Il Comitato per la Difesa del Territorio ed il Consorzio Lido dei Pini per un compostaggio domestico
Compostare conviene
Mentre imperversano le diatribe della politichetta locale, fatta di pizze e cene al Turcotto e di poco altro, mentre insignificanti personaggetti credono di dare notizia di se passando da un partito all’altro, mentre gruppi di sostegno camuffati da comitati millantano soluzioni già dovute per contratto, vi sono le formiche che continuano fastidiosamente imperterrite a sventolare la bandiera dell’onestà delle azioni e la concretezza dei risultati. Mi riferisco al Comitato per la Difesa del Territorio, un gruppo di persone completamente al di fuori delle pratiche spartitorie della politica che fa cose per la Comunità per puro spirito di servizio, qualcosa che sembra estinta nel nostro modo di vivere ingoiata dalle manovre di una sottopolitica irritante. Con pazienza e, con le limitazioni che il Covid ed un menefreghismo diffuso impongono, sta cercando di supplire alle dimenticante dell’Amministrazione comunale dando il via ad una pratica semplice ed utilissima nella gestione dei rifiuti domestici: quella del compostaggio. Questo progetto, già fallito quando fu proposto dal Vice Sindaco Fontana, viene ora riproposto sempre presso il Consorzio Lido dei Pini e sotto la direzione tecnica di Marco Mandelli che è il portavoce del Comitato per la Difesa del Territorio. Tutto questo è possibile grazie alla disponibilità di una persona fattiva e sensibile come il Dr. Nazzareno Chiacchiarini, Presidente del Consorzio Lido dei Pini. Il 15 dicembre si è riunito il Gruppo Promotore del progetto e il Comitato ha emesso il comunicato che segue:
Tre anni fa il comune di Anzio aveva fornito alcune decine di compostiere al Consorzio Lido dei Pini, per una iniziativa pilota; ma l’avvicendarsi di assessori e dirigenti all’ufficio ambiente del comune di Anzio non aveva consentito il proseguimento dell’iniziativa. Il consiglio comunale di Anzio ha approvato nel frattempo un regolamento per l’albo dei compostatori; mancano ancora le determine attuative dell’ufficio tributi , al fine di applicare lo sconto TARI previsto per chi pratica il compostaggio domestico. Nel corso del 2022 si partirà da un piccolo gruppo di promotori del compostaggio domestico, per poi allargare gradualmente la platea dei praticanti, prima nel Consorzio Lido dei Pini, poi a tutta Anzio . Al fine di incentivare il compostaggio domestico , occorre ricordare ai cittadini che, praticandolo, si evita il conferimento plurisettimanale del proprio materiale organico a bordo strada . E’ sufficiente un piccolo giardino; il tempo per seguire il compostaggio è veramente minimo. Quando il comune di Anzio applicherà lo sconto TARI ai compostatori, si avrà anche un beneficio economico (riduzione della TARI), derivante dal mancato conferimento della FORSU (frazione organica dei rifiuti solidi urbani) al comune. Si ricorda altresì che nella compostiera si possono tranquillamente conferire gli sfalci erbosi, che nel giro di pochi giorni si riducono fortemente in volume e conferiscono la giusta umidità al compost. Le potature piccole, opportunamente trattate con biotrituratore (o tritate in altro modo), possono essere anch’esse conferite nella compostiera, mentre le potature più grandi, opportunamente essiccate e tagliate, sono un ottimo combustibile per accendere stufe e caminetti. Nel periodo gennaio – aprile 2022 i promotori-compostatori avvieranno le prime compostiere e si scambieranno le esperienze. Una compostiera è già stata posizionata nel giardino della sede consortile e fornirà ulteriore esempio per la pratica. Entro il mese di aprile 2022 verrà convocata un’ assemblea rivolta a tutti i consorziati, al fine di coinvolgerne il massimo numero possibile. La primavera è il momento migliore per diffondere il compostaggio domestico, specialmente a Lido dei Pini, in quanto molti consorziati residenti a Roma preparano la loro casa per le vacanze estive e le temperature esterne più miti favoriscono il processo di compostaggio. La Regione Lazio fornirà da inizio 2022 incentivi economici per il compostaggio domestico, ma questi dovranno essere richiesti dal comune di Anzio. Si invitano l’assessore all’ambiente, il dirigente ed il personale dell’ufficio ambiente ad attivarsi in tal senso. Nel corso della riunione odierna si è ricordato quanto il compostaggio domestico abbia forti valenze culturali, in quanto stimola tutti noi a conoscere meglio la natura e l’economia circolare; in natura tutto si trasforma: lombrichi, insetti e batteri provvedono a trasformare i rifiuti organici in un altro materiale che concima piante e giardini. Si ricorda inoltre che la FORSU corrisponde a circa un terzo del totale dei rifiuti urbani. Normalmente, passata la prima fase di avviamento, l’impegno per il compostaggio domestico è assai limitato; basta rivoltare settimanalmente il materiale presente nella compostiera, per conferire il giusto arieggiamento, che impedisce la formazione di cattivi odori. Gli sfalci erbosi conferiscono la giusta umidità (al fine di agevolare la digestione aerobica dei batteri); in caso di mancanza di sfalci erbosi basta conferire poca acqua. Successivamente, compatibilmente con i risultati ottenuti e la collaborazione del comune di Anzio, il progetto verrà esteso al tutto il territorio comunale.
