Il Consiglio comunale neroniano ha votato l’esercizio finanziario di previsione 2022 ed il Piano delle Opere Pubbliche
Approvato il bilancio di previsione 2022
Il Consiglio Comunale della Città di Anzio ha approvato il Bilancio Previsionale 2022 - 2024 ed il Piano Triennale delle Opere Pubbliche. Il Sindaco De Angelis: “Il prossimo sarà un anno di grande lavoro, con numerosi cantieri aperti, che apriremo con l’inaugurazione del Palazzetto dello Sport” Nuove opere pubbliche, manutenzione straordinaria delle strade comunali, interventi sui plessi scolastici e nei parchi cittadini, arredo urbano e riqualificazione nei quartieri, diverse opere igienico sanitarie, miglioramento della raccolta differenziata su tutto il territorio comunale, con il potenziamento di importanti servizi alla cittadinanza e sempre con la massima attenzione ai ceti sociali più deboli della popolazione.
È l’asse portante del Bilancio di Previsione 2022 - 2024, approvato questa mattina dal Consiglio Comunale, insieme al Piano Triennale delle Opere Pubbliche, con il voto favorevole della maggioranza De Angelis. “Il 2022, che apriremo con l’inaugurazione del nuovo Palazzetto dello Sport, che si aggiunge allo Stadio del Nuoto ed al potenziamento degli impianti sportivi del territorio, - afferma il Sindaco, Candido De Angelis - sarà un anno di grande lavoro, con l’apertura di numerosi nuovi cantieri, da Lido dei Pini fino al centro cittadino, su tutto il territorio comunale. Ringrazio gli Uffici dell’Ente, il dottor Luigi D’Aprano, l’Assessore Eugenio Ruggiero e l’Amministrazione tutta, insieme ai Consiglieri Comunali che, con il loro voto favorevole e con il loro positivo contributo, hanno sostenuto il Bilancio di Previsione, approvato, nonostante le difficoltà legate al covid, entro la fine del 2021. Colgo l’occasione, a nome del Consiglio Comunale, per augurare buon anno alla cittadinanza ed a tutti i dipendenti dell’Ente che hanno lavorato, spesso in condizioni difficili, per predisporre tutti gli atti propedeutici al Bilancio Previsionale”.
Soddisfazione, per l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche, è stata espressa dal Vicesindaco, Danilo Fontana, che ha annunciato l’esito positivo del finanziamento, pari a 500.000 euro, tramite la Città Metropolitana, per la riforestazione delle aree verdi cittadine, con il progetto pianificato in partnership con la Guardia Forestale.
Ufficio comunicazione Anzio
APPROVATO EMENDAMENTO M5S PER LA PROTEZIONE CIVILE
È stato approvato in consiglio comunale, all’unanimità, il nostro #emendamento al #BilancioDiPrevisione
concernente una implementazione dei fondi destinati alla #ProtezioneCivile comunale .
Dopo che lo scorso anno era stato prima votato, e poi ignorato nei fatti, un nostrro ordine del giorno sullo stesso tema,adesso grazie all’emendamento la cifra è incardinata al bilancio e si gettano le basi per un obiettivo, quello di avere un nucleo comunale di Protezione Civile fornito di mezzi, tecnologie e formazione. Inoltre è necessario l’aggiornamento continuo del Piano di Emergenza Comunale, l’installazione della segnaletica nei luoghi di raduno in caso di emergenza e una buona pubblicità e diffusione dello sresso piano presso i cittadini.
La cifra, di trentamila euro l’anno, si va a sommare alle ventimila già stanziate dall’amministrazione, si tratta di una somma ancora troppo bassa ma comunque un buon inizio.
