Il progetto che era finito nel dimenticatoio è stato rivitalizzato con l’accordo Regione Lazio e Ministero delle Infrastrutture
Autostrada Roma-Latina: si riparte
Dopo decenni di attesa, innumerevoli modifiche al progetto, ricorsi e milioni di euro spesi, nei primi giorni di Agosto è stato firmato, a latina, l’accordo tra il ministero delle infrastrutture e la Regione Lazio finalizzato ad adeguare il progetto e alla realizzazione dell’autostrada Roma - Latina.
Il Presidente della Regione Lazio ammette in una delle sue dichiarazioni che la famosa autostrada era ormai finita in un binario morto, per fortuna resuscitata quando ormai non ci credeva più nessuno.
“Il progetto riparte, ribadisce durante l’evento, l’ormai Ministro dimissionario delle Infrastrutture Enrico Giovannini, riferendosi all’autostrada Roma - Latina , il corridoio intermodale sì inserisce in un investimento molto forte, fatto dal Ministero e dalla Regione Lazio, per consentire a tutto questo territorio di crescere in sicurezza, riducendo l’incidentalità stradale, rispettare l’ambiente, consentendo a questa parte del Lazio di essere totalmente inserita nello sviluppo del Paese”.
Il corridoio intermodale Roma - Latina viene sostanzialmente diviso in due tratte, la prima è quella denominata A12-Tor de’ Cenci. La seconda prevede invece il collegamento tra Tor de’ Cenci, e quindi la propaggine meridionale della capitale, con Latina Nord, all’altezza di Borgo Piave. C’è poi il tratto della “Cisterna Valmontone” per la quale è previsto il declassamento da categoria A (autostrada), a categoria B (extraurbana principale), con conseguente eliminazione del pedaggio. L’indizione della gara, per la progettazione esecutiva della Cisterna Valmontone, è stimata per il novembre 2023.
Quindi, nonostante l’opposizione netta al progetto da parte dell’amministrazione 5stelle di Pomezia e nonostante la presenza in giunta regionale a guida PD di assessori 5stelle, come spesso accaduto in questi anni, i no alla fine sono diventati sì, con l’aggravante di aver perso tempo ed energie che sarebbe stato molto meglio spendere per stare nei tavoli e migliorare il progetto cercando di portare quanto più possibile di migliorativo alla città di Pomezia.
Tra le varie dichiarazioni che si sono susseguite dopo la fatidica firma, viene sottolineato che il progetto è stato ridimensionato e ricalibrato per renderlo più “green” e che l’opera si legge, sarà più bella e più moderna.
Tutto bello e speriamo tutto vero, nel frattempo sappiamo che sicuramente rispetto al progetto originario quando il costo presunto dell’opera si aggirava intorno ai 2,5 miliardi sono poi scesi ad 1,9 con un taglio complessivo di circa 558milioni proprio per via delle modifiche apportate.
Molto bene se sono stati ottimizzati i costi e se è stato armonizzato il progetto, molto male se i tagli vanno a colpire quelle cosiddette opere compensative che possono portare alla città di Pomezia migliorie di fondamentale importanza sulla rete viaria attese da decenni.
Come al solito sbalordisce il silenzio dell’attuale sindaco Adriano Zuccalà e dell’amministrazione a 5 stelle, che sulla questione ha preferito come sempre il silenzio mentre invece era quanto mai evidente da tempo quanto fosse importante aprire i tavoli di confronto con ANAS e i soggetti preposti per stabilire opere e migliorie utili alla città di Pomezia, invece di combattere contro i mulini a vento.
Un esempio su tutti è la questione dell’innesto di via Valle Caia, in attesa di ampliamento, sulla futura autostrada, la stessa ad oggi non sì andrebbe a collegare in maniera diretta rispetto al previsto snodo sud (altezza Maggiona), vanificando in questo modo il collegamento diretto e in sicurezza dei tanti automezzi pesanti diretti e provenienti dall’area industriale di Santa Palomba, proprio per questo motivo avevamo, durante la precedente amministrazione, chiesto ad ANAS la realizzazione di una bretella di collegamento tra via di Valle Caia e lo snodo autostradale previsto, senza questa bretella la via di Valle Caia seppur allargata e migliorata non potrà svolgere al meglio il suo compito che è quello di collegare l’area industriale di Santa Palomba e del futuro Interporto con tutto ciò che ne consegue.
Nel frattempo a livello locale sono riusciti addirittura a peggiorare la situazione (con la scusa l’autostrada non sì farà mai), hanno pensato bene di invertire la direzione di un arteria di fondamentale importanza prevista contestualmente all’approvazione del Piano Integrato ex Cava Tacconi. Nella prima versione del Piano Integrato, portata avanti dal sottoscritto, la strada prevista aveva proprio l’obiettivo di migliorare il collegamento verso il casello autostradale previsto in zona Via Vaccareccia (Pomezia Nord) intersezione con l’attuale Via Pontina, decongestionando di fatto in maniera considerevole l’attuale via Del Mare, mentre nella seconda versione approvata dall’attuale amministrazione la strada andrà esattamente nel lato apposto, tagliando un fosso importante come quello della Crocetta e convogliando il traffico verso il centro cittadino.
Purtroppo sul fronte della pianificazione urbanistica e infrastrutturale della città abbiamo assistito a 5 anni di nulla, tempo perso inutilmente a discapito di lavoratori, imprese e pendolari, nel frattempo è stato affossato il nuovo PRG che non a caso prevedeva la riqualificazione di tutto l’asse della Via Pontina immaginando un declassamento della Strada Statale Pontina 148 a strada urbana, possibile con la contestuale realizzazione della nuova Autostrada.
In compenso l’amministrazione ha recentemente approvato il PUMS (Piano Urbano Mobilità Sostenibile), che prevede, badate bene, un percorso ciclabile che da Pomezia arriva alla stazione di Santa Palomba lungo Via Dei Castelli Romani, mentre ancora una volta, non si tiene conto dell’Autostrada e dei suoi effetti sulla mobilità perché data per morta e sepolta, invece l’Autostrada si farà ma con il concreto rischio per Pomezia di vedersela realizzare sopra la testa senza aver mai discusso nel merito un piano, un progetto o delle opere complementari utili a migliorare la qualità della vita dei cittadini.
Arch. Paesaggista
Giuliano Piccotti
(assessore durante l’amministrazione del sindaco Fabio Fucci)