Incontro tra amministrazione comunale ed ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali)
Tutela degli animali
Si è svolto nella mattinata del 13 novembre, l’incontro tra il sindaco Veronica Felici e l’assessore Francesca Vittori con i rappresentanti dell’ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali).
La delegazione ENPA di Pomezia con sede in via Roma era rappresentata dalla sua presidente Lorena Moscietti e dalla volontaria Annarita Ienci, con il supporto del dirigente di Pomezia Aiuta Paolo Dimasi nella cui sede di via Singen vi è uno sportello di ascolto dell’ENPA Vi è da anni una stretta collaborazione tra l’ENPA di Pomezia e Pomezia Aiuta a tutela degli animali ed anche in questo caso hanno insieme rappresentato al sindaco e all’assessore le problematiche da affrontare e i consigli su come risolverle.
Presente anche il consigliere comunale Saverio Pagliuso che sostiene le iniziative l’ENPA di Pomezia.
Ma ecco il comunicato dell’amministrazione:
“Durante la riunione sono state affrontate le tematiche relative al canile sanitario e le problematiche riguardanti gli animali del territorio.
Condividiamo l’interesse e la tutela degli animali dell’associazione - ha dichiarato il sindaco Veronica Felici - a cui abbiamo espresso la volontà partecipativa dell’Amministrazione ad eventuali iniziative migliorative dei servizi. Il Comune è in ascolto, non resta indifferente a questa tematica: siamo aperti alle proposte delle associazioni del territorio per trovare insieme soluzioni che possano migliorare le condizioni degli animali”.
“Siamo assolutamente sensibili a tutte le tematiche che ci sono state rappresentate - ha aggiunto l’assessore Francesca Vittori - sulle quali stavamo già lavorando, sia per l’apertura del canile sanitario che per migliorare i servizi alla tutela degli animali”.
A.S.
Accademia di teatro Cassiopea
“A Pomezia c’è tanta cultura che va raccolta e amplificata: avere qui oggi qualcuno che ha la volontà di investire sulla cultura e sull’arte è un orgoglio e un valore aggiunto”. È stato questo il saluto del Sindaco Veronica Felici all’inaugurazione, venerdì, dell’Accademia di Teatro Cassiopea, realtà che conta una lunga tradizione di formazione artistica di alta qualità, preparando gli studenti a eccellere nel teatro, nel cinema, nella televisione e nel doppiaggio. Dall’aa 2023-2024, grazie al sostegno della Enry B. srl di Enrico Brignano – l’Accademia di Teatro Cassiopea, diretta da Tenerezza Fattore, svolgerà i suoi corsi di recitazione presso i FactoryStudios di Pomezia di via Campobello.
“Complimenti a Enrico Brignano per la visione lungimirante che ha avuto di questo territorio, lo ringrazio per aver scelto Pomezia, una città eccezionale con risorse e gente capace, ma soprattutto con un tessuto industriale e lavorativo tenace”, ha commentato Veronica Felici.
Il Sindaco si è rivolto anche agli allievi presenti: “Questo è uno spazio di alto livello, che offre opportunità a tanti giovani che desiderano intraprendere la carriera dell’attore; un mestiere che è sacrificio: non tutti ce la faranno, ma ciò che conta capire è che - qualsiasi professione intraprenderete – dovrete raggiungerla attraverso una formazione seria, lo studio e la determinazione. Se ci sono impegno, studio e serietà, i risultati arriveranno. Non mancheranno battaglie perse e delusioni, ma se si crede in un progetto, in un sogno, si va avanti e si combatte, con sacrificio: così si va lontano.
Poi, con onestà intellettuale, capirete se quella dell’attore sarà la vostra strada oppure no. Buon lavoro a voi e a tutti i vostri docenti!”
