Fabio Capolei è ovunque sotto diverse vesti
Il Leonard Zelig de noantri
In questi ultimi giorni, ma temo che dovremo abituarci per molto tempo, il consigliere regionale, nonché onorevole, Fabio Capolei è costantemente sulla stampa locale in varie vesti, e non solo politiche. Oltre alla sua carica regionale, per la quale è stato democraticamente eletto (seppure dopo la rinuncia di chi era arrivato prima di lui), il signor Fabio Capolei parla anche come amministratore della Poseidon (oramai virtualmente Capolei srl) ovvero come rappresentante della società che, è giusto ricordare, ha un ruolo chiave nella gestione dell’ufficio tributi del Comune di Nettuno come di molti altri uffici dell’ente; ma l’onorevole si esprime non solo in virtù di questi ruoli “ufficiali”.
Lo abbiamo visto in versione guida turistica, accompagnando la famigerata assessora Noce alla Pisana (sede della Regione Lazio), dobbiamo forse attenderci altre visite guidate con tanto di cappellino ed ombrellino?
Poi lo abbiamo visto in versione giudice di reality show, dando giudizi sulle amministrazioni locali e sui sindaci di Nettuno e di Anzio, a quando quindi i giudizi sulla commissione europea e sul consiglio dell’Onu?
Oggi poi lo abbiamo trovato in versione ecumenica, mentre auspicava più fondi allo sport, possiamo quindi pensare anche ad un suo intervento sulla pace nel mondo e sull’eliminazione della fame sulla Terra?
Ma non basta: lo abbiamo trovato anche in versione procuratore sportivo, intento ad aumentare i consiglieri comunali e gli assessori a Nettuno ed ad Anzio che fanno parte della scuderia di famiglia, dobbiamo ora aspettarci una foto vicino a Raiola?
E non possiamo non notare il suo cambiamento di abbigliamento, dall’arancio della sua tuta da lavoro allo zainetto da esploratore “responsabile”, e quindi chissà che non lo troveremo in una maggioranza di destra qui sul territorio ed in una “governista” di centrosinistra su a Roma?
Che dire? Fabio è senza dubbio un personaggio simpatico e verace a cui non si può volere male, ma gli suggeriamo (senza alcuna invidia) di usare le sue numerose cariche e i suoi poliedrici “talenti” in modo più istituzionale e quindi senza alcun dubbio più efficace per il nostro territorio e non semplicemente apparendo sorridente abbracciato a chicchessia sulla stampa locale.
Perchè sprecare un’opportunità del genere sarebbe una iattura che non avrebbe scusanti.
Ironicamente e sarcasticamente
Dottor Roberto Alicandri
Capogruppo PD Nettuno
Porto insabbiato
Abbiamo ricevuto, cosi come altri consiglieri comunali, segnalazioni accorate da parte di marittimi e pescatori circa le critiche condizioni di praticabilità del canale d’accesso al porto, ormai quasi completamente chiuso dalla sabbia delle mareggiate invernali.
Non sanno più a quale santo votarsi e riferiscono una situazione ormai al limite con tutti i rischi connessi alle imbarcazioni e alle persone.
Per questo abbiamo effettuato un urgente richiesta alla capitaneria di Porto, e in copia al sindaco e all’amministratore delegato della capo d’Anzio per conoscere:
l’effettivo stato di praticabilità del canale di accesso del porto, se sussista o meno un reale stato di pericolo per le imbarcazioni e quali siano le eventuali azioni in essere a tutela della sicurezza delle imbarcazioni e dei lavoratori della pesca.
Ci auguriamo che la maggioranza smetta di guardarsi l’ombelico e che nel mentre si fa la “pesa” dei gruppi consiliari per acchiappare un assessorato, si possa spingere tutti verso una non più rimandabile soluzione di questo grave, ma non unico, problema del nostro Porto.
