Intervista all’artista pometino che da molti anni si occupa di aggregazione sociale
Eliano Stella in arte Elian
La città di Pomezia è una fucina di talenti: cantanti, scultori, scrittori, poeti e pittori. Tra questi vi è Elian, al secolo Eliano Stella, artista che da molti anni si interessa di far conoscere e diffondere l’arte senza alcun scopo di lucro.
- Buongiorno Eliano. Qual’è la sua storia?
“Buongiorno. Sono nato a Belmonte Calabro in Calabria e vivo a Pomezia dal 1967.
Mi sono diplomato all’Istituto Statale d’Arte negli anni Settanta. Dopo il diploma mi sono sempre occupato di arte, rivolgendomi soprattutto ai bambini perché desideravo diffonderla cominciando dai più piccoli. Ho lavorato nelle prime tv private. Nel 1977 a TeleFantasy a Tivoli ero considerato un dipendente jolly: facevo scenografie, messa in onda dei programmi, pubblicità, piccoli sketch. Ho scritto anche piccole performance teatrali di venti minuti e poi le riprese, le fotografie, etc. Lì a Tivoli organizzavo gruppi anche di centocinquanta persone, che si riunivano per parlare di arte, poesia e libri. Questi incontri settimanali erano molto seguiti, venivano letterati, archeologi, pittori, scultori, appassionati e si svolgevano sia negli studi sia a Villa Adriana.
Tornando a Pomezia, dopo che l’emittente venne ceduta, ho ricominciato a occuparmi prima di teatro, qualche comparsata nel cinema e poi di arte”.
- Quando ha fondato il Convivio Artisti?
“Nel 2014. Il Convivio è nato dal fatto che spesso sentivo dire dagli artisti che dipingevano per loro stessi, chiudendosi nelle loro case. Allora mi sono chiesto perché non aggregarsi e contagiarsi, nel senso positivo del termine, facendo in modo che attraverso il dialogo si creasse un’atmosfera di amicizia, con lo scopo di promuovere l’arte, fondare, quindi, un’associazione comunque selettiva. E’ capitato a volte che alcuni artisti aggregati recassero più danno che altro al gruppo, nel senso che il loro unico fine era quello di vendere, mentre per la maggior parte di noi non è mai stata una priorità. Per il Convivio è fondamentale diffondere l’arte mediante incontri, conferenze, mostre, visite a musei e siti archeologici del nostro territorio: il Lazio Latino/Virgiliano. E poi eventi vari come ad esempio “La Festa degli Artisti”, che è giunta alla settima edizione poiché per due anni è stata ferma a causa del Covid. Una festa che dura un giorno a cui hanno accesso soprattutto le famiglie con i loro bambini e ragazzi, ma aperta anche agli artisti di qualsiasi località. Il Comune ci dà l’opportunità di svolgere questa festa all’insegna dell’arte, mettendo a disposizione, nella piazza intorno alla Torre Civica, tavoli, sedie e altro materiale utile per l’occasione. Il Convivio fornisce il materiale didattico gratuitamente a tutti i partecipanti, assistendoli e rilasciando, infine, un attestato di partecipazione. L’evento è senza scopo di lucro; è un servizio sociale, cioè nasce da ideali umanitari e democratici, quali la giustizia sociale, i diritti umani, il rispetto delle diversità, la responsabilità collettiva, l’uguaglianza e la dignità di tutte le persone”.
- Cosa intende per aggregazione sociale?
“Gli artisti che fanno parte de Il Convivio sono uniti dall’amore per l’arte, la stima reciproca e l’umiltà. Tra di noi non c’è ne rivalità ne invidia, ma collaborazione e tanto rispetto. Da diversi anni, una volta a settimana, gli alberghi del luogo con i loro responsabili molto disponibili e sensibili, ci ospitano gratuitamente per riunirci, confrontarci, programmare, organizzare. Siamo in contatto con oltre cinquanta artisti anche dei Castelli Romani, con i quali ci aggreghiamo in occasione di alcuni eventi”.
- Secondo lei l’arte oggi è in grado di dare qualcosa alle nuove generazioni?
“Si certo. Per il nostro Convivio sono importanti i giovani e i bambini, anche perché gli adulti hanno fatto ormai il loro percorso.
Da tanti anni mi occupo del territorio dal punto di vista della cultura, della diffusione dell’arte e del teatro, (ho avuto anche due gruppi teatrali). Ogni forma di arte trasmette messaggi e può raggiungere ad esempio una decina di persone su mille, e questo per noi rappresenta già un notevole successo, poiché quella decina diffonderà a sua volta e a suo modo ciò che ha appreso”.
- Ci vuole raccontare la sua esperienza nel teatro?
“Ho fondato due gruppi teatrali. Il primo negli anni Settanta ed era composto da una ventina di aspiranti attori, quindi tutti dilettanti. Abbiamo fatto alcuni spettacoli di Commedia brillante nel Cinema Italia a Pomezia e nel cosiddetto Cinema dei Preti.
Il secondo l’ho fondato con Giovanni Alessandri detto Aller, (oggi purtroppo non più tra noi) famoso illustratore di locandine di cinema con protagonisti Alberto Sordi, Vittorio Gassman, Roger Moore con 007 e tanti altri.
Il gruppo si chiamava Mytos e, grazie anche alla collaborazione dello storico, ricercatore e scrittore Giosuè Auletta e della computer grafica di Michele Zuccarello, (anche lui non più tra noi) facevamo spettacoli sull’Eneide di Virgilio, soprattutto nelle scuole, con riferimento a leggende e mitologia del nostro territorio”.
