La Lega vuole vederci chiaro ed ha chiesto documentazione aggiuntiva, mentre il senatore De Cristofaro ha scritto ai ministri Bernini e Salvini
L’acquisto dell’edificio per la Marone finisce in Parlamento
Il 7 novembre è arrivata una richiesta di documentazione aggiuntiva sull’acquisizione dell’immobile in via dei Castelli Romani, del capogruppo Fabrizio Salvitti della Lega, sottoscritta anche dall’altro consigliere di questo partito, Giuseppe De Luca. Ma ecco la richiesta del capogruppo della Lega Fabrizio Salvitti:
Al Dirigente del Settore
IV Servizi Finanziari
Dott. Giovanni Ugoccioni
Al Dirigente del Settore V Lavori Pubblici
Ing. Renato Curci
Al Dirigente del Settore III Trasporto Scolastico
Dott. Mario Trabocchini
e p.c.
Al signor Sindaco
Veronica Felici
OGGETTO: immobile sito in Via dei Castelli Romani da acquisire al patrimonio comunale da adibire a sede temporanea della scuola media “P.V. Marone” come da Deliberazione di Giunta n. 46 del 21 settembre 2023, Commissione consiliare del 3 novembre 2023, Proposta di Deliberazione di Consiglio n. 52 del 24/10/2023 e con deliberazione di consiglio del 25 ottobre 2023.
Premesso che in linea di principio e nel pieno rispetto del mandato elettorale, evidenziando il ns. preciso dovere di amministrare la cosa pubblica secondo i dettami del “buon padre di famiglia” e la ns. responsabilità in merito alla gestione patrimoniale del Comune di Pomezia siamo, come da deliberazioni votate, assolutamente favorevoli all’acquisizione di un immobile al posto di moduli abitativi temporanei.
Assodato, probabilmente vista l’urgenza dell’azione, che la documentazione antecedente la commissione ed il consiglio comunale fosse assolutamente carente.
Considerato che l’ulteriore documentazione arrivata a seguito della richiesta da parte della commissione controllo e garanzia, prot. n. 0110764/2023, sia a ns. avviso incompleta in merito ad alcuni punti più volte palesati nei vari plenum siamo formalmente a richiedere, almeno, le seguenti documentazioni aggiuntive: quali ed in che misura saranno calcolate le penali concordate da codesta maggioranza in base ai tempi certi di realizzazione con particolare attenzione ai tempi di consegna, considerato che la scuola media “P.V. Marone” necessita di circa 11 milioni di lavori per la sicurezza sismica,11 milioni..., andando solo la cifra di fatto ad identificare una struttura non sicura dove ogni giorno in più di permanenza rappresenta un pericolo maggiore per i bambini.
? Informazioni dettagliate in merito alle scale, ascensore e barriere architettoniche con relazione dettagliata e relazione illustrativa, ad oggi a noi non pervenute ma che sicuramente saranno già in possesso degli uffici tecnici preposti visto il parere favorevole in merito alla regolarità tecnica del 24 ottobre 2023
? Informazioni dettagliate in merito al percorso pedonale che dovrebbero affrontare i pedoni per raggiungere lo stabile, ad oggi il percorso risulta carente di marciapiedi e sicurezza;
? Per ultimo ma assolutamente non ultimo...richiediamo categoricamente delucidazioni in merito all’articolo uscito oggi sul corriere della città Comune di Pomezia Pomezia, alunni della Marone in Via dei Castelli Romani: il trasferimento si farà a Pasqua 2024. Come, quando e perché è stato definito questo posticipo considerato che non è stato oggetto di deliberazione ponendo particolare attenzione al fatto che i pareri dovevano in primis occuparsi della agibilità futura dell’immobile e “postrema autem non minimus” dei tempi di consegna imprescindibili per le numerose famiglie toccate da questa sgradevole situazione. Famiglie che sono la nostra sola ed unica priorità.
Precisando che non essendo dei tecnici e non avendo quindi le nozioni necessarie dal punto di vista urbanistico se non contabile ci possiamo affidare solo ed esclusivamente ai pareri degli uffici tecnici preposti, le uniche documentazioni pervenuteci prima delle deliberazioni, ma ciò nonostante operando secondo quanto espresso precedentemente siamo a sottolineare che avvalendoci di professionisti saremo a richiedere, per una dovuta azione di controllo preventivo, le ulteriori documentazioni necessarie al corretto proseguimento di questa acquisizione.
