Un successo è stato quando in seconda ho preso dieci in lettura. Quando andavo a correre con mio padre arrivavo al traguardo sempre prima ed ero contentissimo. Un giorno ero a casa, il tubo del lavandino era rotto e piano piano l’ho riparato. Ero ad un supermercato e ad un anziano gli era caduto il portafoglio gliel’ho riportato e mi ha regalato cinquanta euro ed ero orgoglioso.
Mattia G.
Mi ricordo che l’anno scorso la maestra mi ha chiesto scienze, per me era molto difficile, ma ci sono riuscita e lei mi ha fatto i complimenti. Una volta a sport ci hanno detto di fare “rana” e io sono arrivata prima e tutti mi hanno guardato stupiti. Un’altra volta a casa mia sorella aveva rotto un libro e io l’ho aggiustato, era orgogliosa di me. Infine un signore al supermercato non trovava il caffè e io gli ho detto dov’era e sono stata felice perché mi ha ringraziato.
Roberta I.
Ricordo che mi ero perso al supermercato e ho dovuto correre per trovare i miei genitori. Prometto che non succederà mai più. Ricordo ancora l’incidente con la ruota panoramica quando ho guardato giù ho avuto le vertigini. Poi sono svenuto fino otto minuti, finché non mi sono svegliato e tutti si misero a ridere da quella volta non volevo andare più al parco divertimenti.
Daniel
Quando stavo a sport “ginnastica artistica dei ragazzi” mi hanno fatto i complimenti. Mi sono sentito felice. Mi ricordo che mia madre aveva perso delle scarpe , io gliele ho ritrovate. Mamma ha detto che sono bravissimo. A scuola la maestra di matematica ci aveva interrogato sui fiori e ha detto orgogliosa che sono stato bravissimo. Non pensavo di prendere dieci. Infine a mare avevo trovato un telefono, era senza pin quindi papà ha chiamato la mamma del proprietario e se l’è venuto a riprendere. Mi hanno fatto i complimenti.
Mattia N.
LA MIA AUTOBIOGRAFIA
Ciao mi chiamo Gioele.
Il mio nome l’ha scelto mia madre e mio padre, all’infanzia stavo molto bene però certe volte mi prendevano in giro perché a scuola parlavo poco. Alla primaria invece mi prendevano in giro perchè facevamo sempre un gioco ed ero scarso. Gli amici mi prendevano in giro perché non sapevo tirare la palla alta e quindi mi arrabbiavo molto e lo dicevo a un mio amico e alla quarta era cambiato tutto, solo Samuel e Dennys mi offendono. Mi ricordo quando la maestra di italiano e matematica ci portava fuori. Io vado a scuola a viale Severiano. Quando finisce scuola vado a basket e mi ha “ imparato “ mio zio a giocare a basket.
Gioele
Sono Lorenzo. Il mio nome l’ha scelto mio fratello perché gli piaceva il motociclista spagnolo. Io stavo coni nonni perché quando ero nato dopo pochi mesi doveva nascere mio fratello più piccolo, all’asilo ci sono stato poco qui a “ Viale Severiano” perché mio fratello non voleva venire e quindi sono andato alle “Filippine”. Mia cugina e una sua amica andavano lì quindi c’erano aspetti positivi. In prima ho “sofferto2 perché davano troppi compiti e avevo ansia perché si usavano le penne non cancellabili.
Quell’anno feci i miei primi viaggi: in Calabria, a Torino, e a Napoli. Infine sono molto “sociale”, con gli amici non ho mai avuto problemi, ma una bambina, mia amica ,in prima, mi disse:” Sei proprio un Cuccurullo”, e mi sono infastidito, e questo solo per un temperino! Ma adesso mi godo questo bel momento della vita.
Lorenzo
Ciao sono David.
Io ho due nomi che sono: David e Alessandro, David l’ha scelto mamma invece Alessandro lo ha scelto papà.
Sono stato all’asilo ad Aprilia e l’asilo era enorme, c’era anche la sala film.
Il primo anno a scuola, era tutto molto diverso ma ero molto felice. Ora sono in quarta e ho trovato nuovi amici!
Da un mesetto che faccio tennis e sono fortissimo.
David
Ciao sono Dennys. Quando ero all’infanzia ero felice perché c’erano un sacco di giochi: puzzle, lego e tanti giochi divertenti. Quando ero in prima ero molto felice perché c’erano un sacco di compagni, Cristiano, Samuel ecc… Quando facciamo ricreazione andiamo quasi sempre a mangiare fuori e quindi ci divertiamo tutti soprattutto io e Cristiano.