- Lei è di origine calabrese come il poeta – giornalista Domenico Defelice, che già nei primi anni Settanta organizzava eventi, tra cui gare di disegno per i bambini nella piazza della città.
“Si, con Defelice siamo amici, ho collaborato ad alcune iniziative con lui. E’ sempre stata una persona attiva nella comunità, rimanendo sempre umile, non si è mai pavoneggiato; ha fatto tante cose per Pomezia, la nostra bella città, meriterebbe di più per questo.
Nel mio percorso personale ho sempre cercato, nei limiti del possibile, di non apparire, ma di mettere in luce gli altri, perché l’importante è raggiungere degli scopi, ossia diffondere l’arte in tutte le sue declinazioni: pittura, scultura, disegno, mosaico, teatro, artigianato da materiale di riciclo. Fare questo mi ha sempre regalato grandi emozioni. Noi, de Il Convivio Artisti Lazio Latino, vogliamo far innamorare i giovani di tutto questo poiché li vediamo troppo presi dalle moderne tecnologie in modo preoccupante.
Ricordo che una volta, in una scuola materna, una bambina di circa 4 anni è riuscita a riprodurre oggetti in prospettiva. Rimasi strabiliato e ho subito messo in evidenza la dote, suggerendo alle maestre di invitare la classe a copiare e colorare sul foglio oggetti dal vivo.”
- Quali sono le difficoltà che si incontrano nell’organizzare questo tipo di eventi?
Ci vuole molto impegno, meglio se dietro vi è un progetto che porti a risultati efficaci, per sensibilizzare e rendere partecipi. La difficoltà maggiore che si nota è l’indifferenza che mostrano alcuni cittadini, associazioni e politici (per fortuna non tutti), che danno per scontato che non vi sia niente di interessante da vedere (“le solite cose”). L’ultima nostra mostra sui 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini, (che si ripeterà più ricca in un grande hotel della città), ha avuto un grande successo di visitatori. Ne siamo rimasti soddisfatti poiché moltissimi son venuti a visitarla anche da altre città. Tra gli argomenti trattiamo, inoltre, temi che vogliono incuriosire facendo conoscere il luogo in cui abitiamo, far nascere anche il senso di appartenenza, far capire dove ci troviamo, quale sono le nostre radici culturali.
Una delle cose che più ci rincuora e ci spinge ad andare avanti, è la presenza, in queste nostre mostre ed eventi, di scolaresche e docenti di tutti gli ordini di studio, anche dell’Università”.
Manuela Mazzola
Una delegazione nella cittadina turca gemellata
Pomezia a Troia
Dall’8 al 14 agosto 2022 una delegazione di Pomezia è stata ospite del Comune di Çanakkale, in Turchia, in occasione del 59° Festival Internazionale della Cultura di Troia.
La cittadina turca, situata sullo stretto dei Dardanelli, è gemellata con Pomezia dal 2005.
La delegazione, composta dall’assessore all’ambiente Giovanni Mattias, dal consigliere comunale Stefano Maggio, dalla direttrice del Museo Civico Archeologico Lavinium di Pomezia Federica Colaiacomo e da Francesca Romana Caponecchi, presidente dell’Associazione Tyrrhenum, ha tra l’altro partecipato alla cerimonia d’apertura del Festival presso il sito archeologico di Troia, alla firma di un nuovo gemellaggio della città turca con Gagauzia (Moldavia) e all’inaugurazione di due aree verdi cittadine. Nel denso programma anche mostre d’arte e visite culturali, compresa quella nei luoghi che, secondo il mito, sono stati teatro della guerra di Troia, narrata da Omero nell’Iliade, e da cui Enea partì per il viaggio, alla ricerca di nuova patria, per arrivare sulle coste laziali e fondare la città di Lavinium.
Tradizionale scambio di doni tra le due comunità: dalla cittadina turca volumi sulla storia di Troia, prodotti tipici e di artigianato locale, da Pomezia una miniatura della torre simbolo della città, il catalogo del Museo Lavinium e la scultura dell’artista locale Ivan Caponecchi “28/6”, realizzata espressamente in ricordo del 17° anniversario della firma del gemellaggio, tenutasi a Pomezia il 28 giugno 2005.
La visita è stata l’occasione per rinsaldare un gemellaggio nel nome di Enea e dei due popoli, uniti dal “Mare Bianco”, così come è chiamato in Turchia il Mare Mediterraneo, e per impostare un ulteriore programma di valorizzazione di un patrimonio culturale e ambientale composto da importanti siti archeologici, musei e parchi naturali, ma anche tradizioni, enogastronomia e comunità.
Ufficio stampa
Comune di Pomezia
Nune Kerobyan
Dopo la lunga pausa dovuta al Covid -19 sono state numerose le mostre ospitate quest’anno alla Torre Civica di Pomezia. Tra le tante si è distinta la personale di Nune Kerobyan, artista di nazionalità armena che ha esposto opere realizzate con acquarelli, caffè e vino. Quadri caratterizzati da un tocco delicato eppur espressivo, che hanno trasportato i visitatori in paesi esotici e atmosfere lontane dal mondo occidentale.
Pittrice e scultrice contemporanea, Nune si è laureata nel 2001 all’Accademia delle Belle arti in disegno industriale creativo. Talento e preparazione fusi nei suoi lavori, dallo stile del tutto particolare che evoca memorie di un passato strettamente collegate ai luoghi del presente. Temi classici come la maternità, proposti, però, in veste grafica innovativa ed eco-sostenibile.
Manuela Mazzola