Intervista al presidente Nicola De Lucia per fare un bilancio delle attività e delle problematiche presenti nel quartiere
Primo anno del Comitato di Quartiere Roma 2
È tempo di primi bilanci nel quartiere Roma 2 ad un anno dalla ri-nascita del Comitato di quartiere locale. Lunedì 15 luglio è stato celebrato questo primo anniversario. Il sindaco Veronica Felici, insieme all’assessore all’ambiente Francesca Vittori e ai consiglieri comunali Maria Rotonda Russo, Sandro Paloni, Rosaria Del Buono, Renzo Mercanti e Giacomo Castro si sono uniti alla festa, condividendo il momento di unione e riflessione per la comunità locale.
Dopo questa celebrazione abbiamo incontrato il presidente, Nicola De Lucia, al quale abbiamo chiesto un primo bilancio dopo questo primo anno di attività.
“Negli ultimi anni il quartiere era caduto in una condizione di oblio sotto diversi punti di vista. L’assenza di momenti di aggregazione, dialogo e confronto la faceva da padrona. Inoltre, vi era assenza totale di punti di riferimento ai quali ancorarsi in qualsiasi ambito del vivere quotidiano. Una condizione che ha spinto molti abitanti ad abbandonare il quartiere per cercare fortuna altrove.
Nell’ultimo anno c’è stato uno spiraglio di riscatto. La ricostituzione del comitato di quartiere è stata una piccola luce in fondo al tunnel, una possibile ancora di salvezza per molti cittadini, che hanno colto con favore la rinascita di un’associazione che si facesse portavoce delle tante istanze chiuse nel cassetto.
È sicuramente presto per fare proclami, ma è innegabile che negli ultimi mesi ci siano stati passi avanti incoraggianti”.
- Cosa le fa pensare che qualcosa è cambiato?
“Sono stati organizzati diversi eventi e tutti hanno avuto riscontri positivi. Le giornate ecologiche sono state un’occasione importante di cittadinanza attiva che ha consentito di vivere il quartiere con il rispetto e la cura che merita. La festa di Natale, organizzata presso la palestra di Via Fiorucci, ha riscosso grande successo e gli abitanti hanno avuto la possibilità di festeggiare in zona senza necessità allontanarsi, una chimera fino a pochi mesi prima. Il 10 febbraio c’è stata la festa di Carnevale ed è stato un trionfo di colori, giochi, musica e divertimento per le tante persone corse a festeggiare. È stata avviata anche una proficua collaborazione con la scuola del quartiere.
Ne è un esempio l’inaugurazione dell’“Aula all’aperto”, in occasione della quale i volontari del Comitato di Quartiere hanno realizzato fantastici arredi, sfruttando pedane dismesse a disposizione della scuola. La caccia al tesoro di maggio ha visto centinaia di cittadini, del quartiere e non, grandi e piccoli, scorrazzare in lungo e largo per il quartiere, vivendolo appieno in una fantastica giornata di divertimento, condivisione e serenità. La proiezione delle partite di calcio degli Europei ha unito centinaia di persone, un successo oltre le aspettative per gli stessi organizzatori. Insomma, ogni iniziativa ha riscosso grande successo e tanta gente chiede di organizzare nuove occasioni di incontro”.
- E come è stato per voi del comitato di quartiere lavorare insieme questo primo anno?
“È stata un’esperienza stupenda. Si è creato un bel gruppo di volontari che ha messo a disposizione entusiasmo, umiltà, creatività e buona volontà. In tutte le occasioni sono state mostrate ottime doti di gestione e organizzazione, quasi professionali, nonostante si trattasse di iniziative assolutamente amatoriali e senza scopo di lucro. Ci siamo anche divertiti tanto e sono nate delle belle amicizie. Colgo l’occasione per sottolineare come noi del Comitato di quartiere restiamo costantemente aperti a nuove collaborazioni con tutte le persone che vorranno mettere a disposizione anche un poco del loro tempo per organizzare nuove iniziative”.
- Come è stata invece la collaborazione con il Comune?
“Diversi eventi sono stati organizzati anche grazie ad una proficua collaborazione con gli uffici comunali, che ne hanno supportato e sostenuto la buona riuscita. Una collaborazione che si vuole estendere anche ad altri ambiti, meno ludici. Anche in altri settori, come quello dell’ambiente, i trasporti, l’abbattimento delle barriere architettoniche, il Comitato di Quartiere ha avviato momenti di dialogo con l’amministrazione comunale, non per chiedere miracoli, ma per condividere criticità e possibili spunti di miglioramento, sollevati da chi vive tutti i giorni a Roma 2. Sottolineo anche come la presenza di sindaco, assessore e consiglieri comunali durante la celebrazione del primo anno sia stato un bel gesto di vicinanza al quartiere e per noi motivo di orgoglio”.
- A suo modo di vedere, qual è la sfida più grande da affrontare?
“Sicuramente la sfida più grande è l’enorme macigno di nome inceneritore che è lì sospeso sopra le nostre teste, pronto a schiacciarci. Ci sono state tante iniziative alle quali abbiamo partecipato in rete con le altre associazioni ed è probabilmente la modalità più corretta, perché la tematica è complicata e merita di essere affrontata in modo congiunto: l’unione deve essere il valore aggiunto per la battaglia comune”.
-Cosa vuole dirci per concludere?
“Penso che il Comitato di Quartiere Roma 2 abbia percorso solo pochi metri della lunga strada del riscatto e della rivalsa, una strada piena di insidie e difficoltà. Si tratta di un percorso costellato anche di incognite, che però vogliamo percorrere con speranza, ottimismo, ambizione e positività, sentimenti che vogliamo diffondere anche tra le persone del quartiere, alle quali chiediamo di continuare a sostenerci. Il sostegno delle persone sarà infatti la componente indispensabile per ottenere buoni risultati”.
T.R.