Erba alta in giardini, scuole ed aree verdi pubbliche
Orti urbani e savana
Mentre l’amministrazione annuncia che avremo gli orti urbani nel centro città, copiando quelli di mussoliniana memoria, nel frattempo a Pomezia siamo in piena savana.
Infatti i giardini comunali, le aree verdi pubbliche e quelle delle scuole sono invase da erba alta. Citiamo il giardino comunale Alda Federici, quello di via Alcide De Gasperi, ma anche l’area verde della scuola Orazio, cosi anche in altre scuole e in quasi tutte le aree verdi della città. Alcune rotatorie sono poi delle autentiche selve.
Ci è stato poi segnalato decine e decine di strade dei quartieri periferici invase da erba alta. Queste strade, per la gran parte senza marciapiedi, vedono i residenti costretti a camminare in mezzo alla strada evitando oltre alle automobili, topi e serpi che spuntano dall’erba. E’ consigliabile munirsi di bastone e di stivali. Senza dimenticare il degrado del giardino di via Farina dove il Comune non ha ancora deciso cosa fare. Non parliamo poi dell’abbandono in cui versa il cimitero storico di Pratica anche qui si attendono da anni le decisioni del Comune.
“L’amministrazione – mi ha riferito un cittadino - è solo intenta a fare continui spot per propagandare se stessa, mentre la realtà racconta un’altra storia fatta di incuria ed abbandono. Mi chiedo se l’assessore all’ambiente Giovanni Mattias, che dovrebbe vigilare sulla cura dell’ambiente pubblico, è consapevole del degrado che c’è nei giardini comunali e un po’ ovunque. Continua a farsi foto con piante da piantumare che poi dopo qualche mese sono per la gran parte secche perché non innaffiate o assediate da erbacce”.
Per non essere da meno anche la Città Metropolitana non ha tagliato l’erba nell’Istituto di largo Brodolini dove vi è una autentica foresta. Ma anche negli altri Istituti di sua competenza non è che le cose vanno meglio.
Mentre l’amministrazione comunale e quella della Citta Metropolitana sono latitanti, spicca l’efficienza dei privati. Infatti sono un esempio virtuoso i giardini nelle aree private delle cooperative nel quartiere Nuova Lavinium. E’ proprio vero “Basta poco che ce vo!”.
T.R.
Il centro commerciale Sedici Pini ha aderito alla manifestazione “Saracinesche abbassate”
I 16 Pini centro sicuro
Anche il Centro Commerciale Sedici Pini di Pomezia ha aderito martedì 11 maggio alle ore 11.00, alla manifestazione “Saracinesche Abbassate nei negozi dei Centri Commerciali”. La protesta nasce per chiedere la riapertura immediata nei weekend.
Alla manifestazione hanno aderito tutti i punti vendita di tutti i centri commerciali d’Italia che hanno manifestato contro le chiusure nei fine settimana con il gesto simbolico di abbassare le saracinesche per alcuni minuti. L’iniziativa, che ha coinvolto 30.000 negozi e supermercati, è stata promossa dalle associazioni del commercio, ANCD-Conad, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese, CNCC–Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali e Federdistribuzione, che chiedono l’immediata revoca delle misure restrittive che da oltre 6 mesi impongono la chiusura dei negozi nei giorni festivi e pre-festivi. Nel comunicato degli organizzatori della protesta si dichiara: “Le Associazioni del commercio vogliono dare voce ai 780.000 lavoratori delle 1.300 strutture commerciali integrate presenti su tutto il territorio nazionale, che vivono da oltre un anno in un clima di forte incertezza, aggravato dalle stringenti misure con cui il Governo impedisce a migliaia di attività commerciali di lavorare nel week-end, ovvero nei giorni più importanti della settimana in termini di ricavi e fatturato. La manifestazione è volta anche a ribadire la sicurezza dei centri, parchi e gallerie commerciali che, sin dall’inizio della pandemia, hanno adottato protocolli rigorosi, garantendo che non si registrasse alcun caso di focolaio in tali strutture. Dall’inizio dell’emergenza, il settore dei centri commerciali si è impegnato in un dialogo costruttivo con il Governo, anche mettendo volontariamente e gratuitamente a disposizione 160 strutture sul territorio nazionale per la creazione di hub vaccinali. Le Associazioni del commercio coinvolte auspicano di poter avere dalle Istituzioni risposte certe e tempestive, per rimettere in moto un comparto tra i più danneggiati dalla crisi, che continua ad operare solo parzialmente e senza una chiara prospettiva di ripresa”.
Una protesta più che condivisibile considerando le rigide misure anticovid che i Centri Commerciali hanno adottato. Infatti Il centro Commerciale Sedici Pini di Pomezia a pieno titolo si può fregiare del titolo di “Centro Sicuro”. Questo permette di potere frequentare il Centro Commerciale e fare shopping in perfetta sicurezza e tranquillità in un luogo dove sono state approntate tutte le misure per evitare il contagio. Ma ecco le efficaci misure vigenti nel Centro: All’entrata esterna del Centro vi è un punto di rilevazione della temperatura con divieto di accesso al Centro se superiore a 37,5° C. Vi è il divieto di assembramento. Obbligo di mantenere la distanza di almeno un metro. Obbligo di indossare la mascherina. In ascensore ingresso consentito a max due persone. La possibilità di igienizzare le mani con frequenza e prima di entrare nei negozi. Sulle scale mobili mantenere la distanza di almeno 1M/P. In caso di alto afflusso attendere il proprio turno per entrare nei negozi. Rispettare i divieti di seduta laddove indicati. Rispettare il numero massimo di persone per tavolo nell’area tavoli. Quindi misure efficaci in un Centro costantemente sanificato e già di per se ibrido, con un ampio guardino pensile che rende la struttura ariosa e continuamente a contatto con l’esterno. Quindi il Centro Commerciale Sedici Pini è un luogo sicuro sempre.
A.S.