Incontro nella parrocchia di Torvaianica il 23 novembre
L’azzardo non è un gioco
Ha preso il via giovedì 26 ottobre alle 18, con il primo incontro presso il Seminario vescovile di Albano, un percorso di informazione e sensibilizzazione sul tema del gioco d’azzardo – dal titolo “L’azzardo non è un gioco!” – articolato in quattro appuntamenti, sostenuto con i fondi dell’8x1000 alla Chiesa cattolica, e rivolto agli operatori pastorali e a tutti gli interessati.
Gli incontri sono a cura della Caritas della diocesi di Albano, in collaborazione con il consultorio diocesano Centro famiglia e vita di Aprilia e con gli interventi di Carlo Cefaloni, redattore della rivista Città Nuova, Toni Mira, giornalista di Avvenire, da tempo impegnati nel contrasto all’azzardo e Anna Lisa De Paola, psicoterapeuta specializzata nelle dipendenze.
“Da circa 20 anni in Italia – dice Daniela Notarfonso, responsabile del Centro famiglia e vita – c’è stata la liberalizzazione dello spaccio di azzardo: slot machine nei bar, “Gratta e vinci”, estrazioni del Lotto e del Superenalotto sono diventati disponibili tutti i giorni, più volte al giorno. La spesa annuale che gli italiani sostengono è da capogiro e lo scorso anno ha raggiunto la cifra impensabile di 136 miliardi, di cui 73 spesi nel gioco online e 63 in quello fisico. Oltre 18 milioni di cittadini italiani giocano d’azzardo; di essi, il 5,3% abita nel Lazio: circa 980.000 persone. Spesso, gli operatori dei Centri di ascolto Caritas o del Consultorio diocesano incontrano persone singole o famiglie che collegano le loro difficoltà al fatto che qualcuno della famiglia è caduto nella spirale dell’azzardo.
Da queste osservazioni e dall’aumento del ricorso all’azzardo, avvenuto durante e dopo la pandemia, è nata l’esigenza, a partire da una riflessione della Delegazione regionale della Caritas, di tornare a parlare di questo fenomeno distruttivo”.
Il percorso offrirà materiale informativo e un seminario conoscitivo, con l’obiettivo di riflettere sulle cause sociopolitiche ed economiche che hanno portato alla situazione odierna e costruire un pensiero critico sul fenomeno, frutto di scelte volte al profitto di alcuni a discapito della vita di molti. Si evidenzieranno poi i segni comportamentali che possono mettere in allerta, consapevoli che il giocatore che non è soltanto una vittima fragile che va curata, ma il destinatario tipo, il target previsto e ricercato dalle politiche di marketing delle industrie dell’azzardo.
I successivi incontri saranno – ancora con inizio alle 18 – il 23 novembre nella parrocchia B.V. Immacolata a Torvaianica e il 14 dicembre a Santi Anna e Gioacchino, a Lavinio.
Per info: formazione@caritasalbano.it o 069275185.
Ufficio per le
Comunicazioni Sociali
Diocesi di Albano
Topi a scuola
Nei giorni scorsi è stata notata la presenza di un topo nel giardino dell’Istituto comprensivo Pestalozzi di Torvaianica. Immediatamente la dirigente, Dott. Giuseppina Rossi, ha informato il Comune di Pomezia, che si è attivato per effettuare la derattizzazione.
“A seguito dei lavori di aratura dei campi limitrofi alla scuola – ha spiegato l’Assessore all’Ambiente Francesca Vittori – purtroppo qualche topolino di campagna ha trovato rifugio nel giardino della scuola per nidificare. Abbiamo già effettuato degli interventi di sanificazione, che non sono stati sufficienti, quindi, per poter garantire la massima sicurezza agli studenti e al personale scolastico, abbiamo deciso di intervenire in maniera più radicale. La ditta che ha eseguito la disinfestazione ha preparato una relazione con quelli che saranno gli interventi da fare, che prevedono la chiusura del giardino per 20 giorni, senza intaccare le attività scolastiche. Abbiamo cercato una soluzione che fosse risolutiva ma che, nel contempo, non andasse a creare, chiudendo la scuola, un disservizio alle famiglie”.
