Giulia Gerardi prefinalista nazionale per Miss Italia 2023
Miss Italia a Pomezia
Giulia Gerardi di Roma è prefinalista nazionale per l’edizione di Miss Italia 2023 con il titolo di “Miss Eleganza Lazio” per Miss Italia Lazio.
Le selezioni si sono svolte sabato 26 agosto alle ore 21.30 a Pomezia in piazza Indipendenza.
La manifestazione, che ha visto la presenza del sindaco di Pomezia Veronica Felici che è stata anche membro della giuria e dell’assessore alla cultura e spettacolo Luigi Lupo, è stata seguita da un folto pubblico che ha partecipato con entusiasmo a questo evento di risonanza nazionale.
La serata è stata presentata da Margherita Praticò, con una giuria presieduta dalla Miss Italia 2020 Martina Sambucini e composta dal sindaco di Pomezia Veronica Felici; la showgirl Nathalie Caldonazzo; dal programma TV “Uomini e donne” Diego Tavani; la stilista Maria Celli; Miss Roma 2022 e Miss Miluna 2022 Federica Maini; Miss Sorriso 2006 e Miss Eleganza Lazio 2006 Ylenia De Valeri e Miss Roma 2006 Maura Angy Maratta. Per la giuria tecnica il produttore cinematografico Luca Mastrangelo, il celebre fotografo di moda Pino Leone, il lookmaker Lello Sebastiani, il personal trainer dei VIP Tommaso Capezzone, l’ex modella di alta moda Sara Cappa e il fotografo Valerio Cosmi.
Photo: Valerio Cosmi Photography
M.I.
Alla 17enne Pamela Lilova il titolo pometino assegnato a Cinecittà World
Pamela Miss Pomezia 2023
Miss Pomezia non è ancora nella lista dei concorsi di bellezza più famosi e importanti a livello nazionale, ma è un evento che, a parere mio, merita senz’altro di acquisire prestigio. Sono una giornalista milanese e sono stata invitata a fare parte della giuria all’ultima edizione di Miss Pomezia 2023, che si è tenuta a Cinecittà World il 5 agosto scorso. Anche io ho alle spalle un modesto passato legato alla moda, alle sfilate, ai concorsi, alla Tv e al Cinema e di quell’epoca rammento perfettamente di aver partecipato entusiasta a tutte le occasioni che lo show business mi offriva. Essere una giovane donna e fare esperienza sulle passerelle, o davanti a una macchina fotografica o ad una cinepresa, era per me molto elettrizzante! Ancora oggi a distanza di anni, sono felice di aver vissuto tutte quelle situazioni legate al mondo dello spettacolo. Faccio questa premessa perché generalmente la sola parola “concorso”, evoca pareri ed emozioni discordanti, giudizi negativi spesso “ammantati di modernità”, ma carichi invece e solo di stereotipate valutazioni negative e pregiudizi. L’opinione di massima che “un concorso di bellezza è svilente e mercifica la donna”, di moderno ed evoluto non ha nulla, né tantomeno è una considerazione oggettiva o rappresenta “tutto” il sentire femminile. Come in tutte le cose, ci saranno sempre persone, tra cui moltissime donne, che si scagliano e si scaglieranno su questo genere di “eventi che celebrano la bellezza”, ma mi piace ricordare in qualità di donna a tutte le mie pari di genere e agli uomini anche, che se si perora una sacrosanta causa come la “libertà d’espressione delle donne”, allora non si può dimenticare in nessun momento, che anche la libera scelta di una ragazza di partecipare ad un concorso di bellezza, deve essere difesa e garantita! Concordo invece sul fatto che l’attenzione debba essere focalizzata sul tipo di concorso e sulla qualità organizzativa dello stesso. Se fossi una mamma e avessi una figlia adolescente che “scalpita” per prendere parte alla kermesse, mi preoccuperei esclusivamente di permettere a mia figlia di vivere quell’evento in serenità, potendo contare su “una rete di sicurezza”. Un’organizzazione seria che mette al primo posto il benessere delle partecipanti, è quello che ho trovato e che il mio spirito critico ha osservato, arrivando un giorno prima che si tenesse la serata che avrebbe incoronato Miss Pomezia 2023.
