Il Pontino Nuovo • 14/2024
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Bisogna credere a quanto Gesù dice. Egli non solo è
morto come tutti, ma è anche risorto; il che nessun altro
ha mai potuto attuare. Finché non si riuscirà a spiegare
che le narrazioni bibliche sono pura leggenda, Gesù sarà
degno di fiducia, perché colui che ci ha detto di essere
nostra vita ha dimostrato questa affermazione con la sua
resurrezione da morte. Così Gesù ha acquisito una forma
di esistenza tutta nuova. Entra ed esce a porte chiuse,
quasi fosse uno spirito; eppure si
fa toccare da altri, come avesse
un vero corpo. Si mostra ad ami-
ci, come gli apostoli, e a nemici,
come al persecutore Saulo. Si fa
vedere a pochi e a molti contem-
poraneamente, come ai cinque-
cento di cui parla Paolo; costoro
erano ancora in gran parte viven-
ti quando l’apostolo Paolo
scrisse la sua lettera ai Corinzi, e
potevano essere consultati dai
suoi lettori. Nemmeno i nemici
osano mostrare la tomba di
Gesù, dove vi sarebbe ancora
racchiuso il cadavere, se la sua
resurrezione non si fosse avvera-
ta. Solo la fede nella resur-
rezione può spiegare il cambia-
mento dei discepoli da timidi e
codardi in eroi di fede, pronti al
martirio. Solo la realtà del fatto
ha indotto gli apostoli a credere alla risurrezione, che era
tanto lontana dalle loro attese da rimanere anche per loro
quasi incredibile. La collaborazione contemporanea di
più sensi doveva escludere la possibilità di una alluci-
nazione. Gesù si è infatti manifestato ai discepoli, “che
hanno mangiato e bevuto con lui dopo la sua resur-
rezione dai morti” (Atti 10).
Gesù è davvero vita, perché egli solo ha lasciato una
tomba vuota nel vasto cimitero del mondo. Per questo
egli è divenuto per noi “Spirito vivificante”. Quest’uo-
mo, che è risorto e possiede la vita stessa di Dio, non
vuole tenere per sé la sua vita abbondante, ma vuole che
noi pure abbiamo parte a questa vita: “Io sono venuto
perché abbiano vita, e l’abbiano ad esuberanza” (Gv 10).
Chiediamo a questo Spirito vivificante in che modo pos-
siamo ottenere questa vita. E Gesù ci risponde: “Occorre
che voi nasciate di nuovo... bisogna nascere d’acqua e
di Spirito” (Gv 3). La conversione biblica è la condizio-
ne essenziale per avere parte alla sua vita. È Lui il Vinci-
tore della morte.
FEDE
FEDE
RAGIONE
RAGIONE
®
Applausi a chi produce morte Il Vincitore della morte
L’ATLETA E LA
MORTE
Si assiste ai giochi olimpici in Francia, ma è dif-
ficile non pensare che in queste stesse ore la
gente muore in Ukraina, a Gaza, sul Golan. È
follia che dinanzi a tutto questo c’è chi applau-
de. Qualcuno ha deciso freddamente di portare
la guerra in quei Paesi. Per ora. Ma quale atleta
riuscirà a vincere la morte?
La morte ci coglie impreparati. È capace di met-
tere a durissima prova le
nostre certezze mediche
e la nostra organizzazio-
ne. La morte sembra far-
si beffe di ogni nostra si-
curezza. Non ha bisogno
di alzare la voce per ri-
cordarci che siamo pel-
legrini in questo mondo.
È giusto meravigliarsi
dei morti per le guerre
scellerate. La realtà è
che appena si nasce si è
già abbastanza vecchi
per morire. Scrive il Sa-
piente: “... Vi è una sorte
unica per tutti... Certo,
finché si resta uniti alla
società dei viventi c’è
speranza: meglio un ca-
ne vivo che un leone
morto. I vivi sanno che
moriranno, ma i morti non sanno nulla; non c’è
più salario per loro, perché il loro ricordo svani-
sce. Il loro amore, il loro odio e la loro invidia,
tutto è ormai finito, non avranno più alcuna par-
te in tutto ciò che accade sotto il sole” (Qohelet
9). Parole che invitano a reagire alla prospettiva
della morte non con disperazione o depressione,
ma con l’attività. E non è forse vero che tutto
ciò che facciamo è in effetti una lotta contro
l’ineluttabilità della morte?
È dunque sterile per l’uomo il sogno di una vita
imperitura? Ecco che ci si avvicina Gesù e ci di-
ce: “Non temere! Io sono la vita! Chi crede in
me, anche se muore vive! (Gv 14; 11). Ma al
mondo tanti pazzi hanno fatto affermazioni as-
surde sotto apparenza di verità. Dobbiamo fidar-
ci di quanto Gesù dice? Non si tratta forse di
una consolazione offerta da una persona esalta-
ta? Affatto: Gesù è l’essere più attendibile ed
equilibrato che sia mai apparso su questa terra.
ri
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La fede
come
esercizio
della
mente
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domenica ore 10.00 Conversazione biblica - culto a Dio
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ha il solo fine di
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importanti della vita e
della fede in Cristo.
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