Pomezia 07/11/2023
Geom. Fabrizio Salvitti
Consigliere e Capogruppo Lega della città di Pomezia
Giuseppe De Luca
Consigliere comunale della
città di Pomezia
Antonio di Lisa dirigente del partito Sinistra Italiana ci ha inviato copia dell’Interrogazione sull’acquisto da parte del Comune di Pomezia dell’edificio in Via dei Catelli Romani per trasferire la Scuola Media Marone di Pomezia - depositata dal Senatore Giuseppe De Cristofaro di Alleanza Verdi Sinistra.
De Cristofaro - Ai Ministri dell’istruzione e del merito e delle infrastrutture e dei trasporti. - Premesso che a quanto risulta all’interrogante:
l’amministrazione comunale di Pomezia, per eseguire i lavori di adeguamento sismico della struttura della scuola secondaria di I grado di via della Tecnica, ha provveduto con gli atti deliberativi del Consiglio Comunale n. 33, 34 e 35 ad acquisire un immobile per un corrispettivo di circa 6 milioni di euro, ove trasferire temporaneamente le classi per il periodo necessario allo svolgimento dei lavori di ristrutturazione dell’edificio scolastico attuale; per tali lavori saranno impiegati fondi del PNRR per 4,3 milioni di euro. Tuttavia dal momento in cui sono stati impegnati tali fondi e fino ad oggi, a causa dell’adeguamento prezzi, il costo complessivo dell’intervento è lievitato fino a circa 5,5 milioni di euro; l’immobile scelto per essere usato come sede provvisoria, e oggetto delle delibere richiamate, sarà acquistato accendendo un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti che il Comune di Pomezia, e quindi la sua cittadinanza, dovrà restituire per i prossimi 30 anni; l’immobile individuato dal Comune è un edificio originariamente destinato ad albergo, costituito da 5 piani e una parziale sopraelevazione;
considerato che:
l’immobile individuato è del tutto abbandonato e sprovvisto di qualsiasi struttura primaria di sicurezza e di prevenzione, che risponda ai requisiti e alle attuali norme riguardanti gli edifici scolastici, nonché alle norme antisismiche; l’edificio è situato in una zona distante dal centro della città, a differenza della sede scolastica da adeguare e urbanisticamente destinata ad attività artigianali e industriali.
Inoltre, la strada per raggiungere l’edificio in questione (SP 101a) è giornalmente interessata da un intenso traffico veicolare, in gran parte pesante, ed è per lo più priva di marciapiedi e la via di accesso all’edificio dalla SP101a è una strada senza via di uscita priva di un’adeguata area di sosta e di manovra; l’immobile in questione è stato oggetto nel corso degli anni di diversi trasferimenti di proprietà, anche nell’ambito di procedure concorsuali, e in particolare nel dicembre del 2021 è stato venduto dal fallimento della società che ne era proprietaria ad un prezzo di 750.000 euro,
si chiede di sapere:
“se i Ministri in indirizzo non vogliano approfondire quanto esposto e valutare l’opportunità di intervenire, al fine di garantire la sicurezza degli studenti e delle studentesse e il diritto allo studio, prima che vi siano eventi eclatanti che possano mettere a rischio la loro incolumità, oltre che delle lavoratrici e dei lavoratori della scuola; se non intendano esaminare come sia possibile che il valore dell’immobile dal 2021 ad oggi sia decuplicato, sia pur tenendo conto dei costi dei necessari lavori di adeguamento che le società venditrici si sono impegnate ad eseguire per renderlo fruibile come sede scolastica nei tempi ristrettissimi previsti;
se non vogliano altresì verificare l’adeguatezza economica delle società venditrici in riferimento ai rilevanti interventi di adeguamento della struttura che le stesse società si sono impegnate ad eseguire, tenuto conto che entrambe risultano essere di recente costituzione e attualmente inattive;se non vogliano approfondire inoltre la risoluzione del problema del raggiungimento e dell’accesso veicolare e pedonale all’immobile da parte degli studenti, dei loro accompagnatori e del personale scolastico, tenuto conto del fatto che la completa urbanizzazione della zona impedisce la realizzazione di vie alternative di accesso o l’adeguamento di quelle esistenti”.
T.R.