Ho avuto modo di conoscere la donna che da 7 anni porta avanti con passione questo concorso, Ida Maggio, una splendida ragazza nativa di Pomezia, che dapprima lavorava dietro le quinte del concorso e che poi, quando per ragioni diverse ha visto improvvisamente “finire” la vita dell’evento, ci ha creduto talmente tanto che lo ha rilevato per portarlo avanti con le sue sole forze. Nel corso del tempo Ida, guida salda e carismatica della competizione, si è circondata di validi collaboratori, come ad esempio il Direttore Artistico Luca Consiglio, “guardiano e spalla” delle Miss, e tutti insieme, ogni anno e non senza fatica, mettono in scena la bella serata di Miss Pomezia. Un Concorso come questo non è solamente un potenziale trampolino di lancio per le giovani partecipanti (due Miss Pomezia hanno partecipato alle selezioni di Miss Italia, e un’altra è in “corsa” proprio quest’anno!), ma dovrebbe essere vissuto dai pometini, e più estesamente dall’area dell’Agro Romano, come un vanto per il territorio. Ci ha creduto e ci crede da sempre l’Amm.re Delegato di Cinecittà World, il Dott. Stefano Cigarini, che nel “parco divertimenti del Cinema” ne ospita ogni edizione nell’area tematica Cinecittà Street, dove si possono guardare sfilare le Miss tra i palazzi della New York degli anni ’20, e ci credono gli sponsor, ogni anno un po’ più numerosi, che anche con un piccolo contributo economico, o con gli omaggi alle concorrenti, supportano Miss Pomezia. Come esordivo all’inizio, mi piacerebbe pensare che già dall’anno prossimo questo Concorso possa ottenere la celebrità e l’attenzione che merita. In qualità di giurato (è stato un onore esserlo), sono stata interpellata dall’abile, simpaticissimo e garbato presentatore Lele Nardozi che ha co-condotto con la bravissima e bellissima Ludovica De Valeri (Miss Pomezia 2018), e mi è stata fatta una domanda interessante: mi è stato chiesto in quale modo un giurato desse i suoi voti. Sono stata felice di rispondere a questa domanda, perché in questo modo ho potuto mettere in evidenza che “il freddo voto” posto sulla scheda e dato ad ogni partecipante, è invece il frutto di un’analisi che coinvolge molti aspetti: guardi queste meravigliose creature incedere, e solo dalla loro andatura, dal loro modo di guardare o di accennare un sorriso, ne cogli la favolosa diversità, la personalità, il timore e l’ebbrezza di essere protagoniste.
Ogni cambio d’abito (un look casual, il costume, l’abito da sera), permette loro di esprimere quel talento, che appartiene solo alle donne di saper valorizzare le loro qualità fisiche, la loro capacità di “fregarsene” del difetto fisico (questo si che è moderno!), ne apprezzi la sempre più evidente sicurezza e l’acquisita e crescente confidenza con il proprio corpo… Ecco, è attraverso tutto questo che “vedi la vera bellezza”, un frammento delle donne, intellettuali, star, casalinghe, mamme o premi Nobel, che potranno essere domani! In conclusione se di progresso e concorsi vogliamo parlare, allora mi congratulo anche con gli altri membri della Giuria che, come me, hanno saputo apprezzare l’autentica bellezza che non si circoscrive al solo aspetto esteriore, ma fissa invece un nuovo concetto di bellezza, dinamico, rivoluzionario e non pretenzioso. Tutto ciò mi ha riportato ad una frase che amo moltissimo: “la bellezza salverà il mondo” dallo scrittore, poeta e filosofo russo Fëdor Dostoevskij, uno dei maggiori esponenti del realismo psicologico e della letteratura mondiale, per il quale la bellezza non è solo una questione estetica, ma una forza spirituale che può trasformare l’anima umana e il mondo intero.
Kycca R. Carbonara