“La Dirigente ha segnalato anche la necessità di interventi su alcune finestre e porte dell’edificio. Anche in questo caso gli interventi verranno fatti nel più breve tempo possibile, previo sopralluogo da parte del settore Lavori Pubblici. Ribadisco che la situazione è sotto controllo: stiamo lavorando in sinergia con la scuola, mettendo come nostra priorità la salute degli alunni”, ha concluso l’Assessore Vittori.
Ufficio Stampa
Comune di Pomezia
Un aiuto alla casa famiglia Chiara e Francesco con l’intervento del dottor Franco Viaggi
Per Aspera ad Astra
“Chiara e Francesco” nasce il 9 gennaio 2003 con lo specifico obiettivo di tutelare bambini, giovani e soggetti fragili dalla violenza, dal maltrattamento e dall’abuso di qualsiasi genere, offrendo un contributo all’identificazione ed alla prevenzione del disagio minorile e giovanile.
Da allora la Casa Famiglia ha accolto ed ascoltato il grido di dolore di oltre 90 minori. Quando per la prima volta i fondatori si trovarono davanti ad una bambina di pochi anni selvaggiamente picchiata e con un sospetto di abuso, non ebbero la percezione che tali realtà potessero essere così feroci e diffuse. Col tempo si sono formati ed hanno capito che non fosse sufficiente accoglierli solo nelle strutture.
Il compito degli operatori di “Chiara e Francesco” è quello di andare incontro alla sofferenza, anche quella nascosta. Per questo motivo è nato lo “Psico-PTD”, Polo Terapia e Diagnosi Infanzia, Adolescenza e Famiglia che è orientato alla cura ed al sostegno psicologico, psicoterapico e psicodiagnostico. I responsabili dell’Associazione sono in grado di rispondere sempre ed in maniera adeguata al dolore ed alle difficoltà di chi vive un disagio assistendo bambini, ragazzi, famiglie che hanno bisogno di un accompagnamento in momenti di difficoltà.
L’Associazione “Per Aspera ad Astra” ha intercettato una richiesta di aiuto da parte della Casa Famiglia “Chiara e Francesco” di Torvajanica. Ha così coinvolto il dott. Franco Viaggi che nel pomeriggio di giovedì 26 ottobre ha visitato gratuitamente sette bambini abusati.
Il dott. Viaggi, molto vicino ai volontari di “Per Aspera ad Astra”, ai loro valori ed alle loro iniziative, si è reso subito disponibile. Franco Viaggi ha frequentato l’Accademia di Sanità Militare presso la Scuola di Guerra Aerea e la facoltà di Medicina e Chirurgia presso l’Università di Firenze.
Si è specializzato in Ortopedia e Traumatologia all’Università “La Sapienza” di Roma. È generale medico dell’aeronautica Militare ed ha prestato servizio presso diversi Enti con funzioni dirigenziali: medico di Stormo e dirigente sanitario all’aeroporto militare di Latina, dell’Istituto Medico Legale di Roma, ha lavorato anche al Centro di Selezione medica dell’aeroporto di Guidonia in qualità di presidente per i concorsi dell’Aeronauta Militare.
Ha partecipato, inoltre, a diverse missioni internazionali: dirigente medico in Kenia sulla piattaforma San Marco per il CNR nel 1992 e nel 1994/95 è stato in Antartide con la decima spedizione per il progetto nazionale di ricerche. Ha prestato servizio anche come specialista ortopedico in diverse ASL di Roma e provincia e all’INAIL di Roma e Nettuno.
La violenza produce danni alla vita, alla salute ed alla crescita dei bambini e degli adolescenti determinando conseguenze e traumi che, se non curati, si ripercuotono nell’età adulta. L’APS “Chiara e Francesco” ha lo scopo di restituire ai bambini quell’incanto e quella protezione di cui nessun bambino dovrebbe mai essere privato.
La Dirigente della struttura ha sottolineato l’importanza della presenza di professionisti che riescono ad avvicinarsi a questi bambini fragili mostrando loro disponibilità ed attenzione particolare.
“Per Aspera ad Astra” ringrazia il dott. Viaggi per la professionalità, sensibilità ed umanità dimostrate e cercherà di rimanere sempre vicino a questi bambini così speciali.
L’Associazione, il 4 novembre, ha inoltre donato 2750 mascherine chirurgiche alla Casa di Cura “La Francescana” di Anzio che accoglie rifugiati ucraini.