L’iniziativa di Vialibera presentata alla Servizi in Comune
Progetto FarmaDrive
Si è svolto in un clima molto cordiale l’incontro con la Società Servizi in Comune S.P.A. di Pomezia che si è tenuto il giorno 8 agosto 2024. Per l’Associazione Vialibera era presente Monica Pucci, Vice Presidente, e per la Servizi in Comune la dottoressa Cinzia Macchia, coordinatrice delle farmacie comunali di Pomezia. Il tema dell’incontro è stato incentrato sull’illustrazione del progetto “FarmaDrive” elaborato dall’Associazione Vialibera A.P.S. nell’ambito delle sue attività secondo i criteri della Progettazione Universale che può essere definita come un nuovo costume mentale volto a creare strutture e servizi accessibili a tutti, senza barriere architettoniche, facilmente utilizzabili, pratici ed agevoli.
FarmaDrive pone al centro dell’attenzione uno dei servizi essenziali per tutte le persone: quello dell’acquisto agevole e sicuro dei farmaci e di altri prodotti indispensabili alla cura e all’igiene della persona. Spesso le farmacie presentano barriere architettoniche, sono prive di parcheggi auto riservati ai propri clienti o sono collocate in luoghi quasi irraggiungibili per via dei percorsi, talvolta lunghi e percorribili da una persona con problemi di deambulazione solo a fronte di un notevole sforzo fisico.
E’ veramente singolare il fatto come la nostra società, cosiddetta avanzata, abbia quasi dimenticato o sottovalutato questi problemi mentre ha provveduto a rendere agevoli e immediati certi servizi di ristorazione che permettono a chiunque, indipendentemente dalle condizioni fisiche di ciascuno, di poter acquistare, consumare o ritirare pasti passando davanti ad uno sportello senza dover necessariamente parcheggiare e dover scendere dall’auto. E’ possibile rendere il servizio svolto dalle farmacie veramente accessibile a tutti, in piena autonomia, con nessun disagio e in piena sicurezza apportando vantaggi notevoli non solo agli utenti ma anche alla farmacia.
In particolare, il progetto è rivolto a persone con disabilità motoria o sensoriale non grave, a persone anziane con limitazioni funzionali, a donne in gravidanza o con bambini molto piccoli al seguito.
Esso, inoltre, prevede di attuare quanto segue:
1. l’eliminazione di eventuali barriere architettoniche, (obbligo di legge);
2. il servizio di consegna in auto di farmaci o altri prodotti, previa telefonata o WhatsApp, con possibilità di delimitazione di uno o due parcheggi auto dedicati al di fuori della farmacia; la persona disabile con patente di guida, nel caso fosse impossibilitato a scendere dall’auto e senza accompagnatore, si parcheggia vicino all’ingresso e chiama al telefono la farmacia, si qualifica e chiede di essere servito in macchina (servizio “drive”);
3. servizio gratuito di consegna farmaci non urgenti a domicilio per le persone svantaggiate molto gravi;
4. abilitazione di uno sportello facilmente accessibile anche di giorno (di solito quello già utilizzato per il notturno) per utente seduto al posto di guida di un’automobile (servizio “drive”);
5. esposizione obbligatoria del cartello FarmaDrive (e relativi pittogrammi) e del numero di telefono delle farmacie aderenti.
Numerosi i vantaggi per quelle che decideranno di sposare il nostro progetto. Tra questi ricordiamo la possibilità di avere convenzioni, di essere inserite gratuitamente sul nostro sito ed usufruire della grafica gratuita. Su richiesta effettuiamo la stampa personalizzata a prezzi convenienti. Altri vantaggi riguardano l’abbattimento dei costi, come possono essere ad esempio quelli del personale in generale e nello specifico quelli per la consegna a domicilio dei farmaci. Servizio questo che dovrebbe essere esclusivamente riservato agli utenti con gravi disabilità.
Naturalmente con FarmaDrive molti sarebbero i benefici per gli utenti con disabilità che vedrebbero finalmente soddisfatte le loro esigenze.
Nel corso del colloquio, la dottoressa Cinzia Macchia ha dimostrato interesse verso il nostro progetto. Nell’augurarci che questo possa essere accolto e realizzato, cogliamo l’occasione per ringraziarLa per la sua cortese accoglienza e disponibilità.
