Dal libro “Pomezia Origini Genti e Personaggi” scritto dal professor Antonio Sessa ed edito dalla Angelo Capriotti Editore nel 1990
L’eroe troiano Enea fonda Lavinium
L’ Agro Romano è stato abitato fin dalle epoche più antiche. Dai ritrovamenti archeologici si desume la presenza umana fin dal paleolitico superiore.
l primi insediamenti stabili risalgono alla media età del bronzo (XVI-XV sec. a.C.); alla fine dell’età del bronzo sono presenti sul nostro territorio Lavinium (attuale Pratica di Mare) e Ardea. Secondo la leggenda, Lavinium fu fondata da Enea, che approdò sul litorale dopo la caduta di Troia.
Si narra che Enea insieme al vecchio padre Anchise, al figlioletto Ascanio ed a un manipolo di Troiani sbarcò alla foce dell’odierno fosso di Pratica. Il re degli abitanti del posto, Latino, sotto l’influsso di profezie, promise sua figlia Lavinia all’eroe troiano.
Questa decisione adirò Turno, re dei Rutuli (abitanti della vicina Ardea), promesso sposo della principessa che con molte tribù locali mosse guerra ai Troiani. Dopo varie vicende belliche Enea uccise Turno e sconfisse gli avversari, sposa Lavinia e in suo onore sulla collina poco lontano da dove aveva toccato la terraferma fonda Lavinium, all’incirca nel 1183 a.C. Dall’unione tra il popolo troiano e quello latino sarebbe nata la stirpe romana. Nel VI e V sec. a.C. accertata l’appartenenza delle due città alla Lega Latina. Lavinium, abitata dal popolo dei Laurentes, era centro religioso di notevole importanza, in quanto nel suo territorio risultava ubicato uno dei Santuari Federali della Lega (Santuario delle XlII Are) comune a tutti i Latini.
Ardea, abitata dal leggendario popolo dei Rutuli, aveva uno scalo marittimo sulla costa, punto di contatto tra i vari popoli che battevano le rotte mediterranee (Greci, Fenici, Etruschi); la città si estendeva invece sull’antica rupe, sede dell’Acropoli, nella Civitavecchia con i suoi bellissimi templi arcaici. Con una popolazione che ammontava a circa 8.000 abitanti, Ardea era uno dei più importanti e ricchi centri della Lega Latina. Nel IV sec. a.C. un esercito rutulo, condotto da Furio Camillo in esilio ad Ardea, liberò Roma dai Galli di Brenno. Con la guerra Latina, 340-338 a.C., si realizzò il definitivo predominio di Roma in tutto il Lazio. In età repubblicana, e in modo più accentuato nel periodo imperiale, le due città assunsero caratteristiche di centri periferici della Capitale. In particolare, Lavinium divenne un centro residenziale di ricchi romani.
Il colle di Pratica, sede dell’attuale borgo, corrispondeva all’Acropoli della città che si estendeva sul pianoro verso il mare con templi, terme e ville. Conservò sempre la sua grande importanza religiosa esaltata in età imperiale da Virgilio nell’Eneide, che rese immortale la leggenda della sua nascita. Città fondata dall’eroe troiano, quindi “Lavinium”, fu città sacra, sede dei Dei Penati di Roma. Ardea nei secoli precedenti dovette combattere, come alleato di Roma, contro i Volsci, durante la guerra Latina e contro i Sanniti nel 315 a.C.; dovette quindi battersi contro la stessa Roma, in quanto rifiutò di mandare aiuti militari contro Annibale. Roma represse duramente questo diniego nel 205 a.C..
Successivamente, pur conservando le sue antichissime tradizioni e usanze, diventò uno dei tanti centri dell’immediata periferia della Capitale; numerosi furono gli insediamenti residenziali nel centro urbano e lungo la costa.
Il territorio lavinate e ardeatino venne, quindi, abbandonato dai piccoli proprietari agricoli, incapaci di sostenere sul mercato romano la concorrenza dei prodotti che affluivano dalle numerose provincie conquistate. Si formò il latifondo e, di conseguenza, un impoverimento dei terreni coltivati; ebbe così inizio la nascita di zone paludose e malsane, destinate a rimanere tali per lungo tempo.
Antonio Sessa