Il presidente della Commissione lavori pubblici Edelvais Ludovici ci riepiloga tutti i passaggi fatti per il progetto definanziato
Niente campus scolastico ad Ardea
Il complesso scolastico non sarà costruito. Il Comune di Ardea, nonostante l’impegno e il lavoro approfondito, non avrà la possibilità di realizzare questo Campus Scolastico e Polo dell’Infanzia alla Nuova Florida tra via Modena e via Pisa. Una vicenda che ha destato evidentemente molto clamore, visto che il progetto era inserito nel PNRR e che sarebbe stato uno dei punti qualificanti per la crescita e lo sviluppo della città, vista la carenza di strutture scolastiche sul territorio. Sulla vicenda è intervenuta la presidente della commissione lavori pubblici, Edelvais Ludovici, per illustrare ai cittadini tutte le varie fasi della progettazione del Campus Scolastico alla Nuova Florida ed altre iniziative intraprese dalla pubblica amministrazione.
“È doveroso fare chiarezza – ha esordito Edelvais Ludovici -. Il 28 luglio 2023, si è tenuta la commissione LL.PP. presso la sala consiliare Sandro Pertini di Ardea, con i seguenti punti all’ordine del giorno per discutere sulle opere pubbliche PNRR che il Comune di Ardea si troverà ad affrontare e gestire. Ordine del giorno della commissione LL.PP.: Realizzazione del nuovo Campus Scolastico, via Modena via Pisa, polo dell’infanzia. Realizzazione di una mensa scolastica annessa alla scuola dell’infanzia s. Antonio, istituto ardea iii sita in via laurentina. Realizzazione di una mensa scolastica annessa alla scuola primaria istituto comprensivo ardea iii di via Varese località Nuova Florida. Una seduta di carattere “istruttorio”, quella della commissione LL.PP. che si è svolta venerdì 28 luglio. La presidenza e i consiglieri di opposizione hanno avanzato una serie di proposte e perplessità, per i lavori futuri, delle opere in elenco. L’unica criticità resta il campus scolastico di Via Modena - Via Pisa che ha determinato da parte della precedente amministrazione una serie di scelte critiche, una prima scelta critica è stato il punto di localizzazione del campus scolastico, questa non ha permesso alla pubblica amministrazione, la possibilità di procedere ed avanzare con le istruttorie come da previsione di intervento.
Il 07.02.2022 è stata ricevuta la nota dal Ministero dell’istruzione acquisita al protocollo 8904, di non ammissione al finanziamento nella quale si rilevano varie criticità: L’area sulla quale si dovrà edificare il nuovo polo scolastico 0-6 non è urbanisticamente destinata alla finalità prevista (nella relazione tecnica è riportata una zona di completamento residenziale B7. (Prima criticità) Per la suddetta area sussiste una DIFFIDA avanzata da un privato nei confronti del Ministero dell’istruzione che rivendica la proprietà del bene per USUCAPIONE. (Seconda criticità). La tipologia di intervento selezionata (polo infanzia 0-6) asilo nido e scuola infanzia, non è coerente con il Cup di candidatura che si riferisce alla sola scuola dell’infanzia. (Terza criticità) Vi sono altre problematiche, in quanto il Dirigente scolastico dichiara la presenza di 79 bambini nell’edificio sito in Via Pratica di mare n. 20, attualmente ospitante la scuola dell’infanzia che presumibilmente sarà oggetto di dismissione, mentre nella relazione tecnica di progetto si evince esclusivamente il numero di bambini per l’asilo nido (n. 45). (Quarta criticità). Il Comune di Ardea ha presentato ricorso al TAR del Lazio, avverso il suddetto provvedimento.
In data 14.10.2022 riammissione al finanziamento in esecuzione alla sentenza del Tar del Lazio, N. 11878/2022 del TAR Lazio sezione III bis. Il Comune di Ardea ha richiesto una proroga di 8 mesi per avviare le procedure istruttorie del progetto. A gennaio 2023 viene sottoscritto un “accordo di concessione e finanziamento “ per la realizzazione dell’opera. Il Comune di Ardea pensa di procedere per non perdere il finanziamento in un’altra area di localizzazione per arginare il contenzioso ancora vigente su quell’area, luogo critico per la costruzione del Polo scolastico.
Il Comune per non perdere il finanziamento, interviene chiedendo al Ministero dell’istruzione la delocalizzazione dell’opera su altra area, in quanto ad oggi ci sono in atto ancora pendenze legali, causa usucapione.
