Rifiuti abbandonati davanti al sito archeologico
Castrum Inui
L’odore acre di rifiuti appena bruciati. Una lavatrice scaricata nottetempo. Altri cumuli di rifiuti che stazionano da tempo davanti all’ingresso del sito archeologico di “Castrum Inui” di Ardea. È l’abbandono di questa testimonianza della storia e della archeologia che fa di Ardea, uno delle maggiori rappresentazioni della storia e dello studio del passato.
È indubbiamente preoccupante come nel corso degli ultimi anni, si sia percorsa una rotta in controtendenza rispetto al passato. Fino a qualche tempo fa c’era un interesse ammirevole per questo luogo. Tutti cercavano di visitarlo e passare qualche giorno diverso, ripercorrendo i percorsi della storia romana. Recentemente le cose, come si diceva, hanno preso una tendenza diversa, e quella cosa che salta agli occhi arrivando davanti al cancello d’ingresso del sito archeologico di “Castrum Inui”, è proprio la sensazione di abbandono, incuria e la mancanza di attenzione da parte della pubblica amministrazione.
Questo si evidenzia anche dalle deleghe affidate agli assessori, e per la specifica funzione della storia di Ardea e della cultura: non c’è una delega che sostenga questo percorso di salvaguardia di una delle testimonianze storico-archeologiche più improntanti del territorio di Ardea da parte dell’attuale amministrazione. Oggi, un comune che conta oltre 50 mila abitanti, è stato inserito di diritto nel novero delle “Città”, attraverso un decreto del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Sicuramente anche la presenza del sito archeologico di “Castrum Inui”, ha favorito questo passaggio positivo. Allora perché buttare al vento tutto ciò che di buono esiste sul territorio e pensare, solo ad altro e non impegnarsi su tutto il fronte della salvaguardia del territorio, che riguarda qualsiasi argomento e non delle situazioni che potrebbero far pensare a delle esclusive prerogative di una pubblica amministrazione o solo di interessi personalistici. In pratica sarebbe opportuno che il Comune della Città di Ardea, attraverso il suo sindaco Maurizio Cremonini, desse a qualche assessore, o nominandone uno nuovo, deleghe per salvaguardare tutte queste testimonianze che se non curate e guardate a vista, andranno a finire nel dimenticatoio della storia come avvenuto per altre tradizioni e passaggi della storia di Ardea.
“Siamo veramente preoccupati per quello che sta accendendo al sito archeologico di “Castrum Inui” - hanno detto alcuni rappresentanti di cittadini amanti di questo luogo storico della Città di Ardea -. Vedere questo luogo nel completo abbandono non ci sembra proprio il caso di attendere altro tempo. Sono anni ormai che non si volgono visite guidate, appuntamenti culturali ed altro. L’ingresso è pieno di rifiuti abbandonati come avviene in altre parti del territorio, tutto il sito tranne la parte dei reparti archeologici, è piena di erbacce e rovi. Non c’è stata negli ultimi anni nessun lavoro di pulizia, nel tentare di riportarlo all’antico splendore. Sarebbe opportuno che l’Amministrazione comunale di Ardea, prendesse la palla al balzo, visto che la stagione estiva è arrivata, per avviare la pulizia del sito archeologico e la messa a punto di un programma di visite guidate per favorire l’accesso agli innumerevoli turisti che ogni anno affollano il lungomare di Ardea. Potrebbe essere questa una positiva cartolina per il territorio, in modo da mostrare anche quello che di bello racchiude una terra che non merita solo rifiuti e altro degrado, rispetto alle bellezze storico-archeologiche che conserva gelosamente”.
Sabatino Mele
Davanti alla chiesa di San Pietro l’opera teatrale sulla leggenda della patrona di Ardea
Rievocata Santa Marina
Domenica 23 giugno nell’ampio spazio a lato della Chiesa di San Pietro Apostolo è stato completato l’allestimento scenografico per rappresentare l’opera teatrale sulla leggenda dell’antica Patrona di Ardea.
Le quinte e i materiali occorrenti sono stati forniti dalla Compagnia G. Percuoco di Santa Marinella che, supportata dalle due Associazioni ardeatine Excalibur e Medieval Dreams, in serata ha messo in scena la “Sacra Rappresentazione di Santa Marina, la Santa Travestita”.
Il capo comico Settimio Giuredda, colonna portante del Gruppo teatrale è stato coadiuvato nella realizzazione dell’evento, nel montaggio delle musiche e degli effetti sonori dai componenti della Compagnia: quattordici attori e sei figuranti. Toccanti le interpretazioni di Claudio Gigliotti nella parte del padre della locandiera e dei giovani Luisa, Alessandra e Gianmarco.