Marco Mandelli,
portavoce del Comitato
per la difesa del territorio
Ha avuto inizio la vaccinazione Covid per i bambini
Vaccinarsi facile
Tra le tante disgrazie che il Covid 19 sta causando al nostro Paese, un elemento positivo: sono stati bloccati i danni causati dalla variante Conte-Arcuri, quella secondo la quale saremmo forse ancora realizzando le tende “primule”, forse saremmo ancora a reclutare medici ed infermieri con concorsi pubblici senza partecipanti o a progettare letti a rotelle. L’avvento di Draghi e del Gen Figliuolo ha dato una svolta rivoluzionaria e nonostante le difficoltà oggettive, nonostante un’informazione non proprio consistente, nonostante gli inutili protagonismi di molti personaggi e dei loro noiosissimi libri, nonostante la pedante e perdurante presenza di un ministro della salute che non ha ancora spiegato molte cose delle sue decisioni politiche, l’Italia se la sta cavando meglio di molti paesi primi della classe. Detto questo ed in attesa di sistemi di cura affidabili non ci resta che il vaccino, anche se il suo grado di protezione è risultato essere nettamente inferiore a quello che inizialmente ci si aspettava. Quindi il vaccino è l’unico mezzo provato dai fatti che, con tutti i suoi limiti, riduce nettamente i livelli di dannosità e di letalità della pandemia.
E ciò nonostante il terrapiattismo ideologico di chi predica il contrario. Se ce ne fosse bisogno l’ulteriore dimostrazione è data dall’età media dei malati e dei casi di decesso. La fascia dei contagiati da Covid, un anno fa, si aggirava intorno a 66 anni e dei casi di decesso intorno agli anni 80. Con l’intensa vaccinazione degli adulti in genere e degli anziani in particolare e nonostante il fatto che gli anziani sono portatori di un maggior numero di patologie e criticità, alla data del 27 dicembre di quest’anno l’età media dei contagiati è di 36 anni e quella dei decessi è sotto i 50 anni. Purtroppo ad abbassare la media dei decessi hanno contribuito tanti bambini che, all’inizio della pandemia, venivano considerati quasi indenni dal male. Dalla metà di dicembre ha avuto inizio la campagna vaccinale pediatrica e, almeno del Lazio, essa sta procedendo con efficienza ed organizzazione. Ne ho avuto un esempio significativo nell’accompagnare la mia nipotina a vaccinarsi. I suoi genitori hanno deciso di farlo la sera del 26 dicembre e con il semplice accesso al sistema di prenotazione regionale hanno preso un appuntamento per il giorno successivo presso l’ospedale Castelli Romani a meno di 30 minuti da Lavinio. All’arrivo due gentilissime impiegate hanno preso in carico la pratica aiutando chi accompagnava la nipotina nella compilazione del modulo di consenso informato. Successivamente la bimba è stata accompagnata nella saletta di vaccinazione dove una sorridente dottoressa le ha praticato la vaccinazione camuffandola con un semplice buffettino sulla spalla. Succesivamente la bambina e la sua mamma sono passate nella sala di osservazione post vaccino nella quale, la neo vaccinata, per circa 20 minuti, ha partecipato a giochi e spettacoli organizzati da due giovani clowns incaricati di intrattenere i giovanissimi spettatori.
Tutta l’operazione è durata circa 40 minuti e dover convincere una bimba a lasciare un ospedale è il segno di quanto lieve e, per alcuni versi gradevole, sia stata l’esperienza. Ho voluto riportare questo piccolo episodio per incoraggiare i genitori riluttanti a vaccinare i propri figli perchè essi stanno sempre piu diventando l’anello debole della lotta alla pandemia e perchè il sistema che deve prendersene carico lo sta facendo con l’efficienza degna di un’assistenza sanitaria degna di un paese moderno.
Sergio Franchi