Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso della Nova Lavinium che si era opposta all’ordinanza del Comune che ordinava la rimozione del cancello
Il cancello di Pratica deve essere rimosso
Il Tar del Lazio martedì 14 novembre ha respinto il ricorso della proprietà Nova Lavinium che si era opposta all’ordinanza del 25 agosto 2023 del Comune di Pomezia in cui ordinava al rappresentante legale della ditta Nova Lavinium e al tecnico progettista di rimuovere il cancello messo il 21 luglio del 2023. Tale ordinanza del Comune di Pomezia era sostenuta dall’associazione La Lente e dall’Associazione Latium Vetus Aps
La dichiarazione del presidente della Associazione “La Lente” Vittorio Savioli:
“La sentenza emessa dal TAR del Lazio in data 14.11. 2023 conferma la bontà delle tesi dell’associazione “La Lente”. Infatti Il Tar nella suddetta sentenza ha respinto l’ultimo ricorso proposto dalla Nova Lavinium contro l’ordinanza di demolizione del cancello installato nuovamente al borgo Pratica di Mare.
L’associazione “La Lente” cerca di operare per il bene della collettività e durante l’assemblea dei soci e dei simpatizzanti del 4 ottobre scorso ha deliberato all’unanimità di impugnare la sentenza che ad oggi ci rende giustizia.
Voglio ringraziare tutti gli iscritti per la caparbietà e compattezza che ci ha portato a sostenere questi passi importanti votando sempre all’unanimità. Colgo l’occasione per ringraziare i nostri avvocati Giovanni e Anna Rita Di Battista per il loro prezioso contributo e l’ottimo lavoro svolto”.
Il comunicato dell’Associazione Latium Vetus
Basta perdere tempo. Il Comune rimuova subito il cancello.
Il TAR Lazio si è pronunciato sulla questione del cancello a Pratica di Mare, condannando nuovamente, per l’ennesima volta, la società Nova Lavinium.
Martedì 14 novembre 2023 si è infatti tenuta la camera di consiglio, rinviata lo scorso 17 ottobre, per la valutazione dell’istanza cautelare di sospensione dell’ordinanza comunale di demolizione del cancello, sul ricorso proposto dalla Nova Lavinium, società amministrata da Maria Grazia De Marco, vedova Borghese. Trancianti le motivazioni addotte e riportate nell’ordinanza - con la quale è stato peraltro imposto alla Nova Lavinium la Rifusione Di Parte Delle Spese Legali sostenute dal Comune di Pomezia - infatti, secondo i giudici amministrativi l’impugnata ordinanza di demolizione [del cancello N.d.R] “ha natura di provvedimento plurimotivato, con la conseguenza che è sufficiente che resista alle censure una delle ragioni giustificatrici”.
Ebbene, senza nemmeno arrivare a disquisire della natura delle strade, l’apposizione del cancello risulta illegittima in quanto in contrasto con le norme di tutela del patrimonio culturale, dal momento che “in relazione alla contestata Assenza Di Autorizzazione Paesaggistica, le argomentazioni spese dalla ricorrente [Nova Lavinium N.d.R.] non sembrano, almeno ad un primo esame, cogliere nel segno..”, infatti “non può ritenersi che sulla specifica opera contestata, vale a dire detto “cancello metallico ordinario”, la Soprintendenza si sia pronunciata...”.
Ma il Tar si è spinto oltre. Infatti come espressamente riportato nell’ordinanza “il ricorso [della Nova Lavinium N.d.R.] non è assistito dal prescritto ‘fumus boni iuris’ [cioè dall’apparenza di buon diritto, necessario per ottenere la sospensione dell’ordinanza comunale di demolizione N.d.R.], il che comporta il rigetto dell’istanza cautelare.
Risultato. L’ordinanza comunale di demolizione è ora di nuovo pienamente efficace, con il relativo termine per la demolizione già scaduto (lo scorso 4 settembre): Il Cancello Va Quindi Rimosso, Immediatamente.
Cosa intende fare il Comune? E’ infatti l’ente locale a dover fare rispettare la propria ordinanza demolitoria, cosa che - ricordiamo a tutti - l’amministrazione pometina ha già omesso di fare a settembre scorso, dando cosi il tempo alla società Nova Lavinium di presentare indisturbata il ricorso di cui oggi si dibatte (in data 7 settembre, ovvero tre giorni dopo il termine per l’inattuata rimozione del cancello).
La prossima mossa spetta ora al Comune. Cosa farà l’ente comunale? Lascerà passare ancora tempo, oppure ripristinerà la legalità, rimuovendo subito il cancello abusivamente apposto? Lo scopriremo presto. Nel frattempo, che si sappia, l’Associazione Latium Vetus APS non resterà assolutamente con le mani in mano, cosi come ha costantemente dimostrato in tutti questi anni... ma già prepara le prossime mosse.
Su Pratica di Mare, deve essere chiaro, non ci fermeremo mai, fino a quando le strade pubbliche non torneranno liberamente fruibili alla cittadinanza tutta. Lo staff di Ass. Latiun Vetus APS”.
T. R.
Monumento naturale a Pomezia
Mercoledì 8 novembre in Consiglio regionale si è discussa l’interrogazione a firma Movimento 5 Stelle sull’istituzione del Monumento naturale “sistema di aree naturali costituito dalla Cava Tacconi, dai Laghetti di Pratica di Mare e dalle dune del Pigneto e di Campo di Selva” nel Comune di Pomezia, il cui iter risultava bloccato da settembre 2022.
“L’assessore Righini ha confermato la validità della procedura e la necessità di istituire il Monumento naturale per tutelare, conservare e valorizzare le aree indicate. I geositi di Cava Tacconi, i laghetti di Pratica di Mare e le dune del Pigneto e di Campo di Selva sono risorse preziose del territorio pontino, dal pregio naturalistico e paesaggistico inestimabile. Finalmente diventeranno Monumento naturale! È una vittoria per Pomezia, per la cittadinanza e per l’intero territorio della nostra regione. Rimaniamo ora in attesa delle ultime verifiche che gli uffici regionali dovranno effettuare, anche con il Comune di Pomezia. Auspichiamo che la nuova amministrazione pometina non accampi scuse fantasiose per ritardare i tempi o ridurre l’area indicata, perché sulla tutela dell’ambiente non possiamo più perdere tempo”, dichiara il capogruppo M5S Lazio Adriano Zuccalà.
Teresa Di Martino