Rita Pollastrini
Capogruppo M5S Anzio
Grande raccolta firme
I responsabili di Uniti Per l’Ambiente con Costanza Fabiano ed il suo Comitato Cittadini Sacida in testa, avrebbero preferito fare sentire la propria voce e far pesare la propria presenza fuori degli Uffici di Via Tintoretto, come fecero quando si tenne la Conferenza di Servizi di un’altra centrale prevista ad Anzio. Ma il COVID ha detto no e forse la situazione potrebbe non dispiacere a chi ha pensato di organizzare una Conferenza Di Servizi in tempo di Zona arancione. Dopo un estate di cattivi odori che hanno ammorbato le zone vicine all’impianto la gente della zona certamente si è tutt’altro che rassegnata a convivere con la centrale di via della Spadellata. Non potendo riempire pulman ed andare a Roma hanno voluto mandare un messaggio e lo hanno firmato. Il messaggio è rivolto alla Regione Lazio, in occasione della prevista riapertura delle Conferenza di Servizi per verificare l’Autorizzazione concessa per la realizzazione delle Centrale Biogas. In 5 giorni, con i bar aperti solo per l’asporto, con la piggia ed il cattivo tempo centinaia di cittadini hanno voluto mandare questo messaggio a chi ha l’obbligo di ascoltare.
“Senza che nemmeno sia stata ascoltata la nostra opinione, senza che il Comune di Anzio o che nessun altra autorità ci abbia nemmeno avvisati, abbiamo subito il fatto che una centrale per la produzione di Biogas da FORSU sia stata costruita nel contesto del nostro abitato mettendo a rischio la nostra salute e la nostra incolumità. Quella centrale, gestita dalla ditta Asja Ambiente Spa, non doveva e NON DEVE trovarsi dove è stata costruita perchè essa vi è stata realizzata in spregio ad ogni logica urbanistica, sociale e, quello che è ancora più grave, in spregio alle norme che regolano la sicurezza degli abitanti. Per queste ragioni il Comune di Anzio ha chiesto alla Regione Lazio di ritirare l’autorizzazione alla ditta che la gestisce. La Regione Lazio, che conosce bene i termini del problema e dell’errore commesso nell’autorizzare questo impianto, provveda a sospendere la sua attività in occasione delle Conferenza di Servizi che ne dovrà riconsiderare l’autorizzazione. Gli errori degli enti, che sarà la Magistratura a valutare, non devono ricadere sugli abitanti, perchè se questo accadesse ogni ente ne sarebbe complice, nei confronti della Legge e dei Cittadini.”
Chi pensa che la gente della zona, sapendo che sta subendo disagi e potenziali pericoli, per una costruzione realizzata in un posto sbagliato, abbia rinunciato ai propri diritti, commette un grosso errore di sottovalutazione.
Sergio Franchi
UPA chiede di vedere come stanno le cose
Gestione dei randagi
Non serviva certamente una pandemia per comprendere quanto gli animali domestici siano importanti nella vita di una famiglia, ma certamente l’emergenza sanitaria ha posto in risalto il loro ruolo sociale e di conseguenza ha fatto sempre più emergere le lacune assistenziali ed amministrative degli enti, primo fra tutti il Comune, che sono preposti alla tutela delle loro esigenze e, in una società occidentale moderna, dei loro diritti. UPA Difesa degli Animali nasce sotto la spinta di tante persone che amano gli animali e che vorrebbero che i loro diritti venissero adeguatamente tutelati. A che punto si trova nel Comune di Anzio l’organizzazione che gestisce questo aspetto essenziale dell’ambiente? Non è chiaro, almeno non lo è nei sui dettagli organizzativi e così, Laura Lazzarini, componente di Action, il gruppo dirigente di Uniti Per l’Ambiente, sta cercando di mettere ordine iniziando dal concetto fondamentale di ogni organizzazione “conoscere per deliberare”. Alla testa di un settore di Uniti Per l’Ambiente che ha già raccolto una trentina di amanti degli animali, si è messa al lavoro cercando di conoscere quale sia la situazione di gestione dei randagi di Anzio, chi ne è responsabile, come funziona e quanto costa ai cittadini. Ha scritto, come deve fare ogni cittadino che ha il diritto di sapere, al Dirigente responsabile del Comune di Anzio, un dirigente che non è famoso per dare subito riscontri alle giuste interpellanza della gente. Eppure quel Dirigente deve sapere che la gente in democrazia esercita i propri diritti e un funzionario pubblico ha l’obbligo di soddisfarli.
