Passata in Consiglio comunale l’accettazione: l’ultima parola al Ministero degli Interni
Ardea verso il titolo di “Città”
“È con grande onore, in qualità di cittadino di Ardea, cresciuto e vissuto in questo territorio, e oggi in qualità di presidente del Consiglio comunale, firmare ed approvare con tutto il Consiglio Comunale, la delibera di riconoscimento di Città al Comune di Ardea. Augurandovi una fattiva collaborazione all’intero Consiglio comunale, questa amministrazione ha tutte le possibilità di portare questa città ad un potenziamento economico, industriale e sociale, per il futuro della sua popolazione”. Così si è espresso il presidente del Consiglio comunale di Ardea, Francesco Giordani, annunciando la discussione della delibera con la richiesta del tutolo onorifico di Città al Comune di Ardea.
“Questo è un percorso per il riconoscimento di Città di Ardea che è iniziato con il commissario nel 2017 – ha esordito il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini -, proseguito con la precedente amministrazione Savarese e portato a termine le sue opere mancanti con questa amministrazione. Qualche mese fa abbiamo avuto da parte della Prefettura di Roma, il nulla osta al riconoscimento di Città di Ardea.
Adesso il Ministero degli Interni ci chiede la conferma di questa volontà. Con questa delibera andiamo a confermare la volontà nell’intento di avere il titolo di Città di Ardea. Pertanto chiedo a tutti i consiglieri di votare favorevolmente a questa proposta, affinché possiamo onorare il nostro comune del titolo di Città di Ardea”.
La storia di Ardea è segnata dal passaggio dei secoli, e contrassegnato da una storia millenaria, che oltre al titolo di Città, avrebbe bisogno di essere ricordata anche come un grande Museo a cielo aperto, grazie alle sue testimonianze storico-archeologiche che la segnano per tutta il territorio comunale.
Ardea rappresenta un punto importante anche della storia di Roma. Gli storici e gli appassionati della storia locale di Ardea, ricordando quelli più attuali, con in testa Giosuè Auletta, hanno sempre posto l’accento su questo aspetto primario della storia di Ardea.
Una storia che avrebbe bisogno di essere curata, studiata e conosciuta nelle scuole del territorio e non solo.
Quando sarà definitivamente concesso il titolo onorifico di Città al Comune di Ardea, sarebbe interessante che l’amministrazione comunale e le varie associazioni del territorio si facessero portavoce della storia millenaria di Ardea. Non riducendo questo appuntamento, ad un mero titolo onorifico, ma contrassegnato anche da un percorso storico-scientifico, grazie anche alla illustre presenza che ancora oggi vive nel suo splendore, come il Museo Manzù sulla via Laurentina.
Sabatino Mele
Istituito il 1522, gratuito ed attivo 24 ore al giorno
Numero Antiviolenza
Quando l’assemblea delle Nazioni Unite ha istituito la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, ha scelto questa data in ricordo dell’uccisione delle tre sorelle Mirabal, avvenuta nel 1960 a Santo Domingo perché si opponevano alla dittatura del regime di Rafael Leónidas Trujillo. In loro memoria, il 25 novembre del 1981 ci fu il primo Incontro Internazionale Femminista delle donne latinoamericane e caraibiche. Da quel momento in poi, il 25 novembre è stato riconosciuto in larga parte del mondo come data per ricordare e denunciare il maltrattamento fisico e psicologico su donne e bambine. La data è stata poi ripresa anche dall’Onu quando ha approvato la risoluzione 54/134 del 17 dicembre del 1999.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, promuove il servizio pubblico del 1522 , un numero gratuito e attivo 24 h su 24 che accoglie con operatrici specializzate le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking.
La pagina web del servizio 1522 fornisce la mappatura aggiornata dei Centri Antiviolenza e di altri servizi a cui le operatrici indirizzano le vittime.
I servizi della mappatura collegati al servizio di pubblica utilità 1522 sono: centri antiviolenza e servizi specializzati, consultori pubblici, servizi sociali di base, aziende sanitarie locali, consigliere di parità, Caritas diocesane, numeri pubblici di emergenza, pronto soccorso con specifici percorsi rosa per le donne vittime di violenza, associazioni di donne o servizi specializzati contro la violenza verso straniere, servizi e sportelli per lo stalking.
