Il territorio rutulo si è staccato dal Comune di Pomezia nel 1970
I 50 anni del Comune di Ardea
50 anni di Ardea! Con una manifestazione, celebrata in tono molto ridotto, a causa della pandemia provocata dall’infezione del Covid-19, il Comune di Ardea, ha voluto ricordare il cinquantenario della sua fondazione amministrativa, scaturita dal referendum del 1970, quando fu deciso il distacco da Comune di Pomezia. È opportuno in questa occasione segnalare la brillante iniziativa intrapresa dall’amministrazione comunale, relativa alla realizzazione del Logo per i festeggiamenti del cinquantenario. “Vogliamo ringraziare in particolare la nostra giovane concittadina Giorgia Mastrogiovanni per l’impegno e l’originalità nella creazione del logo - si legge nella nota del Comune di Ardea -.
Il Comune di Ardea ringrazia i cittadini che hanno partecipato al concorso “Un Logo…per il Cinquantenario di Ardea”. Siamo felici di condividere con tutta la cittadinanza il logo vincitore del concorso, che rappresenterà il “Cinquantenario” del nostro Comune”.
A testimonianza di questa festa, vi è un bellissimo video ed alcune testimonianze di amministratori, politici, cittadini, sulla storia millenaria di Ardea e non solo quella amministrativa degli ultimi 50 anni.
Il Comune di Ardea venne istituito nel 1970, ma diventa Comune autonomo nel luglio 1971. Fino a quella data il commissario di governo ha redatto i confini, creato lo stato civile (anagrafe) e da luglio 1971 a seguito di elezioni amministrative divenne sindaco l’indimenticato Mario Zanettini, il primo sindaco di Ardea.
Sonia Modica assessore al turismo del Comune di Ardea:
“1970-2020 BUON CINQUANTENARIO ARDEA. “L’Amministrazione celebra oggi il cinquantesimo compleanno del comune di Ardea.
Una data importante: doveva essere celebrata in modo diverso ma l’emergenza sanitaria in Italia ha imposto il divieto di assembramento e quindi anche dei festeggiamenti di questo evento. Avremo modo di celebrare tutti insieme il cinquantenario della nostra città in un secondo momento. Dal 1970, grazie ai suoi cittadini, Ardea è radicalmente cambiata con un ampio incremento demografico, una trasformazione che ha attraversato momenti positivi e negativi ma da cui siamo sempre riusciti a rialzarci. La storia di Ardea, in realtà, inizia molto prima del 1970, con la vicenda mitologica dello sbarco di Enea e con il popolo del Rutuli.
Vogliamo dedicare questa giornata anche tutte le personalità che hanno reso i cittadini fieri di essere nati e di vivere in questa città.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, ha dato un contributo ad Ardea. Lo sappiamo tutti: c’è ancora molto da fare… ma siamo sicuri che insieme arriveremo lontani. Auguri Ardea per i tuoi cinquant’anni”.
Altrettanto ha fatto il sindaco di Ardea, Mario Savarese che attraverso il video di celebrazione dei 50 anni di autonomia di Ardea, ha voluto sottolineare come questo appuntamento con la festa e abbracciare tutti i cittadini sia stato solo rimandato di qualche settimana, proprio a casa dell’emergenza sanitaria. “Siamo comunque consapevoli – ha sottolineato Savarese – che questa festa non è un punto di arrivo, ma è l’occasione per dare rilancio a tutto il territorio, che merita ciò che chiede e che ha bisogno di tante opere”.
Ecco di seguito alcune testimonianze e, pensieri in libertà, di chi è stato testimone degli ultimi 30 anni della storia di Ardea. Una storia che ancora oggi si arricchisce di spunti e di novità.
La consigliera comunale Raffaella Neocliti, ha voluto così ricordare Don Aldo Zamponi, storico parroco di Ardea.
NOI NON POSSIAMO DELUDERLO - 27 Maggio 1970
Di Don Aldo Zamponi.
“Oggi 27 maggio la frazione di Ardea, con decreto del Presidente della Repubblica, è stata elevata alla dignità di Comune Autonomo. Il sottoscritto Parroco che tanto ha collaborato con la popolazione tutta a questa realizzazione, sia come Presidente del Comitato Promotore, composto, oltre che da lui, dal Generale Michele Scattaglia, dal Prof. Luigi Porcelli e dal Sig. D’Amario Augusto; Comitato che si è tanto prodigato nel corso dei 5 anni a risolvere le difficoltà con le Autorità Politiche, Prefettizie e Governative; sia come consiglio alla Commissione di cittadini di Ardea che ha trattato e risolto il problema dei confini del nuovo Comune con un’analoga Commissione di Pomezia; sia come assistente al Sig. Notaio venuto in Ardea per raccogliere le firme dei cittadini. Saluta questo giorno tanto auspicato per il miglior avvenire materiale e morale del nostro paese. Anni sono stati questi di tormentata vigilia che dovranno essere benedetti dalle future generazioni ardeatine quando penseranno che i loro padri hanno procurato loro questo beneficio incalcolabile. Evviva il nuovo Comune di Ardea “.