La Protezione Civile ha dimostrato in questi due anni di pandemia di avere un ruolo fondamentale nella gestione di emergenze di ogni ordine e grado, e senza nulla togliere all’immenso lavoro delle associazioni di volontariato del settore, era necessario che una città come la nostra avesse un proprio nucleo operativo e
siamo lieti di aver potuto dare il nostro contributo tangibile
M5S Anzio
Alessio Guain
Rita Pollastrini
L’AMMINISTRAZIONE VOTA NO AD UN ORDINE DEL GIORNO A FAVORE DELLA SCUOLA DI LIDO DEI PINI.
L’assessore ai Lavori Pubblici dichiara quella scuola ha alunni per il 70% che vengono da Ardea.
Oggi in Consiglio Comunale abbiamo presentato un ordine del giorno per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della scuola di Lido dei Pini chiusa dal 2 novembre perchè il plesso ormai vecchio non è più sicuro, da allora 231 bambini fanno lezione con enorme disagio, un po’ in DAD altre volte con aule in prestito da altri plessi.
L’Amministrazione ha preferito bocciare la nostra proposta, perchè ritiene più importante raddoppiare gli investimenti sulla riparazione delle strade.
Si preferisce investire tutto sulle strade, per manutenzione poco più che ordinaria senza alcun progetto innovativo.
Forse le strade rimangono il miglior modo per adulare l'elettore?
Cosa intende l’Assessore nel dire che il 70% dei bambini che frequentano questa scuola vengono da Ardea?
Che non sono voti sul territorio?
Alessio Guain
Capogruppo M5S
APA: SULLA CAPO D’ANZIO CONTRARI ALLE OPERAZIONI DI FANTASIA FINANZIARIA CON I SOLDI DEI CITTADINI
Solo un anno fa la corte dei conti sollecitava il comune a rientrare in possesso dei 517 mila euro dalla Capo d’Anzio. Oggi non solo quei soldi non sono stati recuperati, ma ne impegniamo un altro milione e mezzo, per una società che ha oltre 3 milioni di debiti (IVA, IRAP, INPS-INAIL-EBTL, IMU, canoni demaniali e altri debiti con la Regione Lazio), un valore della produzione al di sotto della soglia del milione di euro nel triennio precedente stabilito dal TUSP (art. 20 c2 lettera d), un capitale sociale al di sotto della soglia di scioglimento ai sensi del codice civile (art. 2484 c1), dei bilanci artificiosamente in attivo, come rilevato dallo stesso collegio sindacale.
Non ci hanno convinto per nulla gli interventi del professor Monti e dell’ingegner Ievolella, i quali al di là dell’ostentata autoreferenzialità e dello scarico di responsabilità al ‘signor 39%’, con il quale le amministrazioni di centro destra firmavano road map e bussiness plan improbabili (mentre noi mettevamo ampiamente in evidenza le manovre speculative che si nascondevano quelle operazioni), non hanno risposto alle domande che abbiamo posto: il piano di investimento presentato non contempla alcuna analisi di rischio e possibili scenari (come se non fossimo nel bel mezzo di una pandemia), nessun piano di rientro. Si è difeso a spada tratta un progetto di porto che sul mercato ha sancito la sua irrealizzabilità già dal 2011 (definendo ‘per legge nullo il progetto diviso per fasi’, quando queste sono state approvate dal ministero per la relativa VIA), sbandierando una pseudo-manifestazione di interesse di un improbabile fondo lussemburghese. Forzate sono state anche le prospettive ‘devastanti per l’economia locale’ con la decadenza della concessione e il fallimento della società, come se istantaneamente il porto dovesse cessare di esistere, quando tutti sappiamo che le procedure fallimentari avvengono dopo un iter e la decadenza della concessione è in capo al comune, il quale potrebbe garantire continuità agli operatori nel tempo necessario a predisporre i bandi di gara, come accade per tutte le altre concessioni demaniali. Il ruolo della politica non è quello di giocare a fare gli imprenditori che rischiano con i soldi dei cittadini un progetto non è buono perché lo hanno fatto degli esperti. Un progetto è buono quando oltre ad essere fatto da esperti risponde alle esigenze di una città e dei suoi abitanti, che da questa discussione sono tagliati totalmente fuori.