“Gentile Sig. Dell’Accio,
C’è un aspetto della problematica ambientale la cui gestione viene troppo spesso affidata ad un volontariato generalmente efficace ed appassionato ed è quello del randagismo e della cura e del soccorso degli animali in genere. Le varie legislazioni fissano regole e normative che vengono purtroppo soventemente disattese da amministrazioni che non danno a questa materia il peso che essa merita. Il Comune di Anzio fa parte di queste amministrazioni se è vero, come è vero, che non ha realizzato un elemento fondamentale come il ricovero per cani e gatti randagi e conseguentemente un adeguato servizio di affidamento.
Le scrivo per chiederLe alcune informazioni perché non mi è chiara l’entità della spesa annuale che il comune di Anzio sostiene per l’annosa e penosa questione del randagismo.
E’ noto che Anzio, nonostante abbia una popolazione residente ben superiore ai 20mila abitanti, non abbia infatti ancora provveduto alla messa in essere di un proprio canile rifugio ma che stipuli convenzioni triennali con il canile di Pomezia “Alba Dog Srl”.
Sul sito del Comune sono resi pubblici i seguenti impegni di spesa:
1. Impegno di spesa, a favore di Alba Dog Srl e pubblicato in data 21/02/13, di Euro 24793 (CIG Z56095F1FB);
2. Impegno di spesa, a favore di Alba Dog Srl e pubblicato in data 15/07/13, di Euro 52360 (CIG 5236586777);
3. Impegno di spesa, a favore di Alba Dog Srl di Euro 70000 con determinazione n.87 del 07/05/15;
4. Deliberazione n.53 del 19/06/15 che, oltre a rinnovare per i successivi 3 anni la convenzione con Alba Dog Srl, predisponeva un contributo di
Euro 200000 per l’anno 2015;
5. Determinazione n.156 del 12/08/15 che mette a disposizione di Alba Dog Srl Euro 100000 per l’anno 2015;
6. Determinazione n. 5 del 20/01/16 che mette a disposizione di Alba Dog Srl Euro 200000 per l’anno 2016.
Trattandosi di somme ingenti, e per un limitato periodo di tempo che va dal 2013 al 2016, Le chiedo di indicarmi quali siano stati gli effettivi versamenti alla Alba Dog Srl.
E’ inoltre possibile essere informati sulle somme erogate, sempre a favore del canile di Pomezia, dal 2016 ad oggi ed il costo preventivato dal canile per l’accoglienza di ogni singolo cane che Anzio invia affinché vi trovi rifugio? In che modo inoltre il Comune, e con quale cadenza, effettua i controlli sullo stato di salute dei suoi cani? Certa di un Suo cortese riscontro, Le invio i migliori auguri per questo nuovo anno”.
Cordialmente-
Laura Lazzarini
La certezza di Giulia Lazzarini non era ben riposta se il Dirigente non ha nemmeno degnato la componente di Uniti Per l’Ambiente di un cenno di risposta.
Questo ha costretto a chiedere un accesso agli atti sperando che, la formalizzazione della richiesta porti a risultati migliori che poi significa permettere ai cittadini di conoscere quello che si fa a loro nome e con il loro danaro. La Segretaria Generale del Comune di Anzio, che è anche responsabile della trasparenza, ha subito ribadita la richiesta all’Ufficio Ambiente di provvedere cosa che speriamo avvenga con sollecitudine perchè è tempo che ad Anzio venga realizzato un canile comunale e che venga data la dignità che meritano ai tanti animali che vivono nel nostro Comune e che, spesso, col freddo invernale, muoiono nelle nostre strade.
Sergio Franchi