No alle polemiche
In una fase drammatica come quella che stiamo vivendo, mai vorrei fare polemica politica o peggio campagna elettorale. Non l’ho fatto e non lo farò adesso. Certo, arriverà il momento delle valutazioni, ma non è questo. Per ora mi posso limitare a manifestare il mio apprezzamento per questo governo (di cui non sono mai stato particolarmente tifoso): che piaccia o no, sta facendo scuola in tutta Europa, perlomeno nella fase dell’emergenza. Il dopo si vedrà, con più lucidità.
Rimango pertanto basito dalle affermazioni dell’Assessore Laura Nolfi e tirare in ballo le opposizioni mi sembra fuori luogo. Già dagli albori di questa emergenza ho partecipato alla commissione convocata per affrontare il tema, rimanendo anche in contatto telefonico con il presidente per avere aggiornamenti, mantenendo sempre un reciproco rapporto collaborativo e istituzionale.
Se c’è un modo per dare una mano attraverso il mio ruolo pubblico sono, e sono sempre stato, assolutamente a disposizione.
Nel frattempo, come associazione stiamo valutando iniziative a sostegno delle persone più esposte. E’ bene tuttavia che tali iniziative siano intraprese insieme agli organi preposti per evitare che diventino controproducenti.
Luca Brignone
La protesta di De Angelis e Coppola per la chiusura di Pediatria, Ginecologia e Neonatologia
Penalizzati gli Ospedali Riuniti
Nel frattempo, sempre i sindaci di Anzio e Nettuno, Candido De Angelis ed Alessandro Coppola, in merito all’ancora una volta cambiata la situazione sanitaria dell’Ospedale Riuniti, hanno ulteriormente fatto sapere: “Siamo vicini al personale del Riuniti, in trincea a tutela della salute pubblica. Agiremo a tutti i livelli contro i tagli regionali alle prestazioni sanitarie del nostro Ospedale, anche in un periodo drammatico come quello che stiamo vivendo. Siamo venuti a conoscenza del fatto che a breve, su pressione della politica locale, la ASL Roma 6 riaprirà il Reparto di Pediatria a Velletri. Restano quindi chiusi, anche soltanto per il periodo dell’emergenza coronavirus, i Reparti di Pediatria, Ginecologia e Neonatologia dell’Ospedale di Anzio. Una scelta assurda e incomprensibile, che penalizza un bacino di utenza che supera i 100mila residenti. Se c’è un un Reparto di Pediatria da riattivare è certamente quello del Litorale, che durante questa emergenza avrebbe potuto garantire un servizio basilare per tante famiglie, costrette a recarsi presso l’Ospedale dei Castelli, con tutti i rischi che questo comporta e con l’aumento del traffico veicolare, tra l’altro in un periodo durante il quale, viene giustamente richiesto, a tutela della salute pubblica, viene giustamente richiesto di limitare gli spostamenti nei rispettivi Comuni di residenza. L’Ospedale di Velletri è nelle immediate vicinanze di quello dei Castelli ed ha meno nascite del Riuniti. Siamo pertanto a chiedere, ai vertici della ASL e della Regione Lazio, secondo quali criteri riaprirà il Reparto a Velletri, penalizzando ancora una volta quello di Anzio e Nettuno, in un periodo particolarmente drammatico con i due comuni del impegnati per contenere la diffusione del Coronavirus. Non siamo più disposti a tollerare ulteriori tagli ad ulteriori servizi, alle prestazioni sanitarie ed al personale del nostro Ospedale, hanno così concluso i primi cittadini, che si ripercuoteranno direttamente sulla vita delle persone. Il nostro dovere istituzionale ci impone, in questo triste momento, la massima vicinanza ai medici ed agli infermieri e a tutela della salute pubblica. Mentre, allo stesso tempo, non chineremo la testa davanti al depauperamento del Riuniti ed in rappresentanza degli oltre 100mila cittadini daremo battaglia contro ASL e Regione che, in nome della razionalizzazione e della riorganizzazione della sanità locale, continuano a penalizzare il nostro territorio. Per questo, agiremo a tutti i livelli per vedere riconosciuto il diritto alla salute e per far lavorare dignitosamente i nostri medici ed infermieri sempre in prima linea e sempre troppo pochi rispetto al reale fabbisogno stremati dai tagli e dalle vessazioni, in favore dei comuni che hanno scelto di essere “vicini”alla corte del Governatore Zingaretti”
Ad Anzio e Nettuno quindi, i rispettivi sindaci, hanno emesso un’ordinanza con ulteriori misure da adottare per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Con decorrenza immediata e fino al 3 aprile 2020 è fatto obbligo per tutti i cittadini di indossare la mascherina per tutti i soggetti residenti presenti nel territorio comunali in tutti i luoghi chiusi e, soprattutto quelli esterni, dove avvengono, la gran parte degli incontri tra le persone. Pertanto, in tutti gli uffici pubblici ed in tutti gli esercizi commerciali, per la durata di apertura degli stessi, dovranno essere predisposti dei dispenser con soluzioni igienizzante e/o con guanti monouso, che devono essere cestinati all’uscita dei locali. C’è chi è pronto a giurare di aver visto il direttore generale della USL sull’orlo di una crisi di nervi.
Tito Peccia