Vi proponiamo un articolo dell’astronomo Emanuele Maria Latorre
Chi ha portato la luna a Pomezia
Ancora un interessante articolo di Emanuele Maria Latorre, astronomo, da sempre appassionato di didattica, cura il sito internet di divulgazione multidisciplinare www.divulgazionelibera.it
“Forse non ci facciamo più caso, sappiamo che è in cielo, da qualche parte. L’abbiamo nominata certamente in qualche canzone. I nostri genitori avranno ascoltato “Luna rossa” cantata da Claudio Villa. Chi non ha cantato “Luna”, di Gianni Togni. E ancora Vasco Rossi, con “Dillo alla Luna”. Chissà quante opere d’arte hanno omaggiato la sua presenza nella nostra vita. Antiche tradizioni e credenze popolari ne hanno suggellato da sempre la sua essenza; le famose “fasi lunari” che influenzano i raccolti, le gravidanze e i capelli (per chi ce li ha!) dal parrucchiere quando la Luna è crescente. Insomma, la Luna fa parte della nostra vita. Da sempre. Quanti anni ha la Luna? Certamente più di 4 miliari, secondo i calcoli basati sui campioni di roccia lunari prelevati dagli astronauti delle missioni Apollo, tra gli anni 60 e 70. Sappiamo tantissimo sul nostro satellite naturale. Ad esempio, la sua distanza. Circa 384 mila chilometri. Se percorressimo in auto la tratta Pomezia-Latina (andata e ritorno) per circa 4600 volte, arriveremmo “ipoteticamente” sulla Luna. Tuttavia, ancora oggi, non sappiamo con certezza chi l’ha portata qui da noi, quali sono state le condizioni che hanno permesso al nostro pianeta di avere la sua compagna che le orbita intorno. Diciamo che c’è una teoria molto attendibile di come siano andate le cose. L’idea nasce dal lavoro di William Hartmann, un astronomo che nel 1975 riprendendo l’ipotesi di un geologo canadese, propose una teoria affascinante che spiegava l’origine della Luna: la teoria dell’impatto gigante. Questa teoria è stata migliorata successivamente nel 2001, grazie al lavoro di una ricercatrice americana: Robin Canup.
Per conoscere cosa sia successo, dobbiamo fare un tuffo nel lontano passato, quando Pomezia non c’era, neppure noi e tutta la società moderna come la conosciamo oggi. Non c’erano animali, oceani, vegetazione e alcuna traccia di vita sulla Terra. Quello che sto per svelarvi, è il risultato di una simulazione al computer, attraverso sofisticati algoritmi ed equazioni matematiche. Siete pronti? Bene. Quattro miliardi e mezzo di anni fa, la nostra giovane Terra si stava ancora formando grazie all’aggregazione di piccoli corpi, chiamati planetesimi. Era un pianeta completamente diverso da come lo vediamo oggi. Era ancora allo stato fuso, una sfera calda che si comportava in modo plastico. Era il tempo della fase caotica del Sistema Solare. Si stavano formando i pianeti, compreso il nostro, dai residui del materiare presente intorno al Sole. Ad un certo punto, nei dintorni della giovane Terra, da uno dei punti di oscillazione, chiamati punti di Lagrange, un corpo celeste di nome Theia, era diventato troppo grande per permanere in equilibrio sulla stessa orbita terrestre. Theia, in seguito alle perturbazioni gravitazionali, iniziò a dirigersi verso la Terra fino a quando entrò in contatto con essa in un impatto devastante. La collisione avvenne con un angolo di circa 45 gradi ad una velocità di 4 chilometri al secondo. Dalla collisione emerse una grande quantità di detriti che si accumularono intorno alla Terra, privata quest’ultima di una parte della sua superficie in conseguenza dell’impatto. Il materiale accumulato intorno alla Terra formò la Luna primordiale. Tuttavia, non c’erano