Ideato e diretto dall’attore e regista pometino Edoardo Sylos Labini si svolgerà da venerdì 5 a domenica 7 luglio
A Pomezia il Festival delle Città identitarie
Presentata lunedì 1 luglio, presso la sala stampa della Camera dei Deputati la 10ª edizione del Festival delle Città Identitarie, ideato e diretto dall’attore e regista Edoardo Sylos Labini, che si svolgerà a Pomezia da venerdì 5 a domenica 7 luglio.
Alla conferenza stampa erano presenti, oltre a Sylos Labini, il presidente della Commissione cultura della Camera on Federico Mollicone, il sindaco di Pomezia Veronica Felici, la direttrice del Museo Città di Pomezia Claudia Montano e il direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca.
Il Festival, nato per raccontare e promuovere i simboli identitari delle città di provincia, renderà omaggio ai personaggi e ai luoghi legati a questo comune dell’agro pontino, con spettacoli, talk e presentazioni di libri.
Al centro dell’evento, il mito di Enea, lo storico Villaggio Tognazzi, fondato a Torvajanica negli anni ’60 da Ugo Tognazzi, e il Maestro del cinema mondiale, Sergio Leone, sepolto per suo volere a Pratica di Mare e di cui quest’anno ricorrono i 35 anni dalla scomparsa.
“È un’edizione a cui tengo moltissimo perché si fa a Pomezia, la città dove sono nato e cresciuto. In questa decima edizione ci saranno tanti personaggi importanti e racconteremo dei simboli identitari del territorio, basilari per la storia della cultura italiana. Parleremo del mito di Enea, che sbarca sui lidi di Pratica di Mare per fondare l’antica Lavinium, la culla di Roma e dell’Occidente. Vorrei ringraziare il sindaco Felici, un grande sindaco, e sono orgoglioso e fiero di poter portare il mio contributo nella città in cui sono nato”. Così Edoardo Sylos Labini.
“Insieme a Edoardo Sylos Labini abbiamo fortemente voluto la realizzazione di Città Identitarie a Pomezia. E’ un progetto che ho accolto con entusiasmo perché so quanto è importante il rilancio di questa città ricca di bellezze archeologiche. E’ la culla della civiltà preromana e in più abbiamo anche la parte moderna del Novecento. Vogliamo portare Pomezia all’attenzione nazionale per un rilancio del turismo, per rendere finalmente merito alla città prestigiosa che è”. Così Veronica Felici, sindaco di Pomezia.
“I festival come questo sono un modello di cultura glocale che unisce la valorizzazione dell’identità di quel borgo, di quella città di fondazione - come nel caso di Pomezia - con i miti classici e contemporanei. Con il Festival delle Città identitarie a Pomezia parleremo del mito di Enea, sostanzialmente il mito della cultura occidentale, e dei miti del cinema come Sergio Leone e Ugo Tognazzi. Sarà una festa”. Così il presidente della Commissione cultura alla Camera, Federico Mollicone.
Nelle tre serate, condotte dal direttore artistico del Festival, Edoardo Sylos Labini, che proprio a Pomezia è nato e cresciuto, saranno ospiti: l’attore Gianmarco Tognazzi, che rivelerà alcuni aneddoti legati al padre Ugo, fondatore negli anni ’60-‘70 del Villaggio Tognazzi, mitico luogo d’incontro per il mondo dello Spettacolo e della Dolce Vita; il direttore di Rai News 24 Paolo Petrecca, che parlerà delle radici latine del territorio e della romanità legata al mito di Enea; il comico Gabriele Cirilli; Luciano Lanna (direttore Cepell) e Adriano Monti Buzzetti (presidente Cepell) che interverranno sul tema del rilancio della lettura in Italia; il Presidente della Commissione Cultura della Camera, On. Federico Mollicone, che dialogherà sul palco con Sylos Labini. Prendendo spunto dai romanzi del Premio Strega Antonio Pennacchi, cantore dell’agro pontino, e dal suo diario “Fasciocomunista”, si traccerà un percorso storico-culturale per lasciarci alle spalle le contrapposizioni politiche del secolo scorso e lanciare un messaggio di unità nazionale che parte dalle nostre radici identitarie. E ancora, il condirettore del Venerdì di Repubblica Marco Madoni; l’attrice e doppiatrice Stella Gasparri, che reciterà i versi dell’Eneide di Virgilio che celebrano le gesta dell’eroe troiano; il direttore del Museo Città di Pomezia Claudia Montano, che parlerà della fondazione di Pomezia nel 1938 ad opera di Mussolini; la coreografa, performer e regista Barbara Altissimo, protagonista di un laboratorio di teatro danza che diventa uno spettacolo unico, un omaggio all’antichità grazie al movimento contemporaneo; il cantautore Daniele Stefani, che firma anche il brano “Italiani”, sigla ufficiale del Festival.
A condurre la serata finale, dedicata al maestro Sergio Leone, insieme a Edoardo Sylos Labini ci sarà il vice direttore del TG1 Incoronata Boccia, con ospite Luca Verdone, che a Leone ha dedicato due importanti documentari. In collegamento anche il grande Carlo Verdone, che deve l’inizio della sua carriera proprio al Maestro, che produsse i suoi primi due film.
Sul palco, la voce straordinaria dell’attrice e cantante Alma Manera e l’Ensemble del maestro Colicchio, in un emozionante viaggio sulle note di Ennio Morricone, autore di tante colonne sonore per Sergio Leone. Chiusura all’insegna dell’ironia con i meme del re della satira, Federico Palmaroli in arte Osho, con uno specialissimo contributo de #lepiubellefrasidiosho.
Il Festival è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, del Comune di Pomezia e del CEPELL – Centro per il Libro e la Lettura che, all’interno della kermesse, sarà presente con la rassegna “Leggere le Città Identitarie”. Nel corso della manifestazione saranno consegnati i Premi “Effetto Arte” e “Città Sostenibile” Asacert. Media partner della manifestazione è Rai News 24.
Ufficio Stampa
Comune di Pomezia