- Quasi per caso sono venuto a conoscenza che nel Comune di Santa Marinella annualmente viene riproposta una rievocazione agiografica della Santa venerata in passato come patrona di Ardea. Ho quindi contattato la Compagnia teatrale Percuoco e l’ho invitata a realizzare anche sulla Rocca rutula questo evento idoneo a stimolare e valorizzare i comuni intenti di riqualificazione del territorio di competenza e in ambito regionale per il recupero delle tradizioni e la promozione di turismo socioculturale. Questo sacro personaggio - riferisce lo storico di Religioni Antiche Giuseppe Cinelli - è stato sentitamente venerato dagli Ardeatini per secoli, come riportano le numerose Visite Apostoliche, almeno fino all’anno 1703 quando in un resoconto pontificio si attesta: “…ancora una Processione a S. Marina nel giorno della sua festa, con portare la statuetta della Santa...”.
Nei documenti dell’Archivio Diocesano di Albano Laziale più volte viene citata la Santa con il nome di “Marinella” acclarando la correlazione della vicenda agiografica di Ardea con altri siti di venerazione ubicati lungo le coste del Mediterraneo. Santa Marina è venerata in molti Comuni italiani, è patrona di Polistena, Castel Ritaldi, ecc. Non possiamo soprattutto ignorare che secondo il Martirologio Romano il 17 luglio si celebra la traslazione delle sue reliquie da Costantinopoli a Venezia, avvenuta nel 1231. Dopo il 1810 il corpo della Santa fu trasportato nella chiesa di S. Maria Formosa, dove tuttora si può venerare, deposto in una sontuosa cappella.
Consolidato il culto in Spagna, dove si sostiene che sia nata nell’attuale Braga e che le sue spoglie siano custodite nella Chiesa di Aguas Santas in Galizia e nel vicino oriente: Turchia e Libano, da qui il suo corpo sarebbe stato traslato fino a Costantinopoli. Sono molti, clamorosi e in alcune occasioni cruenti, i casi di trafugamento di Reliquie corporali perpetrati dai Veneziani per consacrare gli altari delle Basiliche e Duomi: San Nicola, San Marco, Maria Maddalena, ecc.
E’ senz’altro questa vicenda sacra una interessante questionagiografica che andrebbe approfondita in ambito storico e mitologico soprattutto nei suoi intriganti riferimenti al sincretismo cattolico, sempre aldilà e nel rispetto delle personali e devote convinzioni di fede. - continua Cinelli – Noi studiosi del “fenomeno religioso” nel suo nascere e manifestarsi metastorico attraverso i millenni, siamo obbligati a non scegliere, né ad essere condizionati da un nostro personale approccio interpretativo: la lettura storica dell’immaginario umano quando entra nell’ambito accademico e scientifico non può esimersi dal corretto e onesto confronto con le fonti letterarie ed i riscontri documentari”.
Alla rappresentazione hanno assistito un centinaio di ospiti. In rappresentanza dell’Amministrazione comunale erano presenti l’assessore alla cultura Barbara Assaiante e il consigliere Antonio Anastasio.
Un sentito ringraziamento al Parroco don Aldo che ha consentito e supportato l’eccellente manifestazione.
Al termine dell’evento gli organizzatori, coadiuvati dallo storico Giosuè Auletta autore di numerose pubblicazioni sulla archeologia e storia di Ardea, tra le quali una specifica sulla Leggenda di Santa Marina e dallo studioso e ricercatore locale Fabio Ferri, hanno intrattenuto i partecipanti in un costruttivo e interessante momento di incontro e di riflessione sui temi etici e storici della rievocazione sacra proposta.
G.C.
Per un futuro sicuro
Il Comitato di Quartiere Nuova California, sotto la guida appassionata del Presidente Piero Angeli, si prepara a fronteggiare una sfida cruciale durante l’entusiasmante manifestazione “Estate con Noi” dall’11 al 14 luglio presso largo delle Marmore. Obiettivo: fermare i roghi tossici che avvelenano implacabilmente il territorio. Nonostante i precedenti interventi delle autorità, la situazione non è migliorata. Ogni notte, fiamme e fumi avvelenano l’aria, rendendo il quartiere irrespirabile. Determinati a far risuonare la voce della comunità, il Comitato ha redatto una lettera che sarà firmata da tutti i cittadini, un atto coraggioso per rivolgersi alle istituzioni superiori e locali in cerca di soluzioni. La festa non sarà solo un momento di gioia e unione per le famiglie, ma un palcoscenico per le lotte ancora da combattere. Tra i vari problemi, uno spicca per la sua gravità: l’avvelenamento costante dell’aria, un nemico invisibile che mina la salute e la serenità di tutti. Sono invitati tutti i cittadini di Ardea a partecipare e unirsi per fermare questa minaccia, salvaguardando il benessere della comunità. La manifestazione sarà un’occasione per mettere in primo piano la resilienza e la volontà di un intero quartiere unito nella lotta per un ambiente sano e sicuro per le generazioni future.