Riunito il Centro Anziani di Pomezia all’hotel Antonella
Pranzo sociale
Domenica 12 novembre l’Associazione Anziani di Pomezia ha tenuto un pranzo sociale presso l’hotel Antonella.
“Al pranzo – ci ha riferito il presidente del Centro Sergio Mazzuoli – vi è stata una grande partecipazione di soci. E’ stata una bella occasione per stare insieme in un clima sereno ed accogliente. Al pranzo ha partecipato, nostra gradita ospite, il sindaco Veronica Felici che è stata veramente contenta dell’accoglienza ricevuta. Alla fine ci ha ringraziato per la bellissima giornata trascorsa insieme a noi. L’abbiamo invitata a venire a trovarci presso la nostra sede per conoscerci meglio ed istaurare con lei un rapporto di sincera collaborazione”.
Il centro anziani di Pomezia è stato il primo della città, e la struttura che lo ospita in via Ovidio è stata inaugurata nel lontano luglio del 1986, quindi 37 anni fa.
Attualmente il centro ha ben 389 iscritti che sono ospitati in una struttura che avrebbe bisogno di un ampliamento da realizzare nell’area esterna, negli anni più volte richiesto e mai ottenuto, senza contare altre priorità immediate, a breve e medio termine. E’ evidente che il presidente Mazzuoli, il suo direttivo e gli stessi soci guardano con attenzione a questo nuovo Sindaco e alla sua amministrazione nella speranza che possa risolvere le richieste fino ad ora disattese.
A.S.
Verrà realizzato al centro di Pomezia in 14 mesi dalla società di costruzioni Mezzaroma
Palazzo Copernico
La società Barbara Mezzaroma & Sisters srl stà realizzando in via Niccolò Copernico, 30 – Pomezia, un importante progetto di ristrutturazione urbana di un exalbergo. La nuova opera, denominata “Palazzo Copernico”, comprenderà 32 appartamenti tutti di classe A, realizzati con materiali di alta qualità e con una grande attenzione alla sostenibilità energetica e sociale. E’ una opera importante perché va a riqualificare un immobile collocato nel centro della città. L’intera struttura sarà completata entro 14 mesi e fin da ora è aperto in sede un centro informazione per eventuali acquirenti. Ci è stato riferito che i 32 appartamenti sono di diverse tipologie e quindi possono soddisfare tutte le singole esigenze, inoltre sono annesse cantine e garage.
La società Mezzaroma nel tempo ha costruito molto a Pomezia acquisendo una sua indubbia credibilità. Ci è stato infatti riferito che i primi a venire al punto informazione sono stati clienti della società che nel tempo hanno apprezzato l’acquisto, fatto anni prima, di appartamenti che la stessa ha realizzato a Pomezia, perché si sono rivelati un ottimo investimento e quindi sono tornati pensando di fare un nuovo proficuo acquisto per i propri figli. Il punto informazione è aperto tutti i giorni, inoltre tutte le informazioni sono sul sito internet: www.palazzocopernico.it. Direttamente dal sito è possibile vedere la qualità dell’immobile e dei suoi appartamenti una volta terminati, altresì è possibile prendere un appuntamento in maniera immediata.
“Con grande piacere – ci ha sottolineato la dott.ssa Barbara Mezzaroma – io e la mia famiglia siano ritornati ad investire a Pomezia dove abbiamo iniziato circa 30 anni fa realizzando i primi appartamenti. E’ anche per noi un motivo di affetto per una città che in termini umani ed imprenditoriali ci ha dato molto. Personalmente a Pomezia vi è un pezzo del mio cuore perché ho iniziato la mia personale carriera imprenditoriale proprio in questa città realizzando i palazzi di piazza San Benedetto”.
T.S.
Lola era l’ombra di nonno
Bova, che poi si è trasformata in Lola era una Epagneul Breton, un cane da punta.
Lola veniva da uno Stato dell’Europa Meridionale, più precisamente da un piccolo Stato montuoso dei Balcani sud-occidentale. Bova, così come è stata chiamata da chi l’ha formata, è nata e rimasta per due anni tra le pianure rocciose e le alte montagne di questo Stato confinante con: la Croazia, la Bosnia ed Erzegovina, la Serbia e l’Albania. E’ stata portata in Italia poco prima che si facesse il cambio di moneta, dalla lira all’euro, dal Montenegro. Quando è arrivata già conosceva tutti i tipi di selvaggina: beccaccia, tordo, anatra, quaglia, cedrone e fagiano. Sarà stata anche un semplicissimo cane da caccia, visto da fuori, ma per nostro nonno, è stata qualcosa di più. Lola era la sua ombra e viceversa.
Scriviamo questo piccolo memoriale perché il 9/11 è un mese che la nostra Lolita ha attraversato il ponte dell’arcobaleno, perché nonostante la sua età e la cecità e la sordità che l’ha colpita nell’ultimo anno, è rimasta sempre piena di vita.
Scriviamo oggi per Lola, per rievocare la sua unicità e l’unicità del rapporto che aveva con nostro nonno, il quale andava oltre la caccia.
Questo minuscolo memoriale è per ricordare quindi che tutte le donne, gli uomini, e i nostri amici a quattro zampe, scomparsi, vivranno sempre da qualche parte in noi, perché noi siamo chi siamo anche grazie al legame che abbiamo vissuto con loro.
Elisa e Giulia