Silvano Casaldi su questo numero ci propone le vicissitudini della fontana del dio Nettuno da piazza della Sgrillara a piazza Mazzini
La storia della fontana del dio Nettuno
Il monumento di Nettuno, più fotografato dai turisti è la statua del dio Nettuno. È ubicata al centro della città, un centro animatissimo di persone e di traffico. La statua del dio Nettuno, con il tridente nella destra e l’altra mano che acchiappa per la coda un pesce guizzatogli tra le gambe, è stata realizzata dallo scultore Ottavio De Angelis. In quale anno?
In una scheda dell’ufficio dei Beni Culturali, è scritto 1888. Altri sostengono 1884, anno dell’inaugurazione della ferrovia, e l’ubicazione doveva essere in piazza Umberto I (primo) l’attuale piazza Giuseppe Mazzini. Qui nascono dei dubbi, perché se la statua del dio Nettuno era un regalo dello Stato alla città di Nettuno per quell’occasione, pensiamo che l’ubicazione migliore sarebbe stata il piazzale della stazione, nello slargo Bruno Buozzi, dove adesso c’è il busto del generale dei bersaglieri Lamarmora. Invece quando fu inaugurata la vecchia stazione ferroviaria in quello slargo realizzarono una fontana artistica.
Il nostro convincimento, invece, è che la statua, donata dallo Stato italiano alla città di Nettuno sia stata realizzata – come afferma l’Ufficio dei Beni culturali – nel 1888, quando fu installato il Poligono di tiro e il Comune cedette molti ettari di terreno allo Stato italiano. Un regalo quindi per sdebitarsi di quella speciale concessione per quel paradiso terrestre. Oppure, la storia può essere diversa, cioè che siccome esisteva già un'altra statua del dio Nettuno sempre con il tridente e col piede appoggiato sulla coda del pesce che, ubicato nella parte più antica della città, che era stata la sede del tempio al dio del mare, e che dopo il ritrovamento se ne appropriò lo Stato ed è attualmente al Museo del Laterano, la donazione sia avvenuta come permuta dopo la richiesta di restituzione.
Comunque sia andata, sistemarla in piazza Umberto I (primo) presentava delle difficoltà per gli spazi che erano molto limitati. Quel periodo, dal 1884 al 1888, deve essere stato un periodo molto travagliato per l’amministrazione di Nettuno, poiché in quei cinque anni si succedettero sei sindaci dopo un commissario prefettizio.
La statua del dio Nettuno, fu subito collocata perciò in piazza della Sgrillara, attuale piazza del Mercato. Il nome della Sgrillara è incerto perché esisteva piazza della Sgrillara e lo slargo della Sgrillara che comprendeva parte della vecchia caserma Donati, un rione quindi o una zona, come i Zucchetti, i Marmi, Ravenna, Tinozzi e altri ancora. Mio zio Checco che era del 1910, non ricordava bene.
“Forse – disse – perché c’erano gli alberi pieni di grilli”. Fu costruita una grande vasca rettangolare, con smussature tonde e alle due estremità, ad est e ovest, furono collocate due fontanelle.