ancora le condizioni per un’orbita stabile e la neonata Luna, collise una seconda volta con il nostro pianeta. Venne espulso il materiale mancante per consentire la formazione della Luna nelle dimensioni di come è oggi, ovvero, un quarto di quelle della Terra. Questo secondo impatto, spiega anche l’inclinazione dell’asse terrestre, responsabile dell’alternarsi delle stagioni. Lo scenario simulato, contempla la presenza di altre piccole Lune che si sarebbero formate nell’impatto, tuttavia, a causa della loro piccola dimensione, furono espulse dalle perturbazioni gravitazioni all’esterno del Sistema Solare o in prossimità di altri pianeti. Come tutte le simulazioni, è possibile ottenere risultati diversi sulla base delle condizioni iniziali. Prendiamo ad esempio la velocità di rotazione di Theia. Si è visto che se fosse stata nulla, si sarebbe formata una Luna più piccola, rispetto all’attuale. Viceversa, con una rotazione non elevata, la simulazione ammette come soluzione una Luna molto simile alle dimensioni di come la vediamo oggi. Questa simulazione non è una prova certa della verità, ma nella comunità scientifica, è attualmente la teoria che gode del maggior consenso. Altre teorie si sono avvicendate nel corso del tempo e sebbene quella dell’impatto sia la più sostenibile, una cosa è certa. La nostra Luna è lì, dove la vediamo. Probabilmente la sua formazione è un coinvolgimento di più cause e fenomeni che forse un giorno gli astronomi scopriranno con certezza. Nel frattempo, non possiamo fare altro che guardarla e magari fare un regalo a chi vogliamo bene, come nella canzone di Tiziano Ferro: “Vorrei donare il tuo sorriso alla Luna perché di notte chi la guarda possa pensare a te”. as
Per acquistare un’auto omologata con pedana
Aiutiamo Gabriel
Una grande gara di solidarietà si è svolta il 29 maggio 2022 in piazza Indipendenza di Pomezia con l’evento:” un auto per il piccolo Gabriel” acquisto di auto omologata con pedana .
Erano presenti : Croce Rossa di Pomezia, Protezione Civile Gamma 13, Enpa Animali, Assoraider, Onlus La Cicala E La Formica, 24 Mx , Confraternita Misericordia Pomezia e Ass. Pomezia Aiuta.
L’associazione Pomezia Aiuta era presente il giorno dell’evento con: il dirigente Paolo Dimasi, i volontari Stefania Perego, Patrizia Pulvirenti , Marco Fusco e Anna Dionisi.
Per aiutare inviare il contributo a:
Silvia Sechi Iban: IT83A3608105138260918060922
“Dobbiamo recuperare tutti il senso del dono, della gratuità, della solidarietà”.
(Papa Francesco)
Numero Verde 800592484
Pomezia Aiuta
Flavia campionessa regionale
Il Sindaco Adriano Zuccalà e l’Assessore Giuseppe Raspa hanno incontrato la giovanissima rivelazione della ginnastica artistica Flavia Pecorella, classe 2012, vincitrice del Campionato Regionale di Ginnastica Artistica organizzato da ENDAS.
Dopo aver praticato pattinaggio artistico e danza acrobatica, a ottobre 2021 Flavia e la sorella Giordana cominciano ad allenarsi alla trave, a corpo libero e nel volteggio sotto la guida degli insegnanti del team Europaradise Myriam Fanucci e Eros Pelle.
Dopo soli sei mesi di attività, il 24 aprile scorso la nostra piccola concittadina è salita sul gradino più alto del podio aggiudicandosi il titolo di campionessa regionale. Nella stessa competizione la sorella Giordana, di soli 8 anni, ha ottenuto un meritatissimo quinto posto. In attesa del Campionato Nazionale che si terrà a giugno, auguriamo a Flavia, Giordana e alla loro famiglia tanto divertimento ed una carriera sportiva ricca di successi.
Teresa Di Martino
Ufficio Stampa
Città di Pomezia