Comune e alla popolazione locale. Zoomarine non può che riservarsi di valutare anche questi ennesimi comportamenti per chiedere tutti i danni subiti da questa continua campagna diffamatoria”.
Comunicato dell’ufficio legale della Stark Italia, titolare dello Sky Garden: “Con riferimento all’ordinanza 20/08/2020 di chiusura di Sky Garden, il Tar del Lazio con la sentenza n. 3699 pubblicata ieri (che si allega nel suo testo integrale), non ha per nulla condiviso l’operato del Comune di Pomezia che ha invece vibratamente censurato, sia con il decreto cautelare 25.8.2020 sia con l’ordinanza 6.10.2020, che pure si allegano. Il Tar, infatti, sulla base di recenti pronunce della Corte di Cassazione, si è limitato ad affermare che la giurisdizione a decidere è del Giudice civile davanti al quale la causa sarà riassunta per ottenere il risarcimento degli ingentissimi danni subiti da Sky Garden a causa della brusca interruzione dell’attività, con un provvedimento che per ben 2 volte i Giudici hanno già bollato di illegittimità. In conclusione, vi sono quindi due pronunce che attestano l’illegittimità dell’operato dell’Amministrazione di Pomezia e una che, invece, afferma che la causa dovrà proseguire innanzi al Tribunale civile.
Pertanto, nessuna vittoria per il Comune di Pomezia che peraltro giova sottolineare, con l’ordinanza 20.8.2020 aveva informato Sky Garden della possibilità di proporre ricorso proprio “dinanzi al Tar del Lazio”!
T.S.