Dennys
Ciao, mi chiamo Alice.
Il mio nome l’ha voluto scegliere mia sorella perché i miei genitori volevano chiamarmi Aurora. Io all’asilo mi sono trovata benissimo. Mi ricordo che coloravamo sempre avevamo solo un libro ma non ci facevamo praticamente niente. C’erano tantissimi giochi e ci portavano sempre fuori dove c’erano: le casette, lo scivolo, i monopattini e il “girandolo”, potevamo andare vestite come volevamo. A sei anni quando ho iniziato la prima, non sapevo leggere ne scrivere sapevo solo disegnare e colorare. Ero anche molto brava a disegnare ero una delle più brave a disegnare. Alle maestre non parlavo mai perchè mi vergognavo. Non ho fatto amicizia con tutti subito avevo il mio gruppetto. I miei amici non mi prendevano mai in giro anche se litigavamo spesso. Le mie maestre mi sono state simpatiche da subito. Adesso che sono in classe quarta mi sembra di avere tredici anni, mi sento grandissima.
Alice
Ciao mi chiamo Shadey. Il mio nome l’ha scelto mia madre, mio papà mi voleva chiamare Francesca. In infanzia mi divertivo tanto, facevamo gli esperimenti, uscivamo spesso. In prima ho imparato tante cose: a leggere, scrivere, un po’ di tutto. I miei amici vanno tutti a sport, io no, vorrei andare a ginnastica o a nuoto, ma non trovo ancora. Nella classe mi trovo bene, non mi fanno dispetti, tranne Samuel che mi fa i dispetti. Questa scuola è bella. Quando vedo mia sorella mi sento più grande, lei fa l’infanzia, io faccio la quarta.
Shadey
Ciao, mi chiamo Giulia. Il mio nome l’hanno scelto tutti e due i miei genitori. Vivevo a Roma e al primo anno di asilo ho traslocato qui ad Anzio. Mi sono trovata meglio nella nuova scuola (ad Anzio) perché le maestre erano più gentili… E poi è nato mio fratello. Quando cominciai la primaria, sapevo già leggere: mi aveva insegnato mia nonna che faceva l’insegnante alla primaria. Quest’anno ho cominciato a fare pallavolo e le amichette sono molto simpatiche. L’esperienza più folle con gli amici è astata in spiaggia. Eravamo a caccia di meduse e ad un certo punto ne avevamo pescate tante e ci venne un formicolio infinito! Infatti le meduse ci avevano punto. E adesso vi devo salutare…A presto.
Giulia T.
Ciao sono Cristiano.
Il mio nome l’ha scelto mia madre. Alla materna mi sono trovato benissimo avevo delle maestre bravissime e ancora oggi sono brave. Ricordo un cortile con tanti giochi. A sei anni sapevo già scrivere e leggere, avevo imparato esercitandomi molto. Non disturbavo mai la lezione. Io ho incominciato a fare calcio da quando avevo cinque anni.
Cristiano
Ciao mi chiamo Greta. In classe per riconoscermi mi chiamano tutti Greta A. Ho fatto la primina quindi sono anticipataria. Alla scuola materna mi sono trovata bene, mi ricordo la classe piena zeppa di lavoretti con una cucinetta che avevo portato io. A tre anni ho avuto un incidente: sono caduta dalla macchina. Visto che sono molto timida delle mie amiche mi dicevano: “ Per caso il gatto ti ha mangiato la lingua?”. Io sono molto veloce, mi piace molto gareggiare. Mi sento più grande da quando vado in quarta.
Greta A.
Ciao, mi chiamo Sharon,
Il mio nome l’hanno scelto i miei genitori, perché mia sorella mi voleva chiamare Sharin. Io non sono andata a scuola perché stavo con mia nonna, perché mia mamma ogni giorno doveva andare all’ospedale. Dalla materna alla quarta primaria mi sono trovata benissimo.
Sharon
Ciao il mio nome è Tommaso. Mi chiamo così perché quando mia mamma era piccola, avrebbe voluto chiamare uno dei suoi figli Tommaso. alla materna non mi sono trovato molto bene, stavo dalle Mercedarie. Ricordo che, all’ultima ora ci faceva giocare ma solo se eravamo stati bravi, se invece eravamo stati disubbidienti, ci faceva stare seduti. Alla primaria invece mi sono trovato bene perché ci siamo spostati alla scuola di nome “Don Pino Puglisi”. Ero molto bravo e non disturbavo mai la maestra, soltanto per chiederle qualcosa. In prima o in seconda delle compagne mi prendevano in giro dicendomi:” lavapiatti, lavapiatti!” L’anno scorso