L’Associazione “Per Aspera ad Astra”, unitamente ad U.P.A, Caritas SS. Pio e Antonio, Torre Civica, Associazione Commercianti di Anzio e Consorzio Lido dei Pini, ha promosso una campagna di sensibilizzazione stampando adesivi da esporre nei locali pubblici della città di Anzio per pubblicizzare il 1522. Sulle vetrofanie sono presenti anche due QR Code che rimandano direttamente al sito della Regione Lazio e a quello del Dipartimento per le Pari Opportunità.
Le sei Associazioni hanno l’obiettivo di diffondere il più possibile il 1522 che non è solo un numero per le emergenze, ma anche un luogo di ascolto dove la donna viene creduta ed accolta per far emergere la consapevolezza che quello che raccontano, spesso, non è solo una lite.
Tra chiamate e messaggi via chat, il 1522 raggiunge in media 150 contatti al giorno. Provengono da tutta Italia, non c’è distinzione territoriale né sociale e le vittime di violenze hanno le età e le situazioni più varie. A chiamare sono in prima persona le donne che subiscono violenze o stalking; ma spesso sono familiari, vicini di casa allarmati dalle liti, amici e colleghi, insegnanti ed educatori che hanno bisogno di capire come comportarsi.
A rispondere, in 11 lingue, ci sono operatrici specializzate, mediatrici culturali, avvocate, anche un’esperta di disabilità, perché la violenza colpisce tutte, con un sommerso enorme, ma colpisce in modo spietato le fasce più deboli. Le chiamate tutelano la privacy, avvengono in forma anonima e non sono registrate. Non si risponde con un protocollo fisso, ma ogni donna viene consigliata per quella che è la sua situazione.
La chiamata al 1522 è il primo passo con cui la donna chiede aiuto. Il lavoro delle operatrici, nel tempo di una telefonata, è quello di instaurare un legame, supportare e spesso indirizzare verso i Centri Antiviolenza vicini.
Mai come in questo caso una telefonata può cambiare un destino.
Tempi biblici per i contrassegni
E’ stato approvato in Consiglio comunale il regolamento per il rilascio del contrassegno alle persone con disabilità e la programmazione dei posti riservati ai cittadini in possesso del contrassegno, per le donne incinte e per coloro che hanno in macchina bambini al di sotto dei due anni, uomini e donne senza distinzioni, perché come ha giustamente sottolineato la consigliera Neocliti anche i papà e nonni devono avere la stessa possibilità di utilizzare gli spazi quando hanno un bambino piccolo in macchina.
Faranno uno studio dove necessitano questi spazi dedicati, supermercati, scuole, etc etc! Ad Ardea neanche sul lungomare esistono parcheggi dedicati a chi ha difficoltà motorie, speriamo che venga preso in considerazione anche tutto il tratto del lungomare in prossimità degli accessi al mare. Detto ciò però colgo l’occasione per evidenziare e sollecitare al sindaco Fabrizio Cremonini, alla consigliera Veronica Ortolani, all’assessore Simone Centore una questione serissima sulla tempistica del rilascio del contrassegno alle persone con disabilità da parte della Polizia Locale, preposta al rilascio! L’ho sperimentato personalmente per mio marito qualche anno fa e purtroppo riceviamo spesso lamentele da parte di cittadini costretti ad aspettare anche 10/ 15 giorni per avere il contrassegno. Voglio ricordare, perché evidentemente non si ha cognizione sulla necessità di averlo in tempo reale, che se una persona con disabilità ne fa richiesta è perché ha un’urgenza, vuoi per andare a fare visite, vuoi per fare terapie in ospedali, vuoi per qualsiasi azione e necessità!
Non è possibile che per avere un contrassegno del quale molte persone ne farebbero volentieri a meno, perché vorrebbe dire che sono in buone condizioni di salute, ci si debba arrabbiare e minacciare di chiamare i carabinieri perché si sta violando un diritto.
Anna Leardi
Presidente dell’Associazione
Rivalutiamo Marina di Ardea