Alternativa per Anzio
GARANZIA PUBBLICA PER UN MILIONE E MEZZO DI EURO PRATICAMENTE SULLA FIDUCIA
È stata approvata dal consiglio comunale, con voto contrario del M5S la fidejussione alla Capo d’Anzio per un milione e mezzo di euro per un prestito che la società chiederà alla banca, non sappiamo quale né conosciamo il piano finanziario di rientro
Erano presenti il Presidente della società professor Monti e l’amministratore delegato ing. Jevolella, che poco hanno aggiunto a quanto già sapevamo, avendo letto i verbali dei consigli di amministrazione dove, la parola “ SOPRAVVIVENZA” si ripete spesso La Capo d’Anzio ha debiti di milioni di euro, tra canoni concessori, debiti erariali e debiti verso lo stesso comune di Anzio ( la famigerata quota di fidejussione di 517 mila euro mai restituita e persino IMU), è gravata da innumerevoli contenziosi giudiziari e presenta incertezza di continuità aziendale, oltre che per l’intricata questione della concessione, su cui pesa un iter di revoca da parte della Regione, per ora sospeso ma comunque ancora aperto, ma anche per i bilanci, che sono in attivo solo grazie a aggiustamenti di poste ( legittimi dal punto di vista contabile) riguardanti diversi debiti, alcuni per via di rinuncia dei creditori, altri decisi unilateralmente col rischio di nuovi contenziosi ( vedi debito verso socio Marinedi per i costi di progettazione o quello verso l’ex direttore del porto). Praticamente il bilancio va in attivo di pochi spiccioli senza che vi sia stato un effettivo incremento dei ricavi
Oggi si chiede ai cittadini di fare un atto di fiducia concedendo alla partecipata questa garanzia al fine di avere una boccata di ossigeno, una iniezione di liquidità da usare per investimenti a breve termine, che dovrebbero portare a un incremento di ricavi tale da consentire la sopravvivenza della società ancora per il tempo necessario a un bando di gara per la costruzione del nuovo porto.
Quello che aspettiamo da venti anni. Bando che ricordiamo, è andato due volte deserto, il primo per disinteresse del mercato verso un’opera costosa e scarsamente remunerativa, il secondo per gli innumerevoli contenziosi societari primo far tutti quello con il socio (ex?) Marinedi che non permettono ovviamente a nessun investitore serio di proporsi, se non a qualche speculatore del cemento. Una situazione quindi molto a grave, che nell’ultimo anno non è affatto migliorata nonostante un nuovo presidente, un nuovo CDA. Oggi si chiede un prestito ma a breve si chiederà di ricapitalizzare la società ossia immettere altri soldi pubblici per l’aumento di capitale ormai non più rimandabile.
E l’obiettivo? Resta sempre quello del grande megaporto, progetto ormai obsoleto, sovradimensionato per le effettive esigenze della città, inadatto alla nostra viabilità alle infrastrutture e all’assetto urbanistico del centro storico. Obiettivo da raggiungere come e quando non è stato chiarito.
Allo stato attuale ci è impossibile avallare un impegno economico sulle spalle dei cittadini solo su richieste di fiducia, e probabilità non supportare da piani finanziari e industriali che tengano conto dei rischi e delle reali possibilità di successo .
Infine un commento sulle parole del sindaco rivolte all’opposizione, accusata di dire no senza dare soluzioni alternative. Venti anni in cui il centrodestra ha usato il miraggio del nuovo porto come campagna elettorale permanente, in cui mai si è svolta un’assemblea pubblica coi veri soci, i cittadini. Venti anni in cui l’amministrazione si è circondata di eminenze grigie della giurisprudenza, dell’ingegneria, dell’arte della contabilità, di professori ed ex generali di GdF, e adesso venite a chiedere a noi la soluzione? Verrebbe da ridere se non fosse cosa terribilmente seria. Le responsabilità non possono essere equamente divise
Alessio Guain
Rita Pollastrini