LA STORIA DEL NETTUNO CALCIO – La Pro Calcio Nettuno soffre, ma supera la Città di Aprilia 3 - 1. Osman Allo capocannoniere
Elementare Furlan, con Greco e Allo
Nelle parole parafrasate di Sherlock Holmes, c’è la chiave di lettura della partita tra la Pro Calcio Nettuno e la Città di Aprilia, vinta dalla squadra nettunese per 3 a 1, con un gol di Paolo Greco e due di Osman Allo.
E sì, perché la partita – come nel caso di un romanzo giallo – è stata complicata per la squadra nettunese e ci sono volute due prodezze dell’attaccante Allo per risolverla. Una partita che il mister Andrea Furlan sapeva che sarebbe stata difficile, tanto da definirla: «una finale».
Infatti, la squadra apriliana ha tenuto in mano le redini del gioco per quasi tutta la gara, in virtù di un centrocampo brillante e aggressivo, favorita dalla modesta prestazione dei centrocampisti della Pro Calcio Nettuno. A cominciare da Laudante, che era reduce da un fastidio alla coscia; con lui giù di condizione fisica, non è mai entrato in partita Giansanti e l’altro centrocampista, che è l’incontrista Nocera, non è riuscito mai di conquistare il pallone. Anche la difesa, benché abbia subito gol soltanto su calcio di rigore ci è sembrata in difficoltà (dovuta forse anche alla precarietà del centrocampo), calciando il pallone spesso in fallo laterale o a vanvera senza cognizione di gioco. Tuttavia Silvi, sempre impeccabile, non è mai stato seriamente impegnato dai giocatori dell’Aprilia.
Ma la Pro Calcio Nettuno, può vantare i migliori (forse) attaccanti di questo girone: Greco, De Carolis e Allo. E quindi, per Furlan, malgrado le complicazioni che implicano le partite difficili da risolvere, tutto diventa, come dice l’investigatore Sherlock Holmes: «Elementare».
Si era capito subito; infatti ci sono voluti dieci minuti affinché il pallone superasse il centrocampo dell’Aprilia e finisse nei piedi di Allo, il quale ha puntato dritto la porta avversaria lasciandosi nella scia il suo marcatore, ma l’esperto portiere Capriello, ha evitato il gol con una uscita tempestiva.
Due minuti dopo è Greco a conquistare palla al limite dell’area e puntare a rete, fermato da un fallo punito dall’arbitro Agostini (della sezione di Latina), con il calcio di rigore. Si incarica di batterlo lo stesso Greco. Ci prova Capriello a disorientarlo piazzandosi sulla parte sinistra della porta e invitandolo perciò a calciare il pallone alla sua destra. Greco accetta la sfida e calcia proprio alla destra del portiere, ma il pallone è più veloce delle mani di Capriello e finisce in rete, all’incrocio dei pali.
Nulla può anche Silvi qualche minuto dopo (18’) contro Mauriello, che su rigore, segna il gol dell’1-1. L’Aprilia preme e vuole vincere, ma Allo la punisce al 33’. L’azione parte da De Carolis, che si butta a capofitto su un pallone che viaggiava verso il fallo laterale sulla zona destra del campo, lotta come un torello per liberarsi del suo avversario e appena gli riesce mette sui piedi di Allo un pallone invitante. È una nuova sfida tra attaccante e portiere, stavolta però Allo lo aspetta e appena Capriello abbozza l’uscita lo trafigge e segna il gol del 2 a 1.
Non si dà per vinta l’Aprilia, che costringe in affannosi recuperi la difesa e il centrocampo dei padroni di casa, i quali vanno in gol di nuovo con Allo al 21’ del secondo tempo. L’abbraccio dopo il gol del 3 a 1, tra l’allenatore Furlan e l’attaccante Allo, è di quelli liberatori, perché l’Aprilia davvero non meritava un passivo del genere. D’altra parte bisogna riconoscere che Allo ha giocato una partita perfetta ed è il capocannoniere del girone.
Silvano Casaldi