Ecco invece il messaggio augurale del consigliere comunale Simone Centore.
“TANTI AUGURI ARDEA. Il 6 MAGGIO 2020, hai festeggiato 50 anni.
Un territorio vasto è bellissimo, più antico di Roma stessa. Da molti violentata, criticata, offesa. Non ti meritano, non ti meritano tanto quanto quelli che hanno scelto di accantonarti il giorno del tuo cinquantenario, per poi ricordarti oggi. Ardea è molto altro... Ricca di cultura, di storie e storie.
Amata da menti brillanti, Manzù uno scultore di fama mondiale. Artisti e registi famosi, hanno scelto Ardea per le sue bellezze. Un territorio, il nostro che ha voglia di crescere, che non va ricordato ogni decennio.
Ci dobbiamo elevare, giorno dopo giorno. Risorgere dalle ceneri, come il simbolo del paese, l’airone cenerino. L’Airone Cenerino raffigurato all’interno del gonfalone, quell’uccello risorto dalle ceneri. La dimostrazione di quanta voglia ci sia di vivere. Buon compleanno amata Ardea”.
La storia millenaria di Ardea che, si intreccia con la storia moderna, testimoniata dagli ultimi cinquant’anni di autonoma amministrativa. Ardea è un Comune giovane, ma il suo territorio è segnato da una storia millenaria che non ha equali in nessun’altra parte del mondo. Le testimonianze sono sotto gli occhi tutti, archeologiche e storiche, arricchite nel corso dei secoli da quello che poi è celebrato come uno degli scultori più importanti della storia artistica mondiale e cioè Giacomo Manzù. Il quale scelse proprio Ardea ed il suo territorio dove collocare la sua residenza definitiva e realizzare poi quella struttura che oggi rappresenta il testamento della sua opera e cioè il Museo Manzù ubicato sul Via Laurentina ai piedi dell’antica e suggestiva Rocca. In questi ultimi anni si sta sviluppando un forte legame tra le giovani leve, e cioè gli scolari delle scuole primarie ed il territorio, grazie alla conoscenza della storia da parte dei loro insegnanti e su quello che rappresenta la cultura di un territorio, come può essere inserito proprio Ardea. Non c’è motivo di tirarsi indietro su queste cose, I giovani di Ardea, che ormai rappresentano una grossa fetta della popolazione debbono conoscere le loro radici. Se i loro genitori hanno scelto di vivere ad Ardea ci sarà pure una ragione. Non solo economica per quanto riguarda l’acquisto e la gestione di una casa, ma perché le occasioni di sviluppo e di storia possano essere altrettanto significative per dare un segnale di speranza e di crescita per un futuro che possa sicuramente essere migliore di quello di adesso. La realizzazione di strutture scolastiche, di strutture pubbliche, di nuovi insediamenti industriali ed alberghieri, nonché la riqualificazione ed il rilancio del settore balneare, vista la presenza di otre 9 chilometri di costa, che vogliamo sottolineare, stupenda e suggestiva, sono le cartoline di una città che conta oltre 50 mila abitanti e che ha bisogno veramente di crescere e di essere vissuta in tutta la sua bellezza. Per non creare ulteriori polemiche riguardo all’assenza di una struttura sanitaria pubblica, tanto voluta cittadini, ma osteggiata in egual maniera dalle istituzioni che vedono in altre realtà l’occasione per realizzare nuove strutture ospedaliere. Sono tante le storie recenti che hanno caratterizzato e segnato la vita dei residenti. Vedi il Palio di Ardea, che dopo aver avuto uno stop per diversi decenni, fu ripreso negli anni ’90, e portato avanti per alcune edizioni. Una storia che tuttora resta impressa nella memoria di tanti che hanno collaborato, vissuto e assistito a questo stupendo spettacolo di tradizioni popolari. E poi la corsa degli asini che era il preludio per la grande corsa del Palio. La storia e la tradizione che racchiude il perimetro dell’antica e suggestiva Rocca di Ardea. Una storia lunga millenni e che non può essere solo racchiusa nel ricordo di cinquant’anni di autonomia amministrativa. È giusto che questo evento venga ricordato. Ma non venga neanche tralasciato l’aspetto più drammatico di questa situazione e cioè che Ardea non ha mai ricevuto l’adeguata attenzione per il suo territorio. Vedi la presenza delle industrie, dei comparti artigianali e di tante altre iniziative che sicuramente avrebbero consentito la scrittura di una storia ben diversa da quella che stiamo scrivendo adesso ed evidentemente anche di uno sviluppo economico diverso rispetto a quello che è stato registrato negli ultimi decenni.
Sabatino Mele