Seconda edizione della camminata nazionale organizzata dall’Asd I-Walks
Amore senza lividi
Il 13 novembre si è svolta la Seconda Edizione della Camminata Nazionale Contro la Violenze sulle Donne “Amore Senza Lividi”, organizzata dall’ASD I-Walks Nordic Walking di Pomezia, un grande successo nonostante le avversità metereologiche previste ma per fortuna non accadute.
Si sono ritrovati in cammino fianco a fianco, gli atleti dell’Associazione e tanti cittadini Pometini, compresa una classe di bambini della Scuola Media Orazio.
Oltre partecipanti hanno contribuito non solo con la loro presenza, ma anche con la loro generosità per la raccolta fondi a favore dell’Associazione Sportello Donne di Pomezia. La partenza, avvenuta dopo il collegamento con oltre 20 piazze in tutta Italia, ha visto sfilare il corteo per le strade cittadine, fino a ritrovarsi alla Panchina Rossa situata nel giardino pubblico di via Varrone, dove è stata deposta un’opera realizzata dalle camminatrici dell’Associazione. Quest’anno, non ha potuto prendere parte alla camminata il presidente dell’ASD Francesco Santoli, perché era impegnato a Cesena con gli esami da Tecnico di II livello di Nordic Walking (Maestro) SINW. Per Francesco Santoli un fine settimana di intenso lavoro, sia teorico che pratico, ma che alla fine ha superato brillantemente. Ora inizia una nuova fase per l’Associazione, quelladi preparare nuovi Istruttori per poter soddisfare le numerose richieste di persone che si vogliono unire nella pratica questo meraviglioso sport. Nel 2024, come già preannunciato nei mesi passati dal Presidente, si svolgeranno due eventi di livello Nazionale nella nostra città e a breve saranno comunicate le date e le attività che vedranno impegnata la nostra comunità. Cogliamo l’occasione per fare i complimenti al nuovo maestro di Nordic Walking Francesco Santoli, da parte della cittadinanza.
L.R.
VOLLEY - Lo United in casa batte il Cesena per 3 a 1
Secondo posto
Lo United Volley Pomezia vola al secondo posto del girone D della serie B1 femminile. Grazie al perentorio successo interno di sabato scorso contro Cesena (3-1), le ragazze di coach Gianluca Tarquini si sono piazzate immediatamente dietro la capolista Castel Franco.
“Sono felice della prestazione che la squadra ha sfoderato nel match con le romagnole – commenta il martello classe 2003 Eleonora Palermo, ritratta nella foto di Fabio Angelini - Venivamo da quattro partite concluse sul 3-2 (due perse e due vinte, ndr), quindi ci tenevamo molto a partire bene e così è stato. Nel primo e nel secondo set abbiamo giocato molto bene, poi c’è stato un calo nel terzo e nel quarto abbiamo chiuso la partita, anche se abbiamo faticato a mettere a segno l’ultimo punto. Comunque Cesena è una squadra forte e quindi questi sono tre punti importanti e pesanti”.
Il Castel Franco ha due punti in più con una gara giocata in meno, ma secondo la Palermo in questo campionato non c’è ancora una squadra “schiacciasassi”: “E’ tutto da giocare, nello scontro diretto con loro non abbiamo dato il massimo. Il nostro inizio di stagione non è stato brillantissimo, la squadra ha cambiato qualcosa e deve trovare il giusto equilibrio. In questo momento non bisogna pensare alla classifica, ma solo capire come affrontare i momenti di calo che ci hanno condizionato in questa prima parte di stagione: sono certa che possiamo crescere ancora tanto”.
Per il giovane martello è il terzo anno allo United Volley Pomezia: “Rispetto al primo anno sto giocando tanto, sono contenta anche a livello personale. Mi aiuta tanto la fiducia della squadra, ora sono molto più sicura dei miei mezzi e quindi vado in campo più serena”.
Nel prossimo turno lo United Volley Pomezia è atteso a Jesi: “Abbiamo giocato con loro due anni fa, anche se non so quando siano cambiate. Sarà comunque una trasferta difficile per il palazzetto dove si gioca che è molto grande e dispersivo. Classifica alla mano è un altro scontro diretto, visto che loro hanno i nostri stessi punti. Dovremo dare il massimo per tornare a casa con altri punti”.
Area comunicazione
United Volley Pomezia
Matteo campione di body builder natural
Ha sconfitto le previsioni dei medici, raggiungendo traguardi incredibili. E adesso ha conquistato il titolo di Campione Italiano di Body Builder Natural per la categoria Man Physique Open.
Non si fermano i successi del romano Matteo Imbesi, atleta monorene di 31 anni, residente ad Albano Laziale ma lavora e si allena sul litorale romano alla palestra The Gym Club di Tor San Lorenzo, che sabato scorso a Perugia, presso il centro congressi dell’Hotel Gio, struttura congressuale che da anni ospita eventi della federazione AINBB, ha conquistato altri due importanti titoli sportivi, salendo sul gradino più alto del podio nelle categorie Man Physique “Open” ed “Esordienti +175 cm” del Body Builder, riconfermando così anche il precedente titolo conquistato ad aprile di quest’anno.
“Una soddisfazione immensa - commenta Matteo - grazie alla conquista di questo prestigioso titolo italiano, da esordiente, ho ricevuto la Pro Card, un riconoscimento della federazione che mi darà la possibilità di diventare un professionista del circuito, con gare sempre più prestigiose contro atleti di fama internazionale. Un altro sogno che avevo nel cassetto”.
Due brillanti vittorie, che arrivano grazie ad un duro lavoro, ma soprattutto passione e dedizione per una disciplina sportiva che lo appassiona da ormai diversi anni, e che lo impegna e lo coinvolge H24 nell’obiettivo di ottenere un corpo sempre più “muscoloso”, ma allo stesso tempo “atletico e piacevole” dal punto di vista estetico, senza l’uso di farmaci dopanti. Una passione che Matteo coltiva da quando aveva 17 anni, quando per la prima volta, con il suo papà in uno stato terminale a causa di una malattia, ha iniziato ad allenarsi per migliorare il suo fisico.
Monorene dalla nascita, condizione per la quale i dottori gli avevano detto che non avrebbe potuto mai ambire a grandi prestazioni o a risultati fisici importanti, Matteo, non si è mai rassegnato, e nonostante la sua disabilità fisica, ha intrapreso un percorso lungo e duro, raggiungendo traguardi “insperati”. Anno dopo anno, il suo corpo è cambiato, e con lui anche il suo stile di vita, convivendo con una disabilità fisica che nel tempo, lo ha “motivato” a dare il massimo. “Anche questa volta la mia disabilità non mi ha fermato - aggiunge Matteo - ho lottato per ciò che credevo e che amo, il resto è venuto da sé. Voglio portare la mia condizione fisica ai massimi livelli sportivi continuando a lavorare come preparatore e istruttore di sala, aiutando tanti giovani nella palestra The Gym Club di Tor San Lorenzo, sul litorale romano”.
Soddisfatto anche il suo preparatore atletico, Luigi Ferri: “Matteo ha fatto un lavoro eccezionale, questi due titoli italiani premiano la sua grande forza di volontà. Con questi successi Matteo ha abbattuto ogni barriera, dimostrando con i fatti che per ogni sportivo gli unici limiti sono quelli che vengono stabiliti nella mente”.
Massimiliano Gobbi