Il Primo Cittadino di Ardea ha dettato le linee guida per la nuova stagione balneare in piena pandemia Covid-19 secondo la normativa nazionale
L’ordinanza di Savarese per la stagione balneare
Riaprono gli ombrelloni anche ad Ardea. Con un’apposita ordinanza firmata dal sindaco Mario Savarese, si dà il via alla nuova stagione balneare che, sicuramente, sarà molto diversa rispetto alle altre. Un’ordinanza che prevede più che altro il rispetto di determinate regole che in questi mesi di pandemia, a causa del Coronavirus, ha visto stravolgere la vita di ogni cittadino. Altrettanto dunque accadrà anche per la spiaggia e chi la frequenta e vi opera per garantire la sicurezza e la tranquillità per i bagnanti. Sono stati richiamati i commi dell'art. 1 del DPCM 26 aprile 2020: è vietata ogni forma di assembramento di persone in luoghi pubblici e privati. Il sindaco può disporre la temporanea chiusura di specifiche aree in cui non sia possibile assicurare altrimenti il rispetto di quanto previsto dalla presente lettera.
“Non è consentito svolgere attività ludica o ricreativa all’aperto. È consentito svolgere individualmente, ovvero con accompagnatore per i minori o le persone non completamente autosufficienti, attività sportiva o attività motoria, purché comunque nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri per l’attività sportiva e di almeno un metro per ogni altra attività.
La stagione balneare partirà dal 29 maggio e si concluderà il 30 ottobre. Al fine di consentire la pubblica fruizione delle zone demaniali oggetto di concessione, ciascun concessionario, o gestore di spiagge libere è obbligato ad iniziare le attività dal 15 giugno, e cessarle non prima del 15 settembre – si legge nell’ordinanza -. Gli orari di balneazione, durante i quali gli stabilimenti balneari, pubblici e/o sociali, le colonie marine, le piscine, gli arenili in concessione e le spiagge attrezzate, devono garantire il servizio di salvataggio, sono regolamentati come segue: dal 16 settembre fino al 30 ottobre dal lunedì al venerdì dalle ore 12,00 alle ore 17,00, e dalle ore 9,00 alle ore 19,00 il sabato e la domenica.
Dal 29 maggio fino al 14 giugno dal lunedì al venerdì dalle ore 12,00 alle ore 17,00, e dalle ore 9,00 alle ore 19 ,00 il sabato e la domenica.
Dal 15 giugno fino al 15 settembre dal lunedì al venerdì dalle ore 10,00 alle ore 19,00, e dalle ore 9,00 alle ore 19,00 il sabato e la domenica”.
Nell’ordinanza, inoltre, è sottolineato su come i gestori degli stabilimenti balneari, spiagge attrezzate e nelle spiagge libere devono essere applicate le seguenti ulteriori indicazioni: Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità. Si promuove, a tal proposito, l’accompagnamento all’ombrellone da parte di personale dello stabilimento adeguatamente preparato (steward di spiaggia) che illustri ai clienti le misure di prevenzione da rispettare. È necessario rendere disponibili prodotti igienizzanti per i clienti e per il personale in più punti dell’impianto. Privilegiare l’accesso agli stabilimenti tramite prenotazione e mantenere l’elenco delle presenze per un periodo di 30 giorni, nel rispetto della normativa sulla privacy.
Potrà essere rilevata ai clienti la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura superiore a 37,5°C. Gestori e lavoratori non possono iniziare il turno di lavoro se la temperatura corporea è superiore a 37,5°C. La postazione dedicata alla cassa può essere dotata di barriere fisiche (es. schermi). In alternativa il personale deve indossare la mascherina e avere a disposizione gel igienizzante per le mani. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche, eventualmente in fase di prenotazione. Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso allo stabilimento in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone e di assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra gli utenti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggette al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita. assicurare un distanziamento tra gli ombrelloni (o altri sistemi di ombreggio) in modo da garantire una superficie di almeno 10 m2 per ogni ombrellone. dovranno essere predisposti sull’arenile i camminamenti per il raggiungimento della battigia che garantiscano i distanziamenti di sicurezza, garantendo una larghezza di 1,5 m. È fatto divieto di utilizzare lettini o sdraio in assenza di un telo di copertura. Occorre effettuare regolare e frequente pulizia e disinfezione delle aree comuni, spogliatoi, cabine, docce, servizi igienici, etc., comunque assicurata dopo la chiusura dell’impianto. Le attrezzature come ad es. lettini, sedie a sdraio, ombrelloni etc. vanno disinfettati ad ogni cambio di persona o nucleo familiare. In ogni caso la sanificazione deve essere garantita ad ogni fine giornata. Deve essere garantito il servizio di “delivery” all’ombrellone, nel rispetto delle regole di sicurezza e di prevenzione previste. Con riferimento alle modalità di utilizzo delle aree gioco per bambini, si rimanda alle indicazioni contenute nell’allegato 8 del DPCM 17 maggio 2020 (Linee guida per la gestione in sicurezza di opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini ed adolescenti nella fase 2 dell’emergenza covid-19).
Per quanto concerne le attività di kitesurf e windsurf, queste possono essere praticate usufruendo di tratti di arenili demaniali marittimi all'uopo destinati a tali discipline. In tale aree vige il divieto di balneazione per coloro che non esercitano dette attività sportive sopra richiamate. Al di fuori dei tratti di arenile demaniale marittimo all'uopo destinato è fatto assoluto divieto di transitare o sostare con l'aquilone da kitesurf in volo.
Restano comunque validi i vecchi e sani principi di una volta e cioè non fare il bagno se il mare è mosso, se spirano forti venti specialmente da terra, se vi sono correnti, se l’acqua è molto fredda o se la temperatura dell’acqua è di molto inferiore alla temperatura ambiente. Non fare il bagno nelle zone in cui è vietata la balneazione. non tuffarti mai se non sei un provetto tuffatore e comunque se non conosci il fondale. Non fare il bagno se non sei in perfette condizioni fisiche. Se sei stato troppo tempo esposto al sole entra in acqua gradatamente, bagnandoti prima lo stomaco ed il petto con le mani (evita assolutamente di fare il bagno se hai preso un colpo di sole o se riconosci questi sintomi: leggero mal di testa, vertigini, sensazione di freddo, eccessivo fastidio alla luce, sono questi i segnali che precedono l’insolazione). quando fai il bagno non allontanarti troppo dai compagni, da riva, dal natante appoggio, dalla visibilità del bagnino. Non allontanarti mai a più di 50 m dalla costa usando materassini, piccoli canotti gonfiabili soprattutto nei casi in cui è stata issata la bandiera gialla. non fare il bagno quando il bagnino dello stabilimento ha esposto la bandiera rossa.
Sabatino Mele