I prossimi incontri di Vialibera saranno dedicati alle farmacie private.
Vialibera
Associazione Nazionale A.p.s.
L’invito all’amministrazione di rimuoverlo prima dell’inizio della scuola
Pino secco pericoloso
Il grosso ed alto pino nella Scuola dell’Infanzia “Maria Immacolata” in via Pier Crescenzi - giardinetto affacciante su via Palladio Rutilio - è seccato quasi d’improvviso; ora si spera che l’Amministrazione comunale si attivi a rimuoverlo prima del rientro dei bambini. Era convissuto per anni nello stretto angolo verde con un folto e bel carrubo, poi tagliato. Tra i due alberi si è scelto, allora, di eliminare il più frondoso, il meno pericoloso per l’incolumità della gente e quello che sporcava meno, giacché il criterio di coloro che son preposti al verde pubblico della nostra città da tempo dà l’dea di non collimare con logica e buon senso.
Un altro esempio che di verde non ne mastichino chi ci governa e chi esegue i lavori? Nel parco che fiancheggia via Salvo D’Acquisto ci son due ulivi ancor giovani che fraternizzano con un altro albero di carrubo, ulivi che vengono periodicamente orribilmente tosati fino a lasciar di loro solamente il tronco, neppure un ramoscello con le foglie da cui respirare, quando lì, dove si trovano, potrebbero vivere indisturbati con la loro chioma al sole e al vento, non dando fastidio a nessuno, anzi, procurando conforto a chi vi sosta.
Un ultimo esempio? - ne avremmo a centinaia! -: i cordoli verdi delle aiuole, verdi e intatti forse solo al tempo del Fascismo – speriamo di non venire accusati d’apologia! -. Oggi ne abbiamo intorno al giardino e parco giochi intestato a Giovanni Falcone di viale Alcide De Gasperi e, nel cuore della città – dove qualche anno fa sono stati rinnovati -, intorno ai giardinetti di via Pier Crescenzi e via Guerrazzi (dietro il palazzo comunale). Orbene: quando una piantina del cordolo muore, per logica dovrebbe essere sostituita; invece non solo non lo si fa, ma i tosatori ogni volta rasano quelle vicine da tre lati affinché rametti e foglie non si incontrino, non si tocchino, procurando così e lasciando un varco per ogni piantina defunta. Risultato: non c’è un solo cordolo linearmente compatto, ma tutti a pezzi, o, come ironicamente dicono, “a spizzichi e bocconi”! Nel cordolo vede del giardino di viale De Gasperi di questi “varchi” provocati dalla morte di piantine mai sostituite ne abbiamo contati almeno una trentina, e c’è il rischio che da essi qualche bimbo, approfittando della distrazione di chi l’accompagna, inaspettatamente vi passi e vada a finire pericolosamente sulla strada!
Ci sarà qualche responsabile che leggerà questi nostri appunti circostanziati, cioè di situazioni concrete e vi provveda? Temiamo di no. Le mancanze, comunque, non sono soltanto dell’Amministrazione attuale: un tale andazzo va avanti immutabile ormai da decenni!
Domenico Defelice
Corsi per volontari ARVAS
Noi volontari dell’ARVAS di Pomezia (Associazione Regionale Volontari Assistenza Sanitaria) siamo alla ricerca di donatori generosi di un po’ del loro tempo, disponibili a farsi coinvolgere in un’avventura ricca di solidarietà e di cuore.
Se senti di condividere i valori fondamentali come l’altruismo, l’empatia, la responsabilità sociale e pensi che aiutare gli altri, senza aspettarsi nulla in cambio, possa contribuire anche ad un senso di appartenenza e realizzazione personale, allora unisciti al nostro gruppo e riceverai molto di più di quello che darai.
Sarà anche un modo per costruire legami sociali, favorire la solidarietà e promuovere il cambiamento positivo.
Chiunque può fare volontariato; i volontari non sono persone speciali, ma sono persone che scelgono di essere presenti nella comunità, di partecipare alle attività sociali, di aiutare gli atri nel quotidiano. Sono quindi persone “straordinariamente normali” come TE.
Associazione
ARVAS
di Pomezia