E’ stato nominato il vice prefetto Giancarlo Dionisi
Arrivato il Commissario
Si è insediato nel pomeriggio del 2 settembre presso il palazzo municipale di Piazza Indipendenza, sede del Comune di Pomezia, il Commissario prefettizio, dottor Giancarlo Dionisi. Viceprefetto, attualmente Capo di Gabinetto del Dipartimento per l’Amministrazione Generale e per le Politiche del Personale del Ministero dell’Interno, e già commissario straordinario del Comune di Grottaferrata, nel Lazio e del Comune di Vittoria, in Sicilia. Il dottor Dionisi giunge a Pomezia in seguito alle dimissioni di tredici consiglieri comunali, protocollate ufficialmente il 31 agosto 2022, dalle quali è originata la decadenza del Consiglio e contestualmente dell’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Adriano Zuccalá.
Dopo il formale insediamento, preceduto da un incontro di cortesia con il Sindaco uscente Adriano Zuccalá e il Segretario generale Gloria Ruvo, il Commissario straordinario ha visitato gli uffici e rivolto il primo saluto di presentazione a tutti i dipendenti comunali.
Comune di Pomezia
Tredici consiglieri comunali si sono dimessi e di fatto mandato a casa il Sindaco
Sfiduciato Zuccalà
Mercoledì 31 agosto, 13 consiglieri comunali hanno presentato le dimissioni facendo di fatto cadere l’amministrazione del sindaco Adriano Zuccalà.
I 13 consiglieri che hanno presentato le dimissioni sono: Piumarta, De Zanni, Mercuri e Conficconi (Pomezia Attiva); Mengozzi e Zanin (Pd); Matarese (indipendente centro destra); Fucci, Abbondanza e Pecchia (Lega); Stazi, Pinna e Pagliuso (Fratelli d’Italia). In verità questa fine anticipata dell’amministrazione Zuccalà non ci ha colti di sorpresa, ne avevamo infatti avuto una chiara avvisaglia nel Consiglio comunale di venerdì 26 agosto dove sono passate le tre mozioni presentate dall’opposizione.
In quella occasione i 13 consiglieri che poi il 31 agosto si sono dimessi hanno votato in blocco insieme, mettendo in minoranza sindaco e consiglieri grillini che in totale potevano contare su 12 voti. Era facile intuire che quella votazione era la prova generale per mandare a casa il Sindaco.
Non è la prima volta che un sindaco a Pomezia sia andato a casa prima della scadenza naturale del suo mandato. La cosa che ora ci colpisce è che questa volta si è andati a casa per un solo voto di differenza.
Possibile che non vi erano altre strade da percorrere? Possibile che con i quattro consiglieri dissidenti non era fattibile alcun dialogo? Possibile che con il Pd locale era impraticabile un accordo per ripetere a Pomezia ciò che era già avvenuto in Regione Lazio?
Alla fine nel tenere aperti contemporaneamente due fronti di scontro con due potenziali alleati, da una parte i quattro consiglieri di Pomezia Attiva e dall’altra parte i due consiglieri del Pd, ha portato questa amministrazione all’isolamento e a non avere più i numeri per governare.
A lungo andare era anche prevedibile che centro- destra e centro sinistra si coalizzassero per supportare i quattro consiglieri di Pomezia Attiva, così da mandare a casa anzitempo Zuccalà.
Vi è da chiedersi come mai, quando era ancora possibile, il Sindaco e chi lo sostiene non hanno previsto questi inevitabili sviluppi cercando di porvi rimedio. Resta il fatto che è una caduta che pesa, anche perché l’amministrazione Cinque Stelle di Pomezia era l’ultima in carica nella Regione Lazio e lo stesso sindaco Zuccalà era stato eletto a rappresentare i comuni e i sindaci nel consiglio nazionale del M5S.
Ora come prevede la procedura il Prefetto di Roma a giorni invierà un suo commissario a guidare l’amministrazione fino alle prossime elezioni amministrative. Si potrebbe ritornare al voto alla scadenza naturale di maggio 2023, oppure le amministrative potrebbero essere unite alle elezioni regionali di febbraio 2023.
Nell’ultimo Consiglio comunale di questa amministrazione, quello del 26 agosto sono passate tre mozioni, le prime due presentate da Pomezia Attiva e la terza (Vicerè) dal Pd, votate da 13 consiglieri, gli stessi che poi il 31 agosto si sono dimessi:
1)Mozione sull’“Eco-X”, che impegna la Giunta e verificare le attuali condizioni del sito, e a procedere alla caratterizzazione dei rifiuti ancora presenti lì.
2) Proposta di modifica del regolamento del verde, che impone di tenere conto delle chiome degli alberi che vengono abbattuti, affinché grandi alberi non vengano sostituiti da fuscelli.
3) Annullamento della delibera di giunta che approvava la costruzione, su un terreno privato agricolo in area Vicerè (circa un ettaro e mezzo), di una cubatura commerciale.
A.S.