All’improvviso la Dirigente della Regione non vuole riconoscere Uniti Per l’Ambiente
UPA diventa Tre
Uniti Per l’Ambiente non è un’associazione e nemmeno un Comitato: è un libero coordinamento del tutto informale e “de facto” che raccoglie intorno a progetti condivisi, centinaia di cittadini, associazioni, comitati ed anche un Consorzio lungimirante ed attivo come quello di Lido dei Pini. I progetti condivisi ed il lavoro comune sono i legami che tengono insieme tante diverse individualità che condividono anche dei “termini di riferimento” e cioè delle regole di comportamento etico di cui l’elemento essenziale è l’apartiticità del gruppo. Lo status di UPA è scritto ovunque a partire dalla carta intestata che viene usata nell’attività del “Coordinamento”. In questa forma UPA esercita la sua efficace azione in difesa del territorio di Anzio con iniziative, contatti e progetti partecipati da tanta gente. UPA non ha un bilancio, perchè non riceve alcun finanziamento e provvede alle spese necessarie alla sua attività attraverso la contribuzione di coloro che vi partecipano. Certo è che ogni iniziativa che richiede la formalità, come una denuncia all’A.G., una segnalazione alle autorità di Polizia o un esposto alla Corte dei Conti o ad Enti Pubblici viene sottoscritta dalle associazioni coordinate, legalmente costituite, che ne condividono il contenuto. Uniti Per l’Ambiente ha dialogato con il Comune di Anzio, con la Regione Lazio, con la ASL ecc... ed ha sempre basato la propria attività sul confronto legale. Ha richiesto alla Regione Lazio l’accesso agli atti per visionare il fascicolo relativo alla Centrale Biogas della Spadellata, ha chiesto ed ottenuto riunioni con la Dirigente regionale della Direzione che si occupa di tale progetto, con la medesima si sono tenute riunione on line e nel suo ufficio. Poi un giorno, quando anche per dare risposta alla richiesta del Sindaco di Anzio, la Regione Lazio “rivisita” l’autorizzazione concessa alla centrale, e UPA chiede sia di partecipare che di dare immediatamente corso all’accesso agli atti già concesso e sospeso per l’emergenza sanitaria, la Dirigente dell’Ufficio non riconosce piu Uniti Per l’Ambiente e ne chiede l’atto di costituzione e la prova delle sue ragioni sociali. Certo è che la Dirigente preferirebbe fare a meno della presenza ingombrante di quei cittadini, che non furono nemmeno informati di una centrale potenzialmente pericolosa e causa di tanto disagio, possano ora farsi sentire. La Signora ha sottovalutato la forza della gente per bene per cui se una persona non sarà presente in rappresentanza di UPA, tre persone saranno presenti per UPA e cioè in rappresentanza di tre delle sue componenti “regolarmente costituite” e cioè: il Consorzio Lido dei Pini con Marco Mandelli, il Comitato Cittadini Sacida, con Giorgio Libralato ed il Comitato Per Lavinio con Sergio Franchi. UPA una e trina, farà sentire la voce della gente che non ci sta. Così è stato comunicato alla Dirigente delle Regione Lazio.
“Gentile Ing. Tosini,
Nello spirito che distingue il nostro “gruppo” e nella chiarezza che ne ha sempre caratterizzato le azioni vorrei fare alcune precisazioni: Uniti Per l’Ambiente non ha un atto di costituzione legale, per scelta operativa, in quanto è un coordinamento “de facto” e cioè costituisce un atto di buona volontà ed una espressione di sinergia per evitare il caotico frazionamento, spesso politicamente manovrato, che prende forma in difesa dell’ambiente. Il sottoscritto ne esprime attualmente la rappresentanza e ad esso appartengono comitati, enti e cittadini che in modo ordinato sono stati rappresentati alle varie sessioni della CDS per l’altra Centrale Biogas, prevista ad Anzio ed a quelle per la trattazione del progetto del Deposito di Rifiuti, sempre previsto in zona. Finora ad Uniti Per l’Ambiente, che è permanente interlocutore del Comune di Anzio, va ascritto certamente il merito di avere evitato inutili dimostrazioni e sterili “occupazioni” che caratterizzano questo tipo di realizzazioni specialmente se, come in questo caso, esse rappresentino una vera e propria violenza sociale nei confronti degli abitanti. Quindi, dopo che nel Suo Ufficio la nostra presenza è stata apprezzata in piu occasioni, dopo che il Suo Ufficio ci ha concesso un accesso agli atti che, per difficoltà che non comprendiamo, ora ci viene impedito in preparazione della CDS; dopo che Lei, personalmente, in un recente incontro con Presidente di Commissione Cacciatore, aveva chiaramente alluso alla prossima CDS, come occasione per esprimere le nostre ragioni che, mi permetto di ricordarLe, sono quelle della gente, che abita a pochi metri da una centrale che è stata realizzata in dissenso con le norme vigenti; ora Lei chiede di sapere chi siamo e chi rappresentiamo. Gentile Direttore, noi siamo tanti cittadini che, per contare di piu, ci siamo messi insieme e lo facciamo nei vari ambiti dell’ambiente dal verde al 5G, dal mare alla protezione degli animali. Siamo tanti ed operiamo, con un nostro regolamento etico, su vari progetti, col lavoro di studio, di ricerca e di proposta, divulghiamo e coordiniamo su 7 gruppi whatsapp e siamo presenti sui social e sulla stampa con nostre iniziative.
Tutto questo non basta per partecipare ad una CDS? Alla Conferenza di Servizi in cui si “rivede” l’autorizzazione di una centrale Biogas, di cui tanto si dovrà ancora dire e parlare e su cui la Magistratura di Velletri sta indagando; si proprio di quella centrale che è stata costruita a 284 metri da molteplici obiettivi sensibili mentre, all’epoca la distanza prevista era di 2000 metri. Nessun rappresentante degli abitanti era allora presente, perchè se ci fosse stato, lo avrebbe gridato forte, proprio quello che abbiamo fatto noi per l’altra centrale biogas, che è ubicata a 295 metri di distanza e che, per questa ragione, non fu autorizzata. Ma Lei, gentile Direttore, conosce il problema molto bene visto che è a Sua firma il diniego all’altra centrale “perchè non rispetta le distanze di sicurezza”. Oggi, che la gente può far presente le proprie ragioni, Lei ci ricorda che noi siamo “auditori” e che dobbiamo mostrare il nostro atto di costituzione. Mentre la pregherei di comunicarmi i riferimenti legali della Sua richiesta La informo che, ove Lei ritenga che Uniti Per l’Ambiente non possa esprimersi come coordinamento di Associazioni e Comitati e che, ove tale Sua affermazione sia sostenuta da reali motivazioni legali, fatto di cui i nostri avvocati dubitano, alcuni dei Comitati ed enti, che aderiscono al nostro coordinamento e che sono “costituiti” da decenni, chiederanno di partecipare ed il numero dei partecipanti sarà maggiore ma produrrà le stesse osservazioni . Le chiedo, e reitererò la mia richiesta in modo formale, di permetterci, finalmente, l’accesso agli atti che il Suo Ufficio ci ha concesso e di visionare il fascicolo prima dell’inizio della CDS, e ciò per soddisfare il diritto dei cittadini di conoscere aspetti di un progetto che meritano di essere conosciuti. Grazie per un sollecito riscontro. Saluti cordiali.”
Sergio Franchi