Violento incendio negli uffici comunali dell’autoparco
A fuoco l’archivio
Fiamme all’interno dell’ufficio Servizi Sociali di Ardea. Verso le 16,30 di sabato 23 maggio un violento incendio ha interessato gli uffici comunali.
Un fatto increscioso, che non ha provocato alcun danno alle persone in quanto l’ufficio è situato nell’autoparco, che di sabato è vuoto. Ma ha provocato danni alla struttura, peraltro distruggendo gran parte dell’archivio. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale e i vigili del fuoco di Pomezia, che hanno domato le fiamme. Il locale è stato posto sotto sequestro. In attesa dello sviluppo delle indagini che dovrebbero stabilire le cause dell’incendio. Anche se da più parti viene sottolineata l’origine dolosa dell’incendio.
Le indagini sono state affidate al comandante della Polizia Locale Sergio Ierace primo ad accorrere con il suo personale e che ha posto sotto sequestro il locale. Nel locale c’era rimasto soltanto parte dell’archivio perché il tutto, tempo addietro, era stato trasferito negli uffici dell’aula consiliare.
S.Me.
E’ tornato il rituale scontro poco ortodosso tra maggioranza e opposizione
Consiglio comunale infuocato
Il lockdown ha fatto male a qualcuno. Le riunioni del Consiglio comunale di Ardea, fin dalla sua costituzione negli anni ’70, con la scissione da Pomezia, salvo qualche raro appuntamento, sono state sempre caratterizzate da scontri verbali al limite della rissa. Non è una novità. È l’immagine alla quale chi, suo malgrado, ha seguito i lavori del Consiglio comunale, e conosce bene questo andazzo. Cambiano gli interpreti, ma le sceneggiature sono sempre le stesse. Violenza verbale, minacce, mancanza di rispetto alle persone ed alle istituzioni. È un’anomalia che, con l’arrivo dei cinque stelle alla guida del Comune di Ardea, sembrava essere stata messa da parte. Dopo qualche mese di tranquillità, invece, non passa Consiglio comunale, al quale non si assiste a diatribe volgari e soprattutto inutili, su questioni importanti che meriterebbero un’attenzione più idonea da parte di un Consiglio comunale che, con il passare del tempo, non sembra proprio essere all’altezza di portare a termine qualsiasi problema. Si stanno limitando a fare l’ordinaria amministrazione. È quella che tutte le amministrazioni nel corso di questi 50 anni di autonomia hanno fatto. Non stanno dando delle risposte alla cittadinanza, come molti di attendevano, anzi, si stanno aggravando i problemi. A rendere ancora più grave la situazione e che non ha nessuna giustificazione, è quella che oggi più che mai ci sono le registrazioni audio e video delle sedute consigliari, i telefonini che registrano tutto, le telecamere. Cinquant’anni fa ed anche meno tutta questa tecnologia non esisteva, ma i resoconti dei consigli comunali infuocati, restano la testimonianza indelebile di quel tempo, che poteva essere considerato scanzonato e leggero, ma che racchiudeva delle amare verità, che nel corso degli anni sono esplosi con gravi episodi di malgoverno. Le minacce nei confronti della consigliera comunale Raffaella Neocliti, sono il limpidissimo esempio di quello che è la capacità amministrativa e sociale di qualcuno. Non c’è da girarci intorno al problema. La questione è grave e va a affrontata, Se si giustificano atteggiamenti del genere, in un prossimo futuro, qualcuno potrebbe anche giustificarsi dando uno schiaffo ad un suo avversario, che la cosa rientra nei limiti della democrazia. Il rispetto e soprattutto la democrazia sono altra cosa, della quale il Consiglio comunale di Ardea non conosce affatto il significato.
I fatti parlano chiaro. Ci sono registrazioni, video e fotografie che hanno immortalato quello che è accaduto. Ora, se il presidente del Consiglio Lucio Zito, e lo stesso sindaco di Ardea, Mario Savarese intendono adottare qualche provvedimento, visto anche i precedenti casi che si sono verificati, in quanto non è la prima volta che il consigliere di maggioranza, assume un tale atteggiamento, sarebbe opportuno adottare un provvedimento disciplinare come avviene nella scuola, sul posto di lavoro, nel calcio ed in altre discipline sportive, se qualcuno si rende protagonista di qualcosa di brutto. Allora senza aspettare denunce ai carabinieri o alle forze dell’ordine il presidente Zito farebbe bene ad adottare un provvedimento di espulsione, di censura, o altro provvedimento che ritenga opportuno, temporanea dall’assise, del suddetto consigliere, in modo da evitare che per il futuro si possano creare nuove situazione e soprattutto gravi, rispetto ad altri consiglieri comunali o semplici cittadini che assistono ai lavori del consiglio. Una normale e tranquilla seduta per l’approvazione del Bilancio di previsione Finanziario 2020/2022 si è trasformata in uno scontro dunque al limite della rissa. Una seduta consiliare, celebrata dopo diversi mesi a causa proprio della pandemia provocata dal Covid-19, poteva essere anche l’occasione e l’opportunità per dare un nuovo segnale alla popolazione. Tutto questo, invece, non c’è stato. Uno spettacolo indecoroso per un consiglio comunale che doveva rappresentare l’intera cittadinanza. Oltre ai citati Raffaelle Neocliti di Fratelli d’Italia, al centro delle attenzioni verbali del consigliere M5S Sandro Caratelli, è finito nel clou delle minacce anche il capogruppo di Fratelli d’Italia, Riccardo Iotti. Ed anche un giornalista che era nella sala è stato al centro delle attenzioni del Caratelli. Una giornata tipo dunque per il Consiglio comunale di Ardea. Una giornata che poteva anche essere soprattutto ricordata in quanto il Comune di Ardea compie 50 anni della sua costituzione, ed invece, le vecchie e alquanto inutili minacce e discussioni, sono sempre attuali senza che qualcuno ne percepisca la reale importanza.
Solidarietà alla consigliera Neocliti è arrivata da “La Sinistra di Ardea”: “Pur se lontana dalle nostre posizioni politiche non possiamo accettare tali linguaggi. Crediamo che da qualsiasi parte arrivino e siano diretti, certi linguaggi siano da condannare – è scritto in una nota della Sinistra di Ardea -. Si è fatto tanto per il rispetto dei linguaggi e delle donne e, vedere quanto accaduto, ci fa sobbalzare di rabbia. Noi condanniamo tali comportamenti verso chiunque, perché questi metodi non prendano il sopravvento e finiscano per essere considerate normali. Se qualcuno crede che si possano tollerare certi fatti, a seconda di chi li subisce, sbaglia di grosso. Contro ogni forma di sopraffazione”.
“Ringrazio per le parole di vicinanza e solidarietà giuntemi dalla Sinistra di Ardea, da Barbara Tamanti, da Morena Battistelli e dai tanti che mi hanno contattato perché presenti in aula, testimoni dei fatti e basiti dall’accaduto – ha risposto Raffaella Neocliti . Mi auguro si possa tornare al giusto confronto politico, con toni, dialettica ed atteggiamenti adeguati”.
Presenti naturalmente ai lavori del Consiglio comunale di Ardea, anche gli agenti della Polizia Locale, gli agenti del Commissariato di Polizia di Anzio e anche i Carabinieri della Tenenza di Ardea.
Sabatino Mele