Si sollecita il Ministero dell’istruzione ad un appuntamento urgente attraverso mail e fonogrammi telefonici, per avere quanto prima una risposta, visto che i tempi tecnici per lavorare l’istruttoria sono brevi.
Solo in data 7 giugno il Ministero scrive quanto segue:
......riscontro richiesta di delocalizzazione “dove si legge: “....
...non è possibile accogliere la richiesta di modifica del progetto così come presentato in sede di candidatura e riammesso in esecuzione di una sentenza immediatamente esecutiva, in quanto significherebbe ammettere ad oggi la mancanza di uno dei requisiti minimi di ammissione“.
La commissione lavori pubblici, nella veste della sottoscritta, ha inviato ai commissari tutta la cronistoria di come si sono susseguiti i fatti del campus di Via Modena, Via Pisa, con tutte le motivazioni in essere e l’excursus a cui l’amministrazione è stata sottoposta, probabilmente la lettura delle 4 pagine sottoposte ai commissari qualche giorno prima, sono state interpretate male nella conoscenza dei fatti che si sono susseguiti, oppure l’italiano per qualcuno è forse un optional.
I piani nazionali di resilienza (PNRR) sono contratti spesso incentrati sul milestone, che descrivono gradualmente l’avanzamento e i risultati delle riforme e degli investimenti che si propongono di attuare. Il milestone è la legislazione primaria per l’attuazione del PNRR, che va rispettata, come norma vigente. Sono una vera pietra miliare. Questo per comunicare che c’è alla base di un PNRR un monitoraggio a livello centrale dei progetti e se tutto non avviene come previsto e nel rispetto della legislazione non si raggiunge il risultato, traguardo dell’investimento. La politica dell’opposizione parla solo di un risultato negativo, senza descrivere le motivazioni che hanno determinato per forza maggiore quel risultato, non hanno elencato le rituali criticità già descritte, all’apice di scelte scellerate precedenti, è solo politica becera. La classica politica di sinistra. Politica non trasparente e criptica. Ed aggiungo non si fa politica raccontando solo il finale di una storia per essere di piacere al proprio ego, strumentalizzando un excursus tecnico e burocratico ampliamente motivato. Nel rispetto della legge e della trasparenza, - ha concluso Edelvais Ludovici - è necessario raccontare o scrivere i contenuti di una storia, che quando si raccontano nella lealtà, ci fanno capire, il perché non si è raggiunto un risultato. Invece la politica non trasparente, becera, parla solo del risultato, senza attendere alle varie motivazioni che hanno indotto l’amministrazione obbligatoriamente a quella conclusione.
Una politica per strumentalizzare azioni di governo di questa amministrazione, su scelte scellerate della precedente. Per la mensa S. Antonio proprio in questi giorni verrà consegnata bozza del progetto che dovrà poi essere inviato agli organi competenti per pareri preventivi.
Per la mensa scolastica di via Varese, si attende la consegna del progetto definitivo da parte del professionista incaricato, quale documentazione che può essere ultimata e completata solo a fronte della Relazione geologica conclusa. Tutto per far partire entro il 31 agosto 2023 l’appalto integrato con aggiudicazione dei lavori ed eventuale determina di aggiudicazione come previsto dal Milestone ITA ed avviare i lavori entro il 30 novembre 2023 con verbale di consegna lavori che si andranno a concludere entro il 31 dicembre 2025 Millestone ITA, verbale di ultimazione dei lavori. A seguire collaudo dei lavori entro il 30 giugno 2026 con certificato di collaudo. La commissione LL.PP. è stato un tempo di confronto costruttivo e propositivo, mettendo a dura prova l’ego di qualche consigliere di opposizione. Lascio a voi l’interpretazione. Si consiglia al presidente della commissione legalità e trasparenza di approfondire questo ridondante problema, naturalmente tenendo conto di tutti gli avvenimenti e considerando la normativa di attuazione prima e dopo, a cui sono sottoposti i finanziamenti dei PNRR. È necessario che se ci sono dubbi o perplessità da parte della minoranza su qualsiasi argomentazione o progetto, si può adoperare uno strumento democratico e legale, oltretutto concesso alla P.A. per meglio specificare ad un consigliere di minoranza, quale Presidente della commissione legalità e trasparenza, che ad oggi dopo un anno e qualche mese di amministrazione, credo, conti una sola seduta. Formalizzate una commissione trasparenza, spiegando in virtù della legalità, le scelte scellerate della precedente amministrazione, che non hanno dato la possibilità all’ente di raggiungere l’obiettivo previsto”.
Sabatino Mele