A breve l’Accademia di Arte Drammatica Cassiopea diventerà Ente di Formazione di 1° Livello, dotando così Pomezia della prima Università di Teatro: “Un tempo a Pomezia aveva sede l’Università nel complesso Selva dei Pini - ha concluso il Sindaco - ora ripartiamo dal progetto dell’Accademia Cassiopea: è nostra intenzione far diventare Pomezia un polo attrattivo anche per i giovani”.
Dott.ssa Maria Corrao
Uff. Stampa Comune di Pomezia
Operativa la chiesetta della Madonna di Collefiorito
Partiamo da zero
Quando tutto sembra uguale a prima, quando non si vede nessun cambiamento intorno a noi e tutto è insopportabilmente fermo e statico, all’improvviso si vede una scintilla e si accende una speranza.
Inaspettatamente si apre una porta. Quando c’è una porta. Ma a volte la porta non c’è perché manca proprio la casa… e allora bisogna costruirla; bisogna partire da zero.
Quante volte i giovani si domandano dove possono andare, dove possono incontrarsi, quali luoghi della loro città sono fatti per loro; le famiglie, preoccupate e invase da sensi di colpa, non riescono a seguire i figli come vorrebbero, ed essirestano chiusi in camera o si perdono per strada dietro a cattivi esempi. Anche i docenti sono preoccupati perché toccano con mano il cambiamento che la società dei consumi e della tecnologia sta arrecando ai più giovani, alle loro capacità intellettive, emotive e relazionali, e si sentono disarmati.
Quali sono i punti di riferimento per i ragazzi?
C’è un vecchio detto africano che recita: “Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”. E allora domandiamoci: dove sono le persone, dove gli spazi? Cosa offrono le nostre città? Cosa manca oggi? Cosa c’era prima?
Gli stessi interrogativi sono stati posti dal nuovo parroco Mons. Robert Rekuc. Anche luisi è domandato in un’omelia perché i giovani fuggono. La sua risposta è che fuggono perché non ci sono luoghi belli intorno a loro. Egli ha detto con grande entusiasmo che vorrebbe riaccendere la vita di comunità nel nostro territorio e vorrebbe creare degli spazi che siano attraenti per i ragazzi, dove per esempio possano essere seguiti nel doposcuola e fare i compiti. Ma anche Don Robert deve partire da zero: la chiesa non c’è;da trent’anni in un terreno dei Colli di Enea si dovrebbe costruire il santuario della Madonna di Collefiorito (nel frattempo la messa si celebra nella chiesetta della Madonna di Collefiorito, sita all’incirca dietro al Carrefour). Anche per gli adulti potrebbe essere un’occasione, un motivo di aggregazione; essa sarebbe un punto di riferimento e un servizio per la collettività: non essendoci in questo quartiere piazze o altri luoghi in cui incontrarsi le possibilità sono due: o si resta chiusi in casa o si va a Pomezia o a Roma anche per una passeggiata. Nelle periferie quanto sarebbe importante un presidio, un occhio sul territorio, un luogo dove c’è qualcuno che si occupi dei nostri ragazzi?
C’è tanto da costruire. Offrire un doposcuola gratuito può essere come mettere la prima pietra.
L’entusiasmo di Mons. Robert Rekuc è stato già contagioso: alcune persone si sono già offerte come volontarie nelle attività pomeridiane per gli studenti e si cercano altri che possano dedicare qualche ora del loro tempo a questa causa. C’è grande speranza in lui, bisogna aiutarlo, anche, come ha chiesto lui, semplicemente con le preghiere.
Invece per incontrarlo è possibile andare nella chiesetta di Collefiorito, dove la domenica mattina alle 11,30 si celebra la messa.
Carmen Metropoli - parrocchiacollefiorito@gmail.com
Favole ribelli
Il giorno 1 dicembre alle ore 17.30 presso il centro Shen in Via Filippo Re n. 16, si terrà un evento liberamente ispirato all’omonimo libro di Roberta Bruzzone e Emanuela Valente. Realizzato nell’ambito della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
L’evento è aperto a tutti e ad ingresso gratuito.