Estate calda per i Comuni del litorale a sud di Roma al centro di indagini per infiltrazioni a carattere mafioso e camorristico
Cremonini: ho detto no a personaggi vicini alla camorra
Una storia che durante l’estate ha animato la discussione negli ambienti politici e soprattutto sui social, dove gli appassionati di cose di Ardea, si sono scatenati nel vero senso della parola per illustrare la loro opinione.
Non è un caso comunque che il litorale a sud di Roma sia al centro di indagini, ma soprattutto di infiltrazioni a carattere mafioso, da parte di vari esponenti della malavita, sia essa la camorra, o la ‘‘ndrangheta, oppure la mafia siciliana.
Anzio e Nettuno, città ormai al centro di un commissariamento che va avanti da anni a seguito di infiltrazioni della ‘‘ndrangheta calabrese, sono l’evidenza di queste infiltrazioni.
Le amministrazioni comunali dei due comuni sono state letteralmente decapitate ed oggi vivono una stagione commissariale, destinata a far pulizia dal malaffare. Ardea in questi contesto è rimasta immune o gli interessi delle bande camorristiche e malavitose sono arrivati a interessare in gangli della politica locale? O interessa e determinare l’economia locale? Quesiti ai quali le indagini delle forze dell’ordine dovranno dare delle risposte.
Intanto sia il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini, che il capogruppo della Lega, Franco Marcucci, tirati in ballo da un articolo di un quotidiano nazionale, emergerebbero dei dubbi e delle perplessità sulle loro attività, ed hanno smentito seccamente quello che era la vicenda illustrata nell’articolo.
Una storia che ha evidentemente messo un velo di dubbi e perplessità su una indagine che non si sa se è ancora in corso o che è finita anni additerò e della qual nessuno conosce il risultato.
“Come riportato da un quotidiano nazionale - ha detto il sindaco di Ardea, Maurizio Cremonini -, che riprende un’inchiesta della Dia di Roma, ho detto no categoricamente a personaggi vicini alla camorra che volevano incastrare i cittadini e i coltivatori diretti di Ardea. È indubbio che la lotta al malaffare passa anche attraverso questo.
Ci sono incontri in cui bisogna tenere aperti gli occhi e un incarico pubblico da sindaco o da presidente della locale Coldiretti lo impongono.
Il litorale certo non è un territorio semplice e lo sappiamo bene. Da molto tempo si parla di interessi che coinvolgono diverse sfere di malaffare. Sono interessi malavitosi che si intrecciano con quelli economici e per i quali invito alla massima attenzione. Ogni azione promossa da me, personalmente, è rivolta al bene pubblico ed è realizzata nella massima trasparenza.
A tal punto che di questa indagine, proprio perché può agito con onestà, lo ho appreso ieri quando mi hanno chiamato i cronisti del quotidiano. Ardea impone da sempre un’attenzione in più perché è una terra di confine dove spesso il malaffare si veste anche in giacca e cravatta. Non te ne accorgi subito, ma li devi scrutare negli occhi. E quegli occhi e quella proposta non mi piacevano affatto”.
“In merito all’articolo pubblicato da quotidiano nazionale e riportante il titolo “Il sindaco di Ardea e il capo della lega agganciati dalla camorra” ed il taglio basso con il titolo “Dalle rapine al salto sul carroccio tante vite del consigliere Marcucci” - ha detto il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Franco Marcucci -, tengo a precisare che non ho avuto mai modo di conoscere prima dell’incontro riportato i due (Pezzella e De Angelis).
Preciso pure che la proposta riportata nell’articolo è stata subito, nettamene e decisamente rifiutata. Detto ciò queste persone furono portate a casa mia dal signor Barchiesi Marco con l’intenzione di proporre la vendita di gasolio. E, ripeto, detta proposta è stata subito rifiutata.
In ordine, invece, al passaggio inerente alla mia biografia, preciso che è stato leso il mio diritto all’oblio, non senza osservare che sono stati anche riportati fatti per i quali lo scrivente, come detto per inciso dallo stesso giornalista, è stato riconosciuto come del tutto estraneo in quanto in buona fede: mi riferisco all’uso del denaro falso.
Ho capito di quali persone si stava parlando solo dopo aver letto la dichiarazione del Sindaco, facendomi tornare in mente l’episodio.
Sottolineo, pertanto, che questo articolo ha leso il mio onore politico e la mia dignità di persona, riservandomi ogni azione in ogni opportuna sede giudiziaria, così come già avvenuto nel passato con esito positivo nei confronti del Corriere della Sera che già aveva tentato di diffamare la mia persona, vista la sentenza passata in giudicato emessa dal tribunale di Velletri”.
Sabatino Mele
Lascio la Lega
“Lascio la Lega dopo una lunga militanza fatta di passione e grandi risultati. A margine degli atti di sciacallaggio rivolti senza un minimo riscontro sulla verità e l’assenza totale della classe dirigente del Partito, sia a livello provinciale che regionale, mi dimetto da componente della Segreteria provinciale e da Capogruppo del Comune di Ardea.
Il fallimento politico della Lega su tutti i territori della provincia, è all’ordine del giorno.
Per questo, da oggi, aderisco al Gruppo Misto, ribadendo la fiducia nel governo di centro destra a guida del sindaco Maurizio Cremonini, affinché possa continuare sulla via, già ampiamente intrapresa, dello sviluppo e della crescita a cui tutti noi amministratori auspichiamo”.
Franco Marcucci