Pubblichiamo i comunicati di Pomezia Attiva ricevuti prima dell’atto di sfiducia al Primo Cittadino e dello scioglimento del Consiglio
Il cerchio magico del sindaco Zuccalà
Alla fine del luglio scorso, si è costituito il gruppo Consiliare Pomezia Attiva, composto da 4 consiglieri del M5S, non più disposti ad accettare la gestione ristretta e verticistica del Sindaco Zuccalà, circondato da un “cerchio magico” con il quale condivide analisi e strategie. Il Consiglio Comunale è stato trattato per troppo tempo come un semplice ratificatore automatico di decisioni calate dall’alto, mortificandone il ruolo istituzionale e politico, e l’emergenza sanitaria che ha colpito tutti noi, anche nella sfera dei rapporti interpersonali, non può essere usata come scusante. Il nostro senso di responsabilità verso la cittadinanza ci ha indotto a rinviare l’inevitabile rottura politica, a cercare nuove metodologie, un maggior confronto, ma alla fine abbiamo dovuto prendere atto delle differenze di vedute inconciliabili. Nel nostro primo comunicato abbiamo spiegato in dettaglio i motivi della nostra scelta, in difesa dell’ambiente, della pianificazione urbanistica, della trasparenza e della partecipazione. Abbiamo altresì chiarito che ci sentiamo sempre del Movimento, del quale difendiamo, noi, gli ideali fondanti, e che non ci saremmo collocati aprioristicamente all’opposizione. Da allora, mentre da un lato il nostro gruppo veniva bersagliato da dicerie e attacchi, dall’altro ci è stato chiesto di garantire appoggio politico fino a fine mandato al Sindaco Zuccalà. Questa reazione, su due livelli così diversi tra loro, ci fa pensare a una strategia mirata da una parte, a screditarci e a dare un’immagine falsata delle nostre intenzioni, dall’altra, tesa a minimizzare la nostra azione politica nella speranza che possa essere solo un “venticello estivo”, come qualcuno ha scritto. Da parte nostra, abbiamo nuovamente fatto presente ciò che avevamo già chiesto, pubblicamente, in Consiglio Comunale: - un impegno della maggioranza a fare davvero politica al di fuori delle segrete stanze, abbandonando gli atteggiamenti di chiusura che hanno imposto in questi anni; - un atto di responsabilità da parte del sindaco rispetto ai gravi errori commessi nella gestione del gruppo politico, che conta 6 consiglieri dimessi e 4 fuoriusciti a fronte dei 15 che furono eletti, più un importante assessore dimissionato. Abbiamo risposto con chiara fermezza agli attacchi rivolti al gruppo Pomezia Attiva, mantenendo nonostante tutto una residua disponibilità a ogni iniziativa volta a un vero confronto. Al momento tutto tace a livello regionale e nazionale. Forse la partita elettorale assorbe tutte le energie? Può essere, e non sarebbe neanche così incomprensibile, ma non possiamo rimanere in silenzio di fronte al graduale ma constante smantellamento del principio di partecipazione della base, presupposto preciso del Movimento 5 stelle, in un territorio importante come Pomezia. Le decisioni di pochi calate dall’alto non ci piacciono. Venerdì 26 agosto ci sarà la discussione di tre importanti proposte, di cui due presentate dal nostro gruppo, con le quali intendiamo portare all’esame del Consiglio Comunale argomenti fondamentali che meritano di essere discussi pubblicamente, con trasparenza, al di fuori di tavoli privilegiati. Vedremo in aula se il Sindaco e i suoi stretti sostenitori saranno in grado di rammentare i valori fondanti del M5S. In ogni caso, rimaniamo in fiduciosa attesa di un qualsivoglia segnale da parte dei vertici nazionali e regionali del Movimento, sperando che il nostro messaggio possa arrivare anche al Presidente Conte, che temiamo non sia al corrente della situazione di Pomezia.
Pomezia Attiva
L’ultimo Consiglio Comunale, tenutosi il 26 Agosto, è stato decisivo per capire le sorti dell’amministrazione Zuccalà. L’ex maggioranza che porta il nome del Movimento 5 Stelle (screditandone l’immagine in questi giorni, a nostro avviso), ha dimostrato di non avere più i numeri per governare, e di non avere capacità di dialettica politica tali da poter pensare di proseguire senza numeri. Sono andati sotto per ben due volte in Consiglio. In che modo? - Hanno cercato di fermare una nostra mozione su Eco-X che chiedeva un sopralluogo dell’area, e finalmente la caratterizzazione dei rifiuti della ex-discarica incendiata, presupposto essenziale per la futura bonifica. Alla fine si sono astenuti. - Hanno cercato di difendere una delibera di Giunta con la quale autorizzavano una colata di cemento su suolo agricolo in località Vicerè, con un ritorno di opere alla collettività estremamente insufficiente. Un accordo chiaramente vantaggioso per i privati proponenti (che hanno tutto il diritto di agire nel proprio interesse, sia chiaro), ma con poco o nulla per i cittadini. Alla fine hanno abbandonato l’aula, senza neanche votare. L’ex maggioranza avrebbe potuto, semplicemente, accogliere le proposte ricevute, fare un mea culpa per i tanti gravi errori commessi, e iniziare un nuovo capitolo per questa amministrazione. Hanno preferito andare sotto, certificando il loro status di ex maggioranza e palesando il loro atteggiamento di irresponsabilità e incomunicabilità. Tutto qui? Purtroppo no. L’ex maggioranza ha poi rincarato la dose, specificamente nei nostri confronti, dimostrando un carico di odio personale che pare annebbiare il loro raziocinio. In un primo momento, si sono scatenati i loro “tifosi” sui social (amici, parenti, ecc.) Poi, in un comunicato pubblico, nel quale menzionano uno a uno, per cognome, ciascuno dei consiglieri di Pomezia Attiva, si sono lasciati andare ad accuse, allusioni e attacchi personali al limite della diffamazione. Con una strumentale manipolazione della realtà, ci accusano: - di difendere il Partito Democratico regionale (ma il 5 stelle ha ben due assessori nella Giunta Zingaretti, una addirittura di Pomezia! Possibile l’abbiano dimenticato?); - di difendere il consigliere Fucci, perché abbiamo fatto presente che la proposta dell’ex maggioranza di allontanarlo dal Consiglio Comunale era una follia antidemocratica senza precedenti; - di voler cancellare servizi alla cittadinanza, per esserci opposti alla cementificazione di Vicerè; - di essere solo interessati alle cosiddette “poltrone” del 2023! Qua se c’è qualcuno attaccato alla poltrona è il sindaco, che ha rifiutato sempre e comunque di ammettere le proprie responsabilità per i gravi errori commessi nella gestione del gruppo politico, che conta 6 consiglieri dimessi e 4 fuoriusciti a fronte dei 15 che furono eletti, più un importante assessore dimissionato. In ultimo, si è addirittura permesso di dichiararci fuori dal M5S (con quale autorità?), la goccia che ha fatto per noi traboccare il vaso e che ci ha portati ad abbandonare il suo gruppo il 31 Luglio scorso. Glielo abbiamo detto in faccia, e lo ripetiamo: riteniamo il sindaco Zuccalà politicamente incompetente, inadeguato al ruolo che ricopre, e drammaticamente sprovvisto di capacità di discussione, che non sia ripetere “ho ragione io” fino alla nausea. Facesse un sacrosanto passo indietro da ogni competizione elettorale futura, e lo dimostrasse lui, quel senso di responsabilità e di “non attaccamento alla poltrona” di cui imputa (senza vergogna) la mancanza a noi. Ma è ormai chiaro, che non possiamo più limitarci a circoscrivere le gravi responsabilità al solo sindaco. I consiglieri che ancora lo sostengono non sono stati in grado di riportarlo a più miti consigli, e magari, alcuni lo assecondano ancora nella sua furia cieca, irrazionale, da “lesa maestà” nei nostri confronti. Consiglieri della ormai ex-maggioranza: non siete riusciti a far fare un passo indietro a un soggetto che, con le sue azioni e atteggiamenti, sta recando, nostro malgrado, un danno politico al Movimento 5 Stelle, di Pomezia e non solo. Ridicola, poi la “lista della spesa” con la quale chiudono il loro comunicato. Un mix di cose già deliberate e/o appaltate, e che quindi verrano portate a termine in ogni caso (come il Teatro Comunale, l’abbattimento dell’ex Biagio di Torvajanica, lo sfruttamento di vari bandi acquisiti da un bel pezzo), e di provvedimenti da “libro dei sogni” (un elenco infinito di belle cose che non si è riusciti a fare in 4 anni, e che ora usano per prenderci in giro affermando si possano tutte fare in 8-9 mesi). Evidentemente, hanno colto l’occasione per pubblicizzare elettoralmente i risultati positivi di questa amministrazione (che rivendichiamo noi stessi, avendone fatto parte) e al contempo fare una sorta di programma elettorale anticipato, in vista delle prossime elezioni amministrative a Pomezia. Perché, a parere nostro, questo è il loro scopo: fare 8-9 mesi di passerella elettorale a spese dei cittadini, per arrivare “avvantaggiati” alle prossime elezioni. Questo non è interesse pubblico, e dunque non è un’operazione alla quale siamo interessati. Noi abbiamo cercato il dialogo con questo sindaco, e con chi si ostina a sostenerlo acriticamente, stringendo i denti e mordendoci la lingua. In cambio abbiamo ricevuto solo la solita arroganza, presunzione e vuote promesse di redenzione alle quali ci ha abituato in questi anni. Ora, è assodata senza dubbio l’impossibilità a proseguire un percorso di dialogo, responsabilità e rispetto reciproco: abbiamo ricevuto un falso dialogo, ci è stata chiesta una responsabilità monodirezionale, e invece di rispetto, abbiamo avuto solo insulti e maldicenze. Secondo le regole del Movimento 5 Stelle, dato il nostro contrasto di idee con la “maggioranza” del gruppo consiliare, avremmo dovuto dimetterci dal nostro ruolo. Consapevoli, però, che le nostre dimissioni avrebbero molto probabilmente fatto cadere la maggioranza, abbiamo atteso, e cercato il dialogo. Ora, preso definitivamente atto che il dialogo è impossibile, è giunto il momento di assecondare le regole del Movimento e le insistenti richieste da noi ricevute da un certo numero di persone del Movimento: ci dimetteremo. Decliniamo ogni responsabilità per la caduta di questa amministrazione: francamente, dopo il loro ultimo, incendiario comunicato, l’hanno voluta